Albertini: «San Siro? Va raso al suolo. Sala ostaggio di politiche talebane»
L’Inter è pronta per lo Spezia venerdì. Intanto il tema stadio continua a tenere banco. Oggi ha parlato anche in merito alla questione il sindaco di Milano, Beppe Sala (vedi articolo). Sul tema si è espresso anche l’ex primo cittadino del capoluogo lombardo, Gabriele Albertini.
OSTAGGIO – Inter e Milan si giocano il campionato ma sono accomunati anche dal progetto del nuovo stadio. Sul tema si è espresso Albertini, ex sindaco di Milano. Ecco le sue parole a Telelombardia riportate da Calcio e Finanza. «Lo stadio di San Siro va raso al suolo, spianato. L’Amministrazione Sala è ostaggio di posizioni politiche talebane. È uno degli argomenti che contesto all’attuale amministrazione Sala, questa amministrazione si è piegata su un complesso di inferiorità rispetto al concetto dello sviluppo della città. Questa amministrazione ha alcune incertezze pur di favorire alcune parti politiche, come i verdi talebani. Questa amministrazione dà troppo retta a posizioni oltranziste, che non hanno niente a che vedere con la milanesità. Sullo stato di San Siro vogliono una cosa a metà: il vecchio Stadio di San Siro va raso al suolo come Maria Teresa D’Austria aveva raso al suolo la chiesa di Santa Maria alla Scala e ci ha fatto il monumento all’architettura moderna il Teatro alla Scala del Piermarini. Qui questo stadio va spianato, c’è il nuovo stadio con grandi architetti che sarà anch’esso un segnale di modernità e di qualità architettonica della nuova città. Tutto il quartiere va rigenerato, sono capitali che vengono dai privati, quindi non c’è tassazione. E’ benessere, è qualità della vita. Volete il verde? Andate in alto e la superficie è libera per il verde, con coraggio e determinazione».