Agresti: “Suning non può decidere. Juventus-Inter? Condiziona, non falsa”
Non accennano a spegnersi le polemiche che circondano Steven Zhang (qui le sue parole) e Suning. Il colosso cinese è impegnato in prima linea per diffondere il calcio italiano in Cina, ma non basta. Intervenuto a “Radio Sportiva”, Stefano Agresti invita all’equità decisionale, e stigmatizza gli effetti del rinvio di Juventus-Inter.
I SOLDI NON BASTANO – Nonostante il gruppo Suning, proprietario dell’Inter, stia contribuendo a divulgare il calcio italiano in Cina, ciò non giustifica l’attacco lanciato da Steven Zhang. Questa è l’opinione di Stefano Agresti, che invita ad una gestione equilibrata del campionato. Ecco le sue parole: «Il fatto che Suning versi dei soldi alla Lega Serie A per trasmettere le partite in Cina non l’autorizza ad avere sempre ragione. Altrimenti rientriamo nell’ottica in base alla quale chi paga può decidere tutto. Invece, proprio per preservare la regolarità dei campionati, sarebbe auspicabile se ci fosse rispetto di tutti quanti. Il campionato deve essere equilibrato, e le decisioni eque, a prescindere dagli investimenti, dalla potenza di un club».
NIENTE CAMPIONATO FALSATO – Agresti invita poi alla moderazione dei termini nell’accusare un’alterazione decisiva del campionato. Questa la sua opinione: «Che ci siano delle storture nel calendario del calcio, io credo che vada accettato. L’importante è che si cerchi di fare tutto nel modo più equo possibile, più corretto possibile. Probabilmente questo non è stato fatto nel momento in cui si è deciso di non giocare a porte chiuse, la scorsa settimana, Juventus-Inter. Il campionato non sarà falsato, per il momento sarà condizionato da questa situazione».