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Adani: «Sanchez all’Inter insegna calcio, è un titolare! Come Eriksen»

Adani ha parlato durante “Bobo TV” sul canale Twitch di Vieri. L’ex difensore dell’Inter ritiene Sanchez ed Eriksen due delle pedine fondamentali dei nerazzurri primi in classifica, smentendo tutti i critici di inizio stagione.

AL VERTICEDaniele Adani valuta la capolista: «Adesso l’Inter ha una consapevolezza. Sa che è padrona del suo destino, sa che il rendimento dai suoi giocatori l’ottiene sempre. Penso a domenica: entra Matteo Darmian e segna. Sa che il percorso in Italia, in quello che vuole fare l’allenatore, viene seguito totalmente dalla squadra. L’Inter ha fatto anche fare la partita al Parma, è andata quasi di proposito sotto ritmo perché tanto secondo me aveva bene in testa che alla lunga l’avrebbe vinta. È quasi un segno di maturità, di conoscenza: all’Inter basta essere se stessa per condurre e vincere le partite. In questo momento è molto consapevole e sa, col nuovo vestito che Antonio Conte col tempo ha creato perfettamente, di avere più modi per far male all’avversario».

ALTERNATIVE – Adani spiega come si trovano i vari piani B, adesso finalmente presenti: «Se non ha palleggio può andare sugli esterni, può andare diretta su Romelu Lukaku che è sempre un rifugio sicuro. Lukaku tira sempre fuori la giocata, in questo campionato è immarcabile. E il signor Alexis Sanchez è un titolare. Ha giocato nel Barcellona, nell’Arsenal, nel Manchester United e nel River Plate: dovrebbe imparare il calcio perché siamo in Italia? Non deve imparare calcio da nessuno all’Inter, insegna calcio! Come Christian Eriksen, sono entrati e hanno migliorato l’esecuzione dell’idea: è più varia, ha più varianti. L’Inter adesso in campo ha più modi di comportarsi, sono tutti efficaci e qualitativi. Sa variare il ritmo, è una squadra che per il nostro campionato è nettamente sopra le altre».

MATURITÀ – Adani prosegue: «Gli ultimi due mesi dell’Inter sono da squadra capolista in Serie A. Sanno fare tutti tante cose, e le fanno insieme. Lukaku è il rifugio sicuro, quando le uscite sono chiuse. Cosa succede? Lukaku è un rifugio, ma di qualità. Sai che la tiene, ma nasce anche l’occasione da gol: è la prima opzione. Il Parma ha giocato con tre centrocampisti e Juraj Kucka, concedeva l’uscita sui quinti dove l’Inter aveva meno qualità di sviluppo dal basso, per arrivare sulla punta. Achraf Hakimi e Ivan Perisic hanno meno visione e palleggio di Marcelo Brozovic, essendo giocatori da corsia. Però l’Inter guarda sempre Lukaku, ci arriva anche da Samir Handanovic perché sa che da lì parte e si va a innescare la manovra. A me piace quando sente che l’avversario si stacca: punta la porta, sa scegliere il meglio».

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