Adani: “Lukaku vuole restituire fiducia all’Inter. Champions, un rammarico”
Daniele Adani ha analizzato la reazione di Romelu Lukaku, visto che ieri si è parlato di una discussione con Marcelo Brozovic. L’ex difensore dell’Inter, ospite di “Terzo Tempo Europa” su Sky Sport, ha trovato nel centravanti belga un motivo di elogio, anziché di critica.
GRUPPO DA ASSEMBLARE – Daniele Adani spiega perché l’Inter non è ancora continua: «La prima cosa da fare è analizzare anche i giocatori nuovi, cosa ti possono dare, in che ruolo e in che modulo utilizzarli. Ha Diego Godin, ha Valentino Lazaro, deve capire le alternative e l’altro centrocampista su chi insisterà, chi è più in ritardo. Degli attaccanti, a parte Romelu Lukaku, gli altri hanno girato tutti, ovviamente Alexis Sanchez è indietro ma c’è da trovare stabilità. Lo Slavia Praga, come altre squadre di Champions League ed Europa League, viene per fare la sua partita studiando gli avversari con le proprie armi. È quello che non ha fatto l’Inter, il rammarico è quanto poco o nulla ha proposto».
LA CRESCITA – Adani prosegue su alcune difficoltà dell’Inter: «Antonio Conte avrebbe una risposta sulle giocate preparate a memoria, sulle chiusure dell’avversario trovare un’alternativa, sul lavorare a uno o due tocchi per ricevere nello spazio. È quello che non ha visto, ma si parte dallo zero per arrivare a vincere. Conte è dispiaciuto ed è riflessivo rispetto a quelle che sono le qualità e le caratteristiche dei suoi giocatori, perché anche le partite vinte in campionato le ha vinte con giocate e gioco, che sono due cose diverse. Fin qui il gioco è stato sporadico».
IL NUOVO CHE AVANZA – Adani chiude sul centravanti: «La sensazione di Lukaku è di un ragazzo, di un uomo prima che di un calciatore, che sa restituire quello che a fatica la vita gli ha dato. Lui è arrivato a meritarsi tutto, provando la sofferenza, come tanti giocatori e uomini che sono partiti dal nulla e non dimenticano. Vuole restituire la fiducia dell’Inter che ha pagato settantacinque milioni di euro: lo fa nel sociale e parlo del razzismo che sempre si manifesta e difficilmente si combatte, lo fa nei discorsi di squadra che condivide coi suoi compagni. A me piacciono le persone che si espongono in maniera netta, questa è una responsabilità che va saputa prendere».