Adani: «L’Inter rispecchia il pensiero di Conte. Dimarco da osservare»
Per Adani l’Inter deve pensare di riportare a casa Dimarco, in prestito con diritto di riscatto e controriscatto al Verona. L’ex difensore nerazzurro, nel corso di “23” su Sky Sport, ha poi parlato delle qualità della squadra di Conte.
VALORE DA NON DISPERDERE – Federico Dimarco, anche ieri, è stato fra i migliori nel Verona che ha battuto il Parma. Per Daniele Adani all’Inter servirebbe: «È importante, secondo me. Soprattutto quando vai a completare delle squadre devi chiederti se vale la pena fare certi acquisti rispetto ai prodotti del settore giovanile, che danno senso al lavoro e all’appartenenza. A volte interessa poco, ha più appeal la ricerca nemmeno troppo sensata, l’attesa o la crescita e lo sviluppo delle qualità. A inizio campionato si parlava di Mattia Zaccagni in chiave Nazionale, e c’è arrivato, ma Dimarco è un giocatore da osservare. Lui è giovane, però l’ha fatto debuttare Roberto Mancini all’Inter. È una creatura di Stefano Vecchi, però l’ha fatto debuttare Mancini e ha fatto addirittura la mezzala. Nel calcio di oggi è utile: è moderno ed è qualitativo. Poi questa è la sua stagione, perché segna e assiste».
DI VERTICE – Adani parla della mano di Antonio Conte: «L’Inter rispecchia il pensiero dell’allenatore. Dev’essere sporca, concentrata, sa sacrificarsi con giocatori di talento quando serve. Poi non mi stupisco dei colpi di Romelu Lukaku: ha sempre dominato. È migliorato in Italia nel giocare, nel dare tempo alla seconda punta e agli interni di inserirsi. È l’accentratore di tutti quando inizia la manovra. L’Inter, secondo me, è una squadra che se la metti sotto non perde l’identità, ma perde un po’ di fame. Esempio: la partita che ha perso in casa della Sampdoria poteva fare tre-quattro gol subito. Invece prende gol e perde un po’ di fame. Ora si è aggiunto Christian Eriksen, con merito, ma ha sempre bisogno del manico: è stata costruita così».