Adani: “Inter con poca qualità nel palleggio. Conte? Parole definitive”
Adani, ospite negli studi di “Sky Sport 24” per il post partita di Siviglia-Inter, ha analizzato i temi della finale di Europa League persa dai nerazzurri e le parole del tecnico Antonio Conte
SIVIGLIA PIU’ PRONTO – Adani rende merito al Siviglia: «Non la chiamiamo Siviglia League a caso, ha grande attitudine alla vittoria. L’occasione di Lukaku era una palla importante, con una parata decisiva. Faccio una provocazione, se il Siviglia si permette Banega, perché l’Inter non può permettersi Eriksen?»
INTER SULLA STRADA GIUSTA – Adani riconosce che l’Inter però sia sulla strada giusta: «Questa vittoria ti avrebbe cambiato prospettiva, ma non toglie il fatto che l’Inter è sulla strada giusta. Deve abituarsi a partite di alti livelli. Se vado a vedere quante volte l’Inter ha preso 3 gol questa stagione, oggi e Dortmumd, tutte decisive».
IL TEMA TATTICO – Adani analizza il tema tattico dell’Inter: «Perché non gioca il trequartista? Conte vuole una punta che giochi in verticale con gli inserimenti delle mezze ali che portano pericolosità e superiorità numerica. L’Inter quest’anno ha mancato i gol dei centrocampisti rispetto ai loro standard. C’è stata quella poca qualità che invece il Siviglia non ha mai perso. In alcuni momenti si poteva palleggiare meglio, l’Inter palleggia bene da dietro per trovare Lukaku, oggi l’abbiamo visto poco».
LE PAROLE DI CONTE – Adani parla delle parole di Antonio Conte che sanno di addio: «Non è in discussione il lavoro e la crescita collettiva e personale, l’allenatore ha inciso. C’è una questione in sospeso ed è grave, va risolta e discussa il prima possibile, capire, fare delle scelte. c’è un popolo che aspetta. L’Inter ha fatto mercato, ha speso, il punto non è se l’Inter non abbia operato bene. Lui ha portato l’Inter più in alto del suo livello, penso sia pronta, e se riparti da zero non è così scontato. In caso di vittoria sarebbe stato più deciso, ma parla di limiti raggiunti e di cose non cambiate. Secondo me Conte era definitivo, quando tira fuori la famiglia è una cosa da non sottovalutare, non la tirerebbe fuori se non fosse una cosa definitiva».