Adani: “Icardi scelta giusta, Inter viene prima! Prenda legnata, si ripresenti”
Daniele Adani ha condiviso la scelta dell’Inter di togliere la fascia da capitano a Mauro Icardi. L’ex difensore nerazzuro, ospite del post partita di Sky Sport sull’Europa League, ha giustamente evidenziato come la squadra non possa mai venire prima del singolo.
VITTORIA NECESSARIA – «Un’Inter che ha saputo soffrire, ha vissuto una partita non spettacolare però anche nella sofferenza secondo me ha tenuto bene e costruito opportunità nelle ripartenze, soprattutto, ma anche con un po’ di sviluppo che non poteva mancare perché c’era una qualità diversa (rispetto al Rapid Vienna, ndr). Hanno sottolineato le difficoltà di questo campo: la palla negli appoggi facevi fatica a gestirla e a farla girare velocemente, poi però ha difeso senza neanche subire troppo. La reazione dopo quello che è successo c’è stata, è stata naturale perché aveva nove undicesimi titolari delle ripettive nazionali. Il caso Mauro Icardi? Secondo me la squadra e l’allenatore metabolizzerà tutto, ci sarà da costruire o tenere perché Icardi è stato un giocatore importante e resta un punto di riferimento. Al di là del valore economico ci sono degli obiettivi e un equilibrio, delle settimane da vivere seriamente e come ha detto Samir Handanovic con passione e professionalità».
DECISIONE OBBLIGATA – «Scelta dell’Inter forte, io credo giusta e forse tardiva, arriva come un uragano al ragazzo stesso che ha scelto un percorso di affidarsi a una determinata straegia comunicativa e non ha pensato alle conseugenze. L’Inter ha giocato a Vienna, dove nel 1964 ha vinto la Coppa dei Campioni: l’Inter viene prima dei protagonisti, perché rimane e perché è della gente. L’Inter, il Milan e la Juventus sono le tre squadre italiane che hanno alzato la Coppa dei Campioni, sono prima della gente: sono stati rappresentati con la fascia al braccio da giocatori straordinari. Icardi prenda questa punizione e questa legnata nei denti come tale, e quando si ripresenta si rimette focalizzato sul lavoro che è l’unica medicina, può essere un’opportunità. Il valore di Icardi è alto e non viene abbassato da questa situazione: se continua a segnare ne beneficia la società, il ragazzo che può riconquistarsi i tifosi nello stesso modo in cui li aveva persi anni fa. Questo punto di non ritorno doveva arrivare, c’è da capire cosa sceglie Icardi».