Abodi è intervenuto sul palco del Festival dello Sport di Trento. Le parole del Ministro dello Sport sulla questione stadi in Italia e in particolare su quello dell’Inter
STADI – Queste le considerazioni di Abodi: «Stadi? Ci sono tanti percorsi e tanti progetti in itinere. Penso a Bologna, Firenze, Cagliari, Parma. Ma anche al sud qualcosa si muove, a Palermo. Ma noi non dobbiamo farlo per 5 stadi, ma per 50 se dobbiamo ragionare come sistema. Non basta fare un gol più degli avversari per meritare la categoria bisogna predisporsi alla qualità che la categoria richiede. Il valore di un prodotto, al di là di offrire ai tifosi un luogo adeguato, passa per lo stadio moderno. E i nostri non lo sono. Mi auguro che ci sia una spinta, sarà il commissario, la nuova legge, non lo so. Bisogna fare qualcosa e non aspettare che succeda. Il Ministro non è un amministratore unico. Dimenticavo il Milan, che ha un progetto in itinere, mi auguro anche l’Inter. Fermo restando il rispetto che portiamo a San Siro. Nell’agenda dei club questa cosa prenda corpo, ne va del prodotto e del valore dello stesso. I ricavi televisivi non sono frutto di congiunture, ma anche di una qualità che passa dal gioco e dallo spettacolo degli spalti. Non possiamo sperare ed aspettare, per il rispetto dei nostri tifosi dobbiamo fare in modo che la nostra casa sia migliore di quello che è».
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