Inter-Spezia si è chiusa con la vittoria dei nerazzurri per 2-1, che rimangono dunque attaccati al Milan capolista e vittorioso sul campo del Sassuolo. Gli uomini di Conte, dopo un primo tempo privo di gioco e occasioni, trovano i tre punti nel secondo tempo con le reti di Hakimi e Lukaku su rigore (vedi moviola). La squadra, pur non brillando, ottiene la sesta vittoria consecutiva in campionato (vedi analisi tattica). Scopriamo di seguito i “Top e Flop” nell’apposita rubrica
I TOP DELL’INTER: HAKIMI IN VERSIONE TRENO, YOUNG ALZA LA TESTA, LAUTARO MARTINEZ CORSA E SACRIFICIO
HAKIMI – Antonio Conte lo schiera dal 1′ preferendolo a Matteo Darmian. Il marocchino, dopo un primo tempo decisamente sottotono, inverte immediatamente l’inerzia del match in apertura di secondo tempo: l’ex Borussia Dortmund, lanciato da Lautaro Martinez, parte come un treno e batte Ivan Provedel con un destro preciso sul primo palo. Il gol porta l’Inter in vantaggio, ma anche due record personali (vedi articolo).
YOUNG – L’inglese rialza finalmente la testa dopo un paio di prestazioni negative e poco brillanti. Nel primo tempo è tra le poche note positive dell’Inter: prova a sfondare, sfiorando anche il gol (unica occasione nerazzurra nei primi 45′). Cala un po’ nel corso del match, mantenendo comunque un buon ritmo.
LAUTARO MARTINEZ – Non trova il gol, ma è il più brillante della coppia offensiva. Lautaro fa una partita di sacrificio e lotta, proprio come piace a Conte. Anche lui alza il ritmo nel secondo tempo, confezionando un prezioso assist per Hakimi. Quando il tecnico leccese decide di fare un cambio in attacco, il prescelto è Romelu Lukaku: non un caso.
I FLOP DELL’INTER: BROZOVIC SPENTO, GAGLIARDINI CONFUSIONARIO, VIDAL STATICO E INCONSISTENTE
BROZOVIC – Che il croato non sia in giornata è una cosa che salta subito all’occhio: spento, impreciso ed elementare in fase di impostazione. Corre molto, ma senza produrre niente. Al 18′ viene ammonito per gioco scorretto e al 66′ Conte decide di sostituirlo con Arturo Vidal. Giornata nera.
GAGLIARDINI – Errori e imprecisione caratterizzano la sua prestazione. Il centrocampista ex Atalanta si fa notare più per gli aspetti negativi che per quelli positivi. Anche nel dialogo con i compagni non si fa trovare pronto, sbagliando palloni potenzialmente pericolosi. Sul finire di primo tempo rimane a terra in seguito a uno scontro aereo con Ismajli e Conte lo sostituisce a inizio secondo tempo con Stefano Sensi. E la differenza si nota.
VIDAL – Entra in campo al 66′ al posto di uno spento Brozovic, ma dal punto di vista tecnico non cambia nulla. Il cileno, reduce da un infortunio, è ancora arrugginito e troppo statico. L’ex Barcellona commette una serie di errori e non aggiunge nulla alla prestazione dell’Inter. Si attende ancora una sua partita senza sbavature.
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