Shakhtar Donetsk-Inter, De Zerbi senza Marcos Antonio? La formazione
Shakhtar Donetsk-Inter si giocherà alle ore 18.45 al NSC Olimpiyskiy di Kiev. De Zerbi ha già confermato un titolare, il portiere Pyatov (vedi articolo), e deve scegliere il resto della formazione.
QUOTA ZERO – Per Shakhtar Donetsk-Inter l’obiettivo di entrambe è trovare i primi punti nel Gruppo D di Champions League. Roberto De Zerbi ha fatto turnover contro il Veres sabato (vedi highlights) e potranno essere ben nove le modifiche rispetto alla scorsa partita. Le conferme sono il portiere Andriy Pyatov, che mantiene il posto nonostante il recupero di Anatoliy Trubin, e l’esterno destro d’attacco Teté. Potrebbe quindi rischiare il posto dal 1′ Marcos Antonio, uno dei più talentuosi fra i tantissimi brasiliani (alcuni naturalizzati ucraini) che può cominciare dalla panchina con Taras Stepanenko preferito per esperienza. Quest’ultimo era con il tecnico nella conferenza stampa di vigilia dello Shakhtar Donetsk (vedi articolo).
LE NOVITÀ – Nello Shakhtar Donetsk cambia tutta la difesa per sfidare l’Inter. Giocano Dodò a destra, Ismaily a sinistra con Mykola Matviyenko e Marlon (ex Sassuolo) centrali: gli stessi visti contro il Sheriff nell’esordio europeo andato molto male vista la sconfitta per 2-0. Sostituiscono rispettivamente Viktor Kornienko, Yukhym Konoplya, Serhiy Kryvtsov e Vitao, in campo sabato. A centrocampo, oltre al già citato ballottaggio, c’è Maycon, come centravanti Lassina Traoré che sabato ha preso il posto di Danylo Sikan e segnato in poco meno di mezz’ora il suo nono gol in tredici presenze. Il trio di trequartisti dovrebbe essere composto da Alan Patrick e Pedrinho, considerato che Fernando è fra gli infortunati assieme a Dentinho (vedi articolo). L’altra possibilità è inserire l’israeliano Manor Solomon sulla fascia sinistra, che però in genere entra a gara in corso. Questa la probabile formazione di De Zerbi per Shakhtar Donetsk-Inter: Pyatov; Dodò, Marlon, Matviyenko, Ismaily; Maycon, Stepanenko; Teté, Alan Patrick, Pedrinho; L. Traoré.