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Sarri: «Inter la più forte come l’anno scorso! Inzaghi? Mi aspetto una cosa»

Sarri ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Lazio-Inter, partita in programma venerdì alle ore 20.45 allo stadio Olimpico e valevole per la terza giornata di campionato (vedi dichiarazioni di Inzaghi). Il tecnico biancoceleste parla delle forza dei nerazzurri e svela qual è la mossa che attende

FORZA – Maurizio Sarri presenza Lazio-Inter in conferenza stampa: «Se mi aspetto una grande partita della linea difensiva? La linea difensiva è riduttivo, noi affrontiamo una squadra forte, forse adesso la più forte a livello individuale del campionato. È forte sia tecnicamente che individualmente. Sarà una partita difficile da affrontare, quindi fare una buona prova difensiva dipende da tutta la squadra. Ora sarà un livello superiore e sarà più difficile. Io rotazioni programmate non ne faccio ma le faccio in base a quello che vedo in allenamento. Programmarle oggi secondo me è un errore. Penso che le rotazioni verranno naturali a un certo punto. Non penso in questo momento a quello che potrebbe accadere tra dieci giorni. Guardiamo partita per partita quello che si dovrà fare».

CENTIMETRI – Sarri prosegue parlando di una delle caratteristiche più evidenti della squadra di Simone Inzaghi: «L’altezza dell’Inter non è un problema per noi ma per tutte le squadre che la affrontano. Portano grande fisicità in area, abbinano due/tre giocatori che fanno partire la palla in maniera efficace e sarà uno degli aspetti a cui prestare attenzione. Se è l’Inter la favorita scudetto? Sicuramente è una delle grandi favorite, ha dei valori assoluti di grande livello, in difesa, a centrocampo e i due attaccanti non ne parliamo neanche. Valori assoluti elevatissimi, anche l’anno scorso secondo me era l’assoluta protagonista, poi i campionato si vincono e si perdono per dettagli. Sicuramente sarà una protagonista assoluta della stagione».

COLLEGHI – Sarri non ha alcun dubbio sulle doti del collega nerazzurro: «Inzaghi è al livello dei migliori e lo era già alla Lazio, era nel novero dei 6/7 allenatori più importanti d’Italia. Ora allena una squadra potenzialmente più forte e quindi entra nel novero di un numero di allenatori più ridotto ancora. Nelle due partite dello scorso anno abbiamo dimostrato di poterci stare dentro, poi che loro abbiano ancora qualcosa in più di noi penso sia chiaro ma nella partita singola ci possiamo stare dentro. Queste partite ci daranno segnali e indizi ma nulla di definitivo. Ci può mancare un pizzico di brillantezza in quei giocatori che fanno la nostra fase offensiva. Non sono preoccupato anche per il fatto che anche a Torino abbiamo avuto sei palle gol nette, in questo momento ci manca un po’ concretizzare».

BRILLANTEZZA – Sarri fa il punto sul suo ambientamento alla Lazio e su Felipe Anderson: «Se sono felice di aver fatto dimenticate Inzaghi? Io penso che non si debba cancellare nessuno, se una persona ha fatto bene deve essere ricordato sempre con affetto e stima. Il mio compito non è quello di cancellare Inzaghi ma quello di fare risultati, comportarsi bene e farsi voler bene dal popolo laziale. Felipe Anderson? Pensare a un calciatore che perde estro in fase offensiva perché si applica maggiormente in fase difensiva mi sembra un esercizio pericoloso. Quello che si vede è che è un momento che lui ogni tanto ha, che non è eccessivamente brillante in fase offensiva. Ma non penso possa snaturarsi in fase offensiva. È un giocatore ce sta mettendo tutto, gli manca un pizzico di brillantezza e condizione per accendersi in fase offensiva, cosa che farà sicuramente».

RABBIA – Sarri termina la conferenza stampa con un commento relativo agli episodi arbitrali della scorsa stagione: «Se mi aspetto un’Inter arrabbiata per gli episodi dello scorso anno? Io mi aspetto la Lazio arrabbiata, poi quello che farà l’Inter sono problemi su cui non posso incidere, quindi non mi riguarda. Se mi aspetto mosse diverse da parte di Inzaghi? Non mi aspetto mosse perché secondo me le mosse sono cazzate, tu metti un giocatore in maniera logica che poi può fare bene o male. Sono cose che non mi riguardano proprio come mentalità. Poi se per mossa intendi fare una scelta diversa tenendo conto delle caratteristiche degli avversari, l’unica cosa che mi aspetto è Gagliardini nella zona di Milinkovic. Vecino ha fatto una partita ordinata, ha fatto benino, penso possa fare di più ma è impossibile pretendere di più adesso. Ha fatto una preparazione da solo in Uruguay quindi per forza di cose deve ancora crescere, mi è piaciuto molto come si è proposto al gruppo».

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