Sarri: «Inter avversario forte da numeri importanti. Voglio coraggio»
Maurizio Sarri ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Inter-Lazio, sfida in programma domenica alle 20:45. Di seguito le sue dichiarazioni
CORAGGIO – Maurizio Sarri presenta Inter-Lazio: «Domani sarà una partita difficile e vorrei vedere il coraggio da parte della squadra di affrontare un avversario forte, che ha numeri importanti e in uno stadio difficile. Stiamo facendo qualche errore di troppo, sia individuale che di reparto. Non mi riferisco solo ai quattro difensori. Se studiamo le azioni da dove scaturiscono i gol ci sono errori di attaccanti, centrocampisti e difensori. Stiamo cercando di lavorare sull’approccio, ma non credo che abbiamo sottovalutato l’Empoli, anche perché loro sono un ottimo avversario. Il primo gol è casuale ma il secondo no perché in allenamento succede spesso ed è frutto di un nostro difetto. Dobbiamo estirpare dal nostro DNA questo difetto».
SCELTE – Sarri parla delle possibili scelte: «Leiva il centrale potrebbe anche farlo, l’ho fatto in uno spezzone nella gara contro il Venezia. Radu nell’ultimo mese ci ha dato grandi segnali ed è giusto prenderlo in considerazione. Basic sta bene, non aveva problemi muscolari ma solo nella zona pubica. Il dolore si è azzerato e potrebbe essere papabile per la sfida di domani. Felipe è un giocatore fenomenale e ogni tanto deve accettare il suo difetto di ridurre in maniera drastica il suo livello. In allenamento mi aveva dimostrato di essere tornato al 100%, è un giocatore straordinario se si riuscisse a mitigare i suoi up and down. Radu ha fatto molto meglio da terzino, il primo pensiero con l’Empoli è stato quello. Poi è un giocatore d’esperienza e se fa il centrale non dovrebbe essere un problema soprattutto ora».
VOGLIA – Sarri, infine, parla della possibilità di giocare nuovamente a porte chiuse: «Il Covid riguarda la vita di tutti non solo dello sport. Se si considera che questa è una pandemia pericolosa il lockdown deve essere generale, altrimenti declassiamola a malattia comune e chi sta male sta a casa. Spero solo che non si vada verso lo stadio chiuso perché l’ho vissuta e ti fa passare la voglia di allenare e giocare».
Fonte: sslazio.it