Sanchez trequartista nel 3-4-1-2 dell’Inter: pro e contro della scelta di Conte
Sanchez è uno dei candidati a scendere in campo dal 1′ per sopperire ai problemi dell’Inter a centrocampo. Conte sta valutando l’ipotesi del cambio modulo, ma pro e contro si confondono a poche ore dalla partita decisiva per il futuro nerazzurro in Europa
DUBBIO – L’emergenza a centrocampo costringe Antonio Conte a prendere in fretta una decisione. Probabilmente drastica. Rispetto alla scelta più logica (vedi probabili formazioni di Inter-Shakhtar Donetsk, ndr), tra le opzioni esiste anche l’impostazione più difensiva. Così come quella più offensiva. Ed è quest’ultima che va analizzata con più attenzione per capire le idee dell’Inter nella preparazione della partita decisiva. Schierare Alexis Sanchez titolare dietro le due punte può essere la scelta giusta? Vediamo perché sì e perché no.
PRO – Se vuoi vincere la partita, il tridente è senza dubbio l’idea migliore per provare a schiacciare dal 1′ gli ospiti. Soprattutto perché il cileno in quel ruolo si esalta. Ci sarebbe anche l’effetto sorpresa, perché lo Shakhtar Donetsk conosce solo l’Inter impostata con il 3-5-2, come nelle ultime uscite (vedi analisi tattica di Shakhtar Donetsk-Inter, ndr). E se c’è da scegliere un trequartista, Sanchez è assolutamente il primo della lista, perché Christian Eriksen non copre il ruolo come vorrebbe Conte. Il segnale sarebbe importante.
CONTRO – Se vuoi passare il turno, il tridente è l’ultimissima carta da giocarti perché potresti essere costretto a “reagire” conoscendo il risultato di Madrid. Sarebbe un autogol chiudere subito la partita (vedi focus). E poi un ricambio offensivo in panchina serve sempre, non solo per fare staffetta nella ripresa. Il 3-4-1-2 oggi non dà garanzie all’Inter, ancora di più se è Marcelo Brozovic a dover agire al fianco di Roberto Gagliardini davanti alla difesa. Stravolgere tutto nella partita più importante probabilmente sarebbe troppo rischioso.