Roma-Inter all’insegna dell’attacco, ma la differenza reti parla chiaro
Domani si giocherà Roma-Inter (ore 18.00), anticipo tra le due squadre più offensive di questa Serie A. Analizzando i numeri dei due attacchi emerge però una netta differenza.
BOCCHE DI FUOCO – Roma-Inter di domani sarà la sfida tra le due squadre che finora hanno tirato di più in Serie A. Gli uomini di Simone Inzaghi sono a quota 258 tiri in questo campionato, quelli di José Mourinho a 264. Sarà quindi lecito attendersi una partita ricca di occasioni da rete da entrambe le parti, sebbene con probabilità di realizzazione diverse. E non solo per la sicura assenza di Tammy Abraham tra i giallorossi.
Roma-Inter e il “paradosso offensivo”
TASSO DI CONVERSIONE – Uno dei nei che si imputano all’Inter di Inzaghi da inizio anno riguarda il paradosso offensivo. A fronte di 258 tiri infatti, di cui 155 da dentro l’area di rigore, i nerazzurri hanno 36 reti all’attivo in Serie A. E il paradosso aumenta ancor di più se si guarda alla Champions League (ne parlammo qui): 101 tiri in cinque partite per produrre “solo” 8 gol. Ma alla Roma di Mourinho va anche peggio, perché i 264 tiri sopra citati hanno prodotto 24 reti, ben dodici in meno di quelle dell’Inter. I nerazzurri si confermano quindi decisamente più concreti di fronte alla porta avversaria.
UOMINI DECISIVI – Tra le due squadre i principali cannonieri sono Lautaro Martinez e Lorenzo Pellegrini, entrambi con più di 3 tiri di media a partita. Seguono poi Abraham (2,6 tiri) e Hakan Calhanoglu (2). E da questo confronto l’Inter esce avvantaggiata, considerando che la Roma sarà priva sia del numero 7 sia della punta inglese. Ma, nonostante le numerose assenze tra i giallorossi, non sarà ugualmente una partita da sottovalutare. Inzaghi dovrà riuscire a trasferire ai suoi giocatori la stessa concentrazione e consapevolezza viste contro il Napoli, per continuare l’inseguimento asfissiante su chi la precede in classifica.