CONFERENZA – Le parole di Spalletti in conferenza alla vigilia di Inter-Empoli

Luciano Spalletti ha appena terminato la conferenza stampa alla vigilia di Inter-Empoli, partita della 38ª e ultima giornata di Serie A. Ecco il contenuto testuale ripreso in diretta da Inter-News.it (e aggiornato dal basso verso l’alto)

Quanti giocatori dell’Inter meritano di rimanere l’anno prossimo?
Secondo me meritano in molti di rimanere nell’Inter: molti, molti, molti… E domani sera ci saremo tutti.

Politano e la squadra come stanno fisicamente?
Politano è a disposizione, quasi tutti stanno bene. Qualcosina di botte e situazioni costrette a subire dalla lunghezza del campionato sono gestibili, ma per il resto si sta tutti bene.

De Vrij ha recuperato?
De Vrij ha recuperato ed è a disposizione.

A livello personale cosa rappresenta questa partita?
Mi danno emozione tutte le partite, quelle che servono molto come questa me ne danno di più rispetto a quelle che non servono a niente. Noi abbiamo la necessità di fare un risultato importante, i risultati te li scrivono addosso per quanto riguarda la carriera: questo match può dare un altro risultato da tatuare addosso, di conseguenza si va a giocare questa partita importante.

Durante la stagione c’è stato un momento positivo o negativo che ha pesato di più?
Se si vede il percorso di una stagione, allenando una squadra forte e importante come l’Inter, si vanno a trovare dei momenti in cui le possibilità di valutazione sono contrapposte, ma ora è una perdita di tempo andare a rivalutare le cose. Dobbiamo essere pronti domani sera facendo quello che abbiamo fatto in settimana, sapendo che c’è la soluzione davanti: averla a disposizione è tanta roba, poi vedremo. Si gioca la partita e si saprà dove si gioca il prossimo anno. Quando fai il tuo lavoro sempre, quello è fondamentale, mettendoci dentro il massimo giorno dopo giorno, arrivando in fondo e accettando il risultato che verrà fuori, sia in un senso sia in un altro. Noi abbiamo sempre dato il massimo e lo faremo.

Vuoi darci un giudizio della stagione in caso vinca o perda questa partita?
Penso che si vada a mettere dentro delle cose in queste valutazioni che sono anticipate da quello che devono essere fatti, bisogna aspettare il risultato. Poi lo facciamo, tanto sono in conferenza stampa anche domani sera… Si può fare una conferenza di fine stagione per fare il riassunto dei risultati e delle valutazioni. Io alla fine di ogni giornata lavorativa, quando torno a casa, mi domando sempre se sono stato nelle condizioni di cambiare qualcosa in meglio rispetto al giorno prima: questo mi pare l’abbiano fatto anche i miei calciatori, ho visto disponibilità e professionalità nel parlare sempre di quello che stava per accadere, di quello che sarebbe stato il nostro passo successivo e quello precedente, ma bisogna rafforzare quello che c’è da mettere nella partita successiva.

Una partita come quella di domani si adatta più a Icardi o a Lautaro Martinez?
Non c’è un solco in queste partite più, senza dover entrare nei particolari con una linea di demarcazione importante, si tratta di sfumature. Secondo me è la partita di tutti e due, va bene per entrambi: tutti e due hanno quel livello di carattere e personalità per andare a incidere sullo scorrimento della partita, sono due calciatori forti nella testa oltre che sul campo nei comportamenti, hanno un modo di pensare e agire giusto. Dal punto di vista delle potenzialità, hanno le stesse per poter mettere il timbro sullo scorrimento della partita.

L’Inter ha già sbagliato partite dentro-fuori: preoccupato per domani?
So che ci sono delle tensioni in alcune partite, che si possono anche sbagliare, ma se vado a vedere bene ce ne sono altre che abbiamo fatto bene. Mi aspetto che i miei calciatori, essendo allenati a questo, mettano dentro tutti gli ingredienti che riconosco loro e ci hanno fatto vedere in molte partite. Io e i miei calciatori ci sentiamo molto bene perché abbiamo la prospettiva di riportare l’Inter in Champions League per la seconda volta, ci stiamo riempiendo la testa di quello che serve per farlo, non preoccupandoci di qualche partita persa.

Empoli avversario più difficile del momento?
Sono passate varie fasi durante il percorso delle squadre in campionato: l’Empoli sta bene in questo periodo, ma la posta in palio annulla tutti i precedenti, perché si è davanti a questo obiettivo e bisogna essere bravi nell’esibire il repertorio, il meglio di te stesso.

Avresti preferito giocarla in trasferta dopo le minacce della Curva Nord?
I tifosi vogliono bene all’Inter, lo hanno fatto vedere in tutte le salse: preferisco giocarla a San Siro, i nostri tifosi sanno come comportarsi, si sono sempre comportati in maniera corretta, stando vicino ai calciatori per trasferire loro quelle cose che non posso mettere in campo vivendo la partita. I calciatori devono essere bravi a interpretare e a tentare di dare delle soddisfazioni ai tifosi sugli spalti.

Settimana decisiva come l’anno scorso: ci sono punti di contatto e differenze?
Ci sono punti di contatto perché ha la stessa valenza e importanza, quando si arriva a un confronto dentro-fuori, una finale, una partita decisiva, è chiaro che diventa il massimo come attesa e possibilità realizzare il risultato che vorresti, ti farebbe piacere portare in fondo. Sicuramente è un carico importante, ma ci siamo un po’ abituati noi che facciamo questo lavoro. Guardando i miei trascorsi, in campionati vari sono arrivato in fondo vivendo campionati così, con la Roma ho fatto sei finali insieme all’Inter, c’erano situazioni analoghe a queste. Succede a tutti i calciatori che giocano in squadre importanti, dipende dall’obiettivo. La squadra ci arriva con l’intensità giusta dopo il campionato che ha giocato, in funzione della carica emotiva che ti può mettere addosso.