Rapid Vienna-Inter, la moviola: proteste austriache folli. Tanti cartellini
Tobias Stieler è stato l’arbitro della partita Rapid Vienna-Inter, valida per l’andata dei sedicesimi di finale di Europa League 2018-2019 e finita 0-1. Questa la valutazione della direzione di gara del fischietto della federazione tedesca, dei suoi assistenti e degli addizionali.
VOTO 6.5 – Mezz’ora tranquilla, poi al 32′ scontro di gioco (testa contro testa) fra Stefan de Vrij e Mario Sonnleitner, con quest’ultimo che ha la peggio: è un contrasto fortuito, non c’è ovviamente nessun fallo ma il difensore del Rapid Vienna sta fuori a lungo per farsi medicare (per questo tre minuti di recupero a fine primo tempo) e deve rientrare in campo cambiandosi la maglia sporca di sangue. Il rigore che decide la partita è netto: Manuel Thurnwald calcia la gamba di Lautaro Martinez dopo aver aspettato troppo per rinviare il pallone, i giocatori di casa protestano chiedendo un fallo precedente di Ivan Perisic, scivolato puntando Marvin Potzmann, ma non c’è nessuna giocata irregolare del croato. Reclama il Rapid Vienna anche sull’ultima azione prima dell’intervallo, dove peraltro poteva starci in avvio una punizione per l’Inter per fallo su Lautaro Martinez, anche qui è una protesta insensata perché Veton Berisha è in fuorigioco sul rimpallo (oltretutto avvenuto sul braccio di un compagno) e quando Andrei Ivan fa gol il gioco è già stato fermato. Nella ripresa fioccano i cartellini gialli, ben sette sugli otto totali, lo rischiano anche Stefan Schwab per aver interrotto una ripartenza di Radja Nainggolan e Ivan Perisic per un intervento in scivolata sempre su Schwab: il numero 44 era l’unico diffidato dell’Inter e avrebbe saltato il ritorno, dove invece non ci sarà Berisha ammonito (giustamente) per aver allargato il braccio colpendo Kwadwo Asamoah.