Per Benevento-Inter Conte fa turnover? Ecco i cambi possibili
Benevento-Inter è solo la seconda partita, ma ci si possono già aspettare dei cambiamenti di formazione. Come sarà il turnover di Conte?
TURNOVER GIA’ ALLA SECONDA – Squadra che vince non si cambia recita un vecchio adagio. Che sicuramente non vale per la seconda gara di Serie A 2020-2021 dell’Inter di Conte. Il cambiamento della difesa, per dire, è inevitabile. Quindi del turnover ci sarà, su questo non ci sono dubbi. Ma quanto? Anche perché il calendario è fitto da subito: dopo la sfida di mercoledì col Benevento si torna in campo domenica con la Lazio. In un big match.
DIFESA DIVERSA – Dicevamo della difesa. Come centrale torna de Vrij dopo la squalifica. Il che riporterà Bastoni a sinistra viste le molte difficoltà palesate da Kolarov. E a destra? Probabile la conferma di D’Ambrosio, visto che Skriniar è sempre al centro delle voci di mercato. Un nuovo titolare e uno spostamento di ruolo, per un reparto nuovo. Auspicabilmente più affidabile.
CAOS A CENTROCAMPO – Sul resto della formazione la gestione si fa più complessa. Il nodo critico è a centrocampo. Hakimi dopo la panchina alla prima come sarà gestito? Difficile abbia assimilato gli schemi che non conosceva abbastanza sabato, ma è anche difficile ignorare il suo talento. In base alla sua presenza il dubbio si sposta a sinistra: Perisic o Young? Ancora più complessa la questione centrocampisti. Con la Fiorentina il reparto è stato tanto in difficoltà, anzi troppo. Conte insisterà per cercare di educare i suoi? Oppure passerà dal 3-4-1-2 al 3-5-2? Eriksen o Sensi? Vidal ha i minuti per fare il titolare? Conte rilancerà l’ex fedelissimo Gagliardini per cercare solidità? L’unica certezza risponde al nome di Barella. Attorno a lui tutto è nebuloso.
ATTACCO CERTEZZA – L’attacco sembra il reparto più sicuro. La coppia Lukaku-Lautaro Martinez è una certezza. Il belga ha bisogno di minuti per entrare al massimo della forma e l’argentino è sicuramente galvanizzato dopo il gol e mezzo realizzato all’esordio. E Sanchez, la loro alternativa, ha dimostrato di saper fare la differenza anche dalla panchina. Un equilibrio chiaro che al momento non c’è motivo di toccare.