Lugano-Inter termina 1-4. La squadra di Inzaghi vince la Lugano Supercup nella prima amichevole estiva di questa stagione. Qualche spunto interessante ma troppo poco. E troppo presto per dare giudizi credibili sia positivi sia negativi. Per riassumere i pochi episodi: Correa brilla, Onana sbaglia. Di seguito le pagelle dell’amichevole Lugano-Inter
SAMIR HANDANOVIC 6.5 – Attento quando chiamato in causa. Si esalta con un paio di tuffi da numero 1 ritrovato. Decisivo nel mantenere la porta inviolata nel primo tempo.
– Dal 46′ ANDRÉ ONANA 5 (FLOP) – Non deve fare parate ma può benissimo impostare l’azione. E lanciare i compagni. Cose che fa bene, come dimostrato dal rilancio che porta al poker nerazzurro. Poi si dimentica di uscire, regalando un goffo gol della bandiera ai padroni di casa. Ed è un errore grave che per fortuna non conta nulla. Debutto – purtroppo – macchiato ma si rifarà.
MATTEO DARMIAN 6.5 – Fa il suo in uno dei tanti ruoli che può ricoprire. Ottimo il lancio dalla difesa per il tris di Correa, meno il rilancio difensivo che porta all’1-4.
– Dall’88’ ALESSANDRO SILVESTRO SV – Passerella finale.
DANILO D’AMBROSIO 7 – Il primo colpo di testa è un gol dei suoi. Da centrale della linea a tre è un esperimento di mezza estate che non dovrebbe avere continuità a organico completo. E non bisogna aggiungere altro. Comunque non demerita.
– Dal 76′ ANDI HOTI SV – Inzaghi gli regala il quarto d’ora finale.
ALESSANDRO FONTANAROSA 6.5 – Buona la prima con i grandi per il classe 2003. Si disimpegna bene in un ruolo tutt’altro che semplice.
– Dal 76′ EDOARDO SOTTINI SV – Vedi Hoti.
RAOUL BELLANOVA 6.5 – Più quantità che qualità, per ora. Non si tira indietro quando c’è da andare sul fondo, seppure con poca precisione. Tenta il dribbling, a differenza degli altri esterni.
– Dal 46′ VALENTINO LAZARO 6 – Inizia a destra ed è costetto a spostarsi a sinistra dopo l’avvicendamento tra Gosens e Zanotti. E in entrambi i casi fa solo da comparsa.
LUCIEN AGOUMÉ 5.5 – Troppo superficiale in troppe giocate. I difetti restano identici a quelli degli ultimi pre-campionati. Peccato, perché gli spunti non gli mancano.
– Dall’88’ VALENTIN CARBONI 6.5 – Il classe 2005 argentino trova subito l’eurogol con una conclusione dalla lunga distanza. Ha una marcia in più. Talento raro.
KRISTJAN ASLLANI 7 – Non perde tempo a piazzare il primo assist della sua avventura nerazzurra: corner perfetto, D’Ambrosio ringrazia. Si muove tantissimo e verticalizza bene, tanto di destro quanto di sinistro. Propositivo.
– Dall’88’ MATTIA SANGALLI SV – Vedi Silvestro.
HENRIKH MKHITARYAN 5.5 – Debutta da mezzala sinistra. Non incide molto ma era ampiamente prevedibile: dopo l’infortunio rimediato a fine stagione è quello più indietro nelle preparazione. Dura un tempo.
– Dal 46′ JOAQUIN CORREA 8 (TOP) – Permette a Inzaghi il cambio di modulo, almeno per venti minuti. Inizia da trequartista ma con un movimento da punta crea i presupposti per il gol: bellissimo. Finisce da punta ma con un movimento da ala manda in rete il compagno di reparto: bravissimo. Un jolly prezioso per Inzaghi. Magari fosse sempre così facile…
ROBIN GOSENS 5.5 – Timido. Forse un po’ troppo. Un cross telefonato per il portiere avversario e un buon suggerimento centrale nel primo tempo. Esce acciaccato nella ripresa. Far dimenticare Ivan Perisic è un’impresa, gli serve tempo.
– Dal 67′ MATTIA ZANOTTI 5.5 – Da quinto meglio in fase di spinta che in copertuna. Partecipa alla frittata finale con una marcatura nulla sull’uomo in area.
ROMELU LUKAKU 6.5 – Si muove già meglio del previsto ma non quanto previsto. Ed è comprensibile vista la stazza. Interessanti i primi “nuovi” scambi con Lautaro Martinez. E il movimento che libera Correa vale come mezzo assist.
– Dal 67′ CESARE CASADEI 6 – Compitino da mezzala dopo le (poche) vacanze estive. Magari solo una comparsata in maglia nerazzurra prima del prestito…
LAUTARO MARTINEZ 7.5 – Il gol di rapina può diventare un marchio di fabbrica. Quello di potenza, invece, lo è già. Il numero 10 argentino è sempre più un 9.5: affamato e letale.
– Dal 76′ EDDIE SALCEDO SV – Prova a farsi notare muovendosi tra le linee.
INZAGHI 7 – Deve mettere insieme una formazione improvvisata e si focalizza sulle novità. Fa capire qual è il ruolo in cui svezzerà Asllani. Il test è utile più per i quinti che per il resto dell’undici titolare. Ritrova il tandem offensivo Lukaku-Lautaro Martinez ma il dettaglio più interessante arriva dai 20′ con il tridente (3-4-1-2). E alla fine il debutto è anche migliore di un anno fa. Buona la prima.
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