Pagelle

Juventus-Inter, le pagelle: Calhanoglu si fa perdonare, vendetta Dumfries 7

Juventus-Inter è terminata 0-1. A decidere il Derby d’Italia in quel di Torino è un rigore di Calhanoglu, battuto due volte, guadagnato da Dumfries a fine primo tempo. E ciò basta per scacciare i fantasmi dell’andata. Dopo la beffa di Milano, stavolta Inzaghi paradossalmente ottiene il bottino pieno pur preparando la partita peggio di Allegri, tradito dagli episodi (non arbitrali, ndr). Di seguito le pagelle di Juventus-Inter

SAMIR HANDANOVIC 5 – Dopo meno di 10′ s’inventa una respinta che, alla fine, fa terminare la corsa del pallone sulla sua traversa. Sarebbe stato un indegno autogol, ringrazi Chiellini. Poi ritrova un po’ di lucidità, anche fuori dall’area di rigore. Da tempo non dà più sicurezza, ma un clean sheet all’Allianz Stadium è da incorniciare a priori.

Juventus-Inter, le pagelle dei difensori

DANILO D’AMBROSIO 6 – Lavoro difficile il suo, soprattutto perché gli attaccanti bianconeri non danno punti di riferimento. Soffre un po’, rischiando pure una pericolosa cintura in area su Vlahovic nel finale, ma a modo suo porta a casa la sufficienza piena.

MILAN SKRINIAR 6.5 – Lo spauracchio numero uno è Vlahovic, che viene subito ridimensionato ma dopo un’ora di gioco trova il modo di liberarsi del suo marcatore. Per fortuna la conclusione è fuori dallo specchio. Lo slovacco da centrale in emergenza è comunque una certezza per l’Inter “chiusa” di Inzaghi. Ed è anche pericoloso di testa nell’area avversaria.

ALESSANDRO BASTONI 5 – Il peggiore del terzetto difensivo. Dybala non è l’unico problema da tenere a bada, Cuadrado lo è molto di più. E non li tiene praticamente mai. Certo, Perisic anziché aiutarlo complica non poco la situazione sul lato sinistro… Che succede?

Juventus-Inter, le pagelle dei centrocampisti

DENZEL DUMFRIES 7 – Il suo primo tempo è caratterizzato da uno strapotere fisico per niente tenuto sotto controllo da movimenti e piedi a dir poco disordinati. E il rigore prima dell’intervallo nasce così. Si “vendica” allo stesso modo dopo la beffa dell’andata. Esce troppo presto.

– Dal 59′ MATTEO DARMIAN 5.5 – La domanda giusta è: perché? Inzaghi decide troppo presto di abbassare la guardia, costringendo l’Inter a una partita iper-difensiva che è poco produttiva. Un po’ in affanno, ma ci sta.

NICOLÒ BARELLA 5.5 – Il periodo no continua. La corsa e l’impegno non mancano mai, la concretezza e la lucidità mancano praticamente sempre. Nel finale si impegna a tenere palla, più lontana dalla metà campo nerazzurra, rovinando tutto con il solito tacco inutile. Emblematico della sua prestazione e della sua stagione attuale.

MARCELO BROZOVIC 7 – Dividendo la partita in quattro frazioni, la prima è quella in cui è costretto al monologo per l’inconsistenza dei compagni di reparto. Nella seconda l’Inter registra un po’ la sua squadra. La terza è quella in cui salva il salvabile, anche nella propria parte. Purtroppo per la quarta torna in panchina, perché per Inzaghi non ne ha più. Mancava.

– Dal 73′ ROBERTO GAGLIARDINI 6 – Sufficienza di incoraggiamento, dato che il suo ingresso in campo davanti alla difesa per difendere il vantaggio minimo con ancora oltre 20′ da giocare è un azzardo firmato Inzaghi. Poteva costare caro, e invece…

HAKAN CALHANOGLU 7 – Mezzo voto in più per il coraggio di calciare un rigore “fotocopia” ma oggettivamente ottimizzato, anche nel risultato. Il primo tentativo dal dischetto, invece, è da brividi già dalla rincorsa. E un altro mezzo voto perché si tratta del gol-partita. In mezzo al campo fa il compitino, ma potrebbe fare sicuramente di più.

– Dal 73′ ARTURO VIDAL 6 – Il grande ex si fa notare più per i fischi e per la prima occasione sprecata che per altro. Protagonista nel bene e nel male quando c’è da lottare, creando confusione in ogni contrasto. Ma va bene anche così, stavolta. Vedi Gagliardini.

IVAN PERISIC 5 – Mai visto così in difficoltà in questa stagione. E probabilmente mai visto davvero così male nello storico uno contro uno con Cuadrado, che alla lunga è il più pericoloso in casa Juventus. Copertura da dimenticare. Stranamente male anche in fase di spinta, infatti in attacco è quasi nullo. Si può dire? Il peggiore in campo, ma il 4.5 sarebbe ingeneroso dopo quasi 110′ per uno 0-1 così importante e sofferto a Torino.

Juventus-Inter, le pagelle degli attaccanti

EDIN DZEKO 5.5 – Non è Lukaku ma per Chiellini cambia poco, spazi e tempi per la giocata non ce ne sono poi molti. Il bosniaco non può dire di aver fatto la sua partita migliore, ma se dobbiamo giudicare solo il sacrificio… Può bastare?

– Dal 91′ ROBIN GOSENS SV – Uno spreco ingiustificabile vederlo in campo solo per 4′ di sofferenza e non c’entrano solo i milioni stanziati a gennaio sul mercato.

LAUTARO MARTINEZ 5 – Prende un giallo da record dopo meno di 2′ per un’entrata su Locatelli e rischia il secondo a metà primo tempo, sebbene Chiellini ci metta fin troppo del suo. Partita fin troppo condizionata dalla condotta arbitrale. Esce anche fin troppo tardi.

– Dal 59′ JOAQUIN CORREA 5.5 – Inzaghi lo inserisce per rimpiazzare il connazionale Lautaro Martinez ed è coerente. Non fa assolutamente nulla. Si accende nel finale, quando inizia a lottare per provare a vincere qualche duello (vedi con de Ligt). Deve cambiare registro, però.

Il voto all’allenatore dell’Inter

SIMONE INZAGHI 6.5 – Alla fine rinuncia a de Vrij e sicuramente è giusto così. I cambi continuano a essere difficile da analizzare ma la vittoria, seppur sofferta, gli dà ragione. Si può aggiungere altro, come ad esempio il fatto che il collega Allegri imposti la partita all’attacco dal 1′ e l’Inter si ritrova a difendere il vantaggio minimo per un tempo. Troppo poco, troppo rischioso. Ma contano solo i tre punti, sia chiaro: l’Inter è ancora viva, questo è il titolo. Premiato.

I voti degli avversari: la Juventus di Massimiliano Allegri

JUVENTUS: Szczesny 7; Danilo 5.5, de Ligt 6, Chiellini 6, Alex Sandro 5.5 (dal 73′ De Sciglio 6); Locatelli 6 (dal 34′ Zakaria 7), Rabiot 6.5 (dall’85’ Arthur SV); Cuadrado 7, Dybala 7 (dall’85’ Bernardeschi SV), Morata 6.5 (dal 73′ Kean); Vlahovic 6.5. All. Allegri 6

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