Inter-Monaco termina 2-2. La squadra di Inzaghi rimonta il doppio svantaggio e per poco non la ribalta. Si conferma ottimo Asllani, che va anche in gol. Nuovamente male Gosens a sinistra. La nota positiva è Onana tra i pali. Di seguito le pagelle dell’amichevole Inter-Monaco
SAMIR HANDANOVIC 5.5 – Meno brillante rispetto alla prima uscita. All’inizio lo salva il palo, poi non può nulla in uscita sull’uno-due monegasco. La sua partita finisce presto.
– Dal 61′ ANDRÉ ONANA 7 – Chiamato in causa dopo poco più di un quarto d’ora, dice no prima a Minamino e poi a Gelson Martins, da posizione ravvicinata. Ed è una doppia parata di grande livello. Riscatta l’errore del debutto.
MATTEO DARMIAN 5.5 – Si applica nel ruolo di terzo destro ma non basta. Nel primo tempo partecipa ai buchi difensivi che mandano in rete il Monaco. Si sacrifica arrivando fino al triplice fischio finale: è l’unico a giocare tutta la partita.
DANILO D’AMBROSIO 5.5 – Pericoloso in attacco (di testa), pericoloso in difesa (con tutto il corpo). Non può guidare la linea a tre e non è certo una novità. Emergenza finita?
– Dal 61′ STEFAN DE VRIJ 6 – Rientra con pochi allenamenti nelle gambe per ridare equilibrio in difesa nel finale. Voto politico.
FEDERICO DIMARCO 5.5 – Meglio quando si allarga a mo’ di esterno a tutta fascia che da centrale mancino. Scalda il piede sul lungo periodo dopo una punzione calciata alle stelle.
– Dal 61′ ALESSANDRO BASTONI 6 – Vedi de Vrij.
RAOUL BELLANOVA 5.5 – Non è ancora al top della forma e si capisce dall’autonomia. Regge un po’ di più rispetto a Lugano ma senza strafare.
– Dal 61′ DENZEL DUMFRIES 6 – Particolarmente abbottonato in difesa. Nonostante lo stato di forma, si fa notare subito per uno strapotere fisico spaventoso.
ROBERTO GAGLIARDINI 5.5 – Il voto non è la riproposizione del numero di maglia prima e dopo il punto, bensì la media tra la prestazione in mezzo al campo (4) e il gol da rapace in area di rigore (7). Potrebbe fare molto – davvero molto – di più nel suo ruolo.
– Dal 61′ NICOLÒ BARELLA 6.5 – Subito in palla: vacanze rigenerative? In mezzo al campo oscilla da destra verso sinistra e non disdegna la giocata di qualità. Devono atterrarlo con le cattive per fermarlo. Spreca il pallone del 3-2 a tempo scaduto.
KRISTJAN ASLLANI 7.5 (TOP) – La regia è sua ma non solo per l’assenza di Brozovic. Suoi anche i calci d’angolo: nuovamente perfetto quello che porta al 2-1. Già a Lugano si era notato in questa veste. E prima di uscire dal campo trova anche un bellissimo gol da incursore. Il primo in maglia nerazzurra. Centrocampista totale. Il migliore.
– Dal 61′ MARCELO BROZOVIC 6 – Rientra in campo addirittura con la fascia da capitano. Si fa notare più per la libertà nelle giocate che per l’ordine in cabina di regia.
HENRIKH MKHITARYAN 5.5 – Cresce solo leggeremente in intensità e un po’ di più in qualità. Prova la giocata in verticale con fortuna alterna. Non ha ancora recuperato.
ROBIN GOSENS 5 (FLOP) – Sottotono. Non sta benissimo ed è evidente. Sulla fascia sinistra è un fantasma e, quando ha la palla, preferisce servirla dietro anziché affondare. Esce nell’intervallo per evitare ricadute. Bisogna aspettarlo ancora. Il peggiore.
– Dal 46′ VALENTINO LAZARO 6 – Al momento sembra essere il primo cambio sulla fascia sinistra. Il che riassume benissimo lo stato di emergenza dell’Inter dopo dieci giorni di ritiro estivo. E nonostante ciò, fa il suo.
ROMELU LUKAKU 6.5 – I movimenti spalle alla porta sono i suoi. Quelli che sono mancati nell’ultima stagione. A livello atletico-fisico, però, è ovviamente molto indietro. Ottima l’ultima azione in coppia con Lautaro Martinez prima di uscire: Asllani ringrazia.
– Dal 61′ EDIN DZEKO 5 – La motivazione legata alla condizione fisica post-vacanze è l’unica possibile per giudicare una mezz’oretta preoccupante. Il ruolo di vice-Lukaku gli andrà a genio?
LAUTARO MARTINEZ 7 – Il più pericoloso in attacco e in generale. La traversa gli nega il solito eurogol estivo della sua carriera. Ci prova in tutti i modi, giocando più per gli altri che per se stesso.
– Dal 61′ JOAQUIN CORREA 5.5 – Come Dzeko, mezz’ora finale rivedibile per una punta che deve tenersi stretto il posto in panchina. Meno preciso rispetto a Lugano.
INZAGHI 6.5 – Costretto a impostare una difesa a tre con tre terzini reiventati centrali, chiedergli più del pareggio contro l’ottimo Monaco è troppo. Lo 0-2 è un doppio regalo di una difesa che non ha motivo di esistere, al di là del mercato. Test che vale probabilmente anche meno rispetto a quello di Lugano, ma reazione più che interessante. Tra una settimana in campo finalmente avrà a disposizione la formazione-tipo o qualcosa di simile…?
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