Inter, ecco finalmente il momento dei bilanci. Il 2023 è giunto al termine, per i nerazzurri c’è il primo posto in campionato. Il consueto appuntamento con le pagelle di fine anno è arrivato, si finisce con gli attaccanti.
(N. 8) MARKO ARNAUTOVIC 5 – I segnali dall’austriaco arrivano troppo tardi per giudicare come sufficiente il suo 2023 con l’Inter. L’assist splendido con il Lecce e il gol con il Genoa danno prova che l’attaccante può essere un ottimo ripiego di Lautaro Martinez. I mesi precedenti sono però un calvario, gli infortuni lo mettono KO da settembre a fine novembre e la forma fisica inizialmente non è di quelle da ricordare. Le ultime due partite dell’anno migliorano il voto nelle pagelle, che altrimenti sarebbe stato lo stesso del suo compagno di panchina. Il 5 forse è troppo duro per la sfortuna che ha avuto, ma non è una bocciatura pesante e definitiva. C’è tempo per dare dimostrazione di meritare i colori nerazzurri.
(N. 9) MARCUS THURAM 8 – 8 gol e 10 assist al primo anno in Italia tra campionato e Champions League. Segna nei momenti decisivi, dà spettacolo in quel del Giuseppe Meazza con le sue giocate, la sua velocità e la tecnica da invidia. Strappi che ricordano il passato belga, passaggi chiave che ricordano il passato bosniaco. Thuram è un mix del reparto offensivo 2022-2023 ed è l’ennesimo parametro zero azzeccato di Giuseppe Marotta e Piero Ausilio. Milan, Napoli, Fiorentina, Lazio, Roma, Benfica, Torino e tante altre sono le vittime di un giocatore che si esalta nelle gare più difficili. Ne sbaglia solamente due, le due finali con il Lecce e con il Genoa. Ci sono però ampie giustificazioni, la prima sono le 25 partite in cui è già stato in campo.
(N. 10) LAUTARO MARTINEZ 10 – Uno dei bomber più prolifici d’Europa, uno degli attaccanti più forti al mondo, la certezza di Simone Inzaghi. La spalla perfetta di Lukaku e Dzeko, poi il leader tecnico ed emotivo dell’Inter fatta a sua immagine. Primo anno da capitano condito da 17 gol in 23 partite, che segue le notti magiche come quella di Supercoppa Italiana in Arabia Saudita e il ritorno della semifinale di Champions League contro il Milan. Il 10 nelle pagelle è obbligatorio, è il coronamento di un 2023 perfetto e macchiato solo dal tiro finito sulle gambe di Ederson nella finale di Istanbul. Non è un errore a completare il giudizio su di lui, è il modo in cui si è rialzato e ha cominciato a dominare la Serie A.
(N. 70) ALEXIS SANCHEZ 4 – L’insufficienza grave al suo 2023 non dipende solamente da lui. La trasformazione che ha avuto in carriera era evidente a tutti, non ai dirigenti dell’Inter che hanno commesso l’unico grande errore riprendendo il cileno. L’ex Barcellona e Arsenal non è più un attaccante, ma un trequartista. I movimenti sono quelli, la posizione più arretrata è un chiaro segnale. Due gol in Champions League con Salisburgo e Benfica, ai gironi è il titolare della rosa di Simone Inzaghi e non convince a pieno. Da subentrato la differenza non la fa mai, il ruolo da quarto del reparto offensivo non gli si addice proprio.
Media di reparto: 7
(N. 90) ROMELU LUKAKU 0 – Il secondo tradimento non lo perdona nessuno, nemmeno i dirigenti e la squadra. Rifiutato dai suoi stessi compagni, dalla Juventus e dal Milan, costretto a ripiegare per la Roma al settimo posto in campionato e seconda nel girone di Europa League. Il belga è la condanna del 2023 dell’Inter, sconfitta in finale di Champions League solamente per responsabilità dell’attaccante. Prima toglie la gioia del gol a Federico Dimarco sulla linea di porta, poi a porta vuota di testa colpisce in pieno Ederson. In 35 minuti sancisce la fine della sua carriera ad altissimi livelli, durata poco a causa delle scelte pessime prese assieme agli agenti. Il Giuseppe Meazza lo riaccoglie in questa stagione con i fischietti ad ogni singolo tocco, anche se contro Acerbi vede la palla quasi quanto noi che lavoriamo dalla scrivania. A mai più Romelu, nessuno dimenticherà quello che hai fatto!
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