Nota Fnsi-Ussi: “Inter-Ludogorets, grave limitazione diritto di cronaca”
Fnsi e Ussi hanno rilasciato un comunicato congiunto riguardante Inter-Ludogorets. Il ritorno dei sedicesimi di finale di Europa League si disputerà domani alle 21.00, a porte chiuse (su decisione della UEFA). Dalle parole dei due organi rappresentativi emerge dissenso per la decisione di limitare l’accesso a San Siro solo agli operatori di ripresa.
NON SOLO I TIFOSI – In vista di Inter-Ludogorets, Federazione nazionale della Stampa italiana (Fnsi) e Unione Stampa Sportiva Italiana (Ussi) protestano formalmente contro la decisione che riguarda i giornalisti. La UEFA, infatti, non solo ha stabilito che il match di ritorno dei sedicesimi di finale di Europa League si giocherà a porte chiuse. Il principale organo del calcio europeo ha previsto delle limitazioni anche per quanto riguarda i giornalisti. Domani sera l’accesso a San Siro sarà consentito solo agli operatori di ripresa. Una decisione ritenuta inaccettabile da Fnsi e Ussi, che hanno rilasciato un comunicato ufficiale di protesta.
Il comunicato di Fnsi e Ussi
Ecco il contenuto del comunicato congiunto: «La psicosi da Coronavirus colpisce anche il mondo del calcio. La decisione dell’Uefa di consentire l’accesso nello stadio “Giuseppe Meazza” di Milano ai soli operatori di ripresa, in occasione della partita Inter-Ludogorets, in programma domani sera, rappresenta un’inaccettabile limitazione del diritto di cronaca. Se è condivisibile la preoccupazione di ridurre le possibilità di contagio, in questo caso si rischia di cadere nel ridicolo. Non si capisce, infatti, perché ai giornalisti, che da giorni stanno documentando l’evolversi della situazione entrando negli ospedali e nelle zone rosse, debba essere impedito di raccontare le partite di calcio. Non vorremmo che il dilagare della psicosi colpisse anche la Lega calcio, in occasione delle partite che domenica prossima saranno disputate a porte chiuse. Dopo aver introdotto la regia unica per le immagini delle partite, negare il diritto di cronaca sarebbe soltanto un atto di prevaricazione immotivato e ingiustificato».