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Maran: “Inter-Cagliari, deciso il portiere. Sette assenti, due Primavera”

Maran ha appena concluso la conferenza stampa prima di Inter-Cagliari, anticipo mattutino della ventunesima giornata di Serie A. Queste le sue parole sul match in programma domani alle ore 12.30, raccolte dall’inviato di Inter-News.it al Centro Sportivo di Asseminello.

In questa settimana si è visto il punto e la prestazione di Brescia. Cos’hanno dato?

Sì, si è vista una squadra che si è rivista. Lo si è notato nella settimana, perché alla fine è iniziata concentrati ma nel vederli poi sviluppare li ho visti più liberi nelle cose. La prestazione di Brescia ha fatto bene alla squadra.

Terza sfida all’Inter, all’andata ha usato un modulo e in Coppa un altro. Ci sarà ancora il 3-5-2? Chi gioca in porta?

Come al solito noi proviamo più soluzioni. Anche in Coppa Italia ci siamo messi a specchio, la sconfitta è stata causata dall’episodio iniziale e ci ha impedito di essere in partita. Abbiamo preparato più cose, ci arriviamo con una testa diversa, ma la sconfitta in Coppa Italia è dovuta a una serie di cose che hanno influito. Domani parte Cragno perché ha deciso di giocare.

Indisponibili?

Cacciatore, Ceppitelli, Cerri, Ragatzu, Rog, Pisacane e Pavoletti. Abbiamo qualche giocatore acciaccato che si è allenato bene, tipo Faragò, i primi sette non sono convocati. Ormai in questo momento siamo pronti a far fronte a queste assenze. Abbiamo Gagliano e Porru convocati dalla Primavera, se servono ci daranno una mano, è anche bello per la Primavera. C’è anche Castro, che si è allenato regolarmente. Lui in uscita? Non c’è nulla da risolvere, ci sono delle regole ma lo conosco talmente bene ed era amareggiato quanto me. Nessun problema con lui.

Col nuovo arrivo di Pjaca ci sarà del turnover in avanti?

Non posso parlare di giocatori che non sono ancora del Cagliari. Devo pensare ai giocatori che ho a disposizione.

I due gol di Vlahovic dopo il 5-0 in Cagliari-Fiorentina avevano portato preoccupazione in Maran. Da lì il Cagliari ha sempre preso almeno due gol in campionato: avevi già capito qualcosa?

Spero di no. Siccome le statistiche le avete anche voi mi balzava all’occhio un dato: fino alla fine di novembre facevamo undici tiri e ne subivamo sedici. Adesso, da novembre in poi, ne facciamo e ne subiamo quattordici. Prima di novembre tiravamo meno e subivamo più tiri, poi per assurdo il contrario. Anche i due gol di Brescia sono dei momenti che vanno in un modo, noi dobbiamo cambiare questa tendenza ma stamattina, guardando queste cifre, balzano all’occhio. Io credo che bisogna avere maggiore fiducia nelle cose che facciamo, proprio per quest’ansia di non subire gol. Tante volte li abbiamo subiti per la paura di subirli, non deve accadere.

Rog quanto può mancare domani?

Non è che manca lui, onestamente siamo pochi e dispiace per questo. Però è un reparto che ci ha sempre dato garanzie e dobbiamo sopperire a questo.

L’Inter è la squadra che mediamente percorre più chilometri, il Cagliari una di meno. La chiave sarà l’intensità?

Anche l’anno scorso erano una squadra che correva di più. Credo che il volume della rosa lo diano le caratteristiche dei singoli. Domani sarà una partita di sacrificio, l’Inter fa girare tanto senza palla, noi dobbiamo fare una partita di sacrificio ma anche propositiva, di personalità. Altrimenti contro queste squadre diventa una morte lenta, dobbiamo sempre proporre qualcosa.

C’è un po’ di invidia per Conte che fa una richiesta per il mercato di gennaio e ne arrivano quattro o cinque?

No, nessuna invidia. Ognuno ha il suo percorso: io ho il mio a Cagliari e dobbiamo mettere tutto quello che abbiamo per questa causa. Il momento è particolare, noi abbiamo già dato un segnale particolare a Brescia e dobbiamo dare continuità. Poi sono squadre e realtà diverse.

Il momentaneo sorpasso del Milan quanta pressione mette al Cagliari e a Maran?

La pressione deve metterla il percorso che abbiamo ripreso domenica scorsa. L’Inter ne ha vinte quattordici su venti, negli anni precedenti quando ha fatto questo ha sempre vinto lo scudetto. Bisogna ripartire dal secondo tempo fatto in Coppa Italia e dalla partita fatta a Brescia: da lì in poi si è visto un Cagliari diverso e deve andare in questo modo per fare un risultato positivo.

Dopo aver subito gol a Brescia il Cagliari ha continuato a imporre il suo gioco. È quello che era mancato nell’ultimo periodo?

Sì, è vero. Soprattutto nelle ultime due gare era venuto un po’ di scoramento. A volte i numeri fanno male e fanno sì che tu non abbia la stessa reazione all’episodio negativo. Domenica invece c’è stata una reazione di tendenza e si è visto: abbiamo cercato di rimontare e vincere la partita.

Qual è la partita dove c’è stato il Cagliari migliore, secondo Maran?

Io credo che abbiamo fatto delle gare veramente sensazionali nel girone d’andata. Ne dico due, perché in una abbiamo vinto e in una abbiamo perso: Fiorentina e Lazio sono le gare dove abbiamo fatto nettamente meglio, dove abbiamo visto lo spirito coraggioso nell’affrontare la gara. Questo aspetto del coraggio è ovvio che, con l’Inter che è una squadra che ti fa abbassare, non devi essere rinunciatario. Quando giochi con l’Inter è difficile fare partite diverse, però c’è un momento di transizione dove abbiamo la palla e dobbiamo essere propositivi.

Dopo Inter-Cagliari sarà l’ultima settimana di mercato. Cosa succede?

Vediamo, non so cosa rispondere.

Ha convocato due ragazzi della Primavera. Gagliano sta facendo benissimo anche in campionato, cosa potrebbe dare alla prima squadra secondo Maran?

Niente di diverso dagli altri. Può avere la freschezza mentale che, quando sarà chiamato in causa, potrà dare. Sono ragazzi che vivono per la prima volta quest’esperienza, domani ci saranno credo più di settantamila persone a San Siro. Sicuramente un ragazzo di quell’età deve avere freschezza e sentirsi pronto.

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