Interviste

Xavi: «Non firmo per l’1-0, dico 2-0! Indignazione ci serva per vendicarci»

Xavi ha parla in conferenza stampa prima di Barcellona-Inter insieme a Pedri (vedi articolo). Il tecnico blaugrana, che prima ancora è intervenuto ai microfoni di Barça TV (vedi articolo), sottolinea quanto la rabbia interna possa servire a fare risultato sbilanciandosi anche sul risultato finale

CONFERENZA XAVI – Questa la conferenza stampa di Xavi alla vigilia di Barcellona-Inter.

Xavi, si parla tanto di Inter difensiva: qual è il piano del Barcellona?

Ci aspettiamo un’Inter molto simile a quella di Milano. Credo che sia una squadra difensiva, che difende con blocchi bassi o medi. Vediamo cosa utilizzerà, siamo pronti per la partita e vogliamo essere il Barcellona degli ultimi venti-trenta minuti. Abbiamo perso a Milano e Monaco di Baviera, perciò con l’aiuto dei tifosi speriamo che sia una notte magica quella di domani.

Utilizzerai ancora la difesa a tre?

Darei troppe informazioni… Di sicuro andremo in attacco e ci faremo valere, quello che ci preoccupa è attaccare meglio. Questa è la mia idea, mi hanno educato così e ce l’ho nel DNA. Proveremo ad attaccare nel miglior modo possibile, c’è da variare l’aspetto e migliorare in area. Dobbiamo farlo con molta intensità dal 1’.

Xavi, è una partita decisiva per la stagione?

Domani è un giorno fondamentale. Non abbiamo fatto bene in trasferta, perdendo entrambe le partite, ora giochiamo in casa e dobbiamo riprenderci nel gruppo. La situazione non è la migliore, però daremo tutto. Siamo il Barcellona, sappiamo cosa ci aspetta e dobbiamo affrontarlo come una finale.

Cosa ha detto nello spogliatoio?

Che dobbiamo affrontare in maniera positiva la partita. Sappiamo che non siamo al meglio, però giochiamo in casa e dobbiamo provare a vincere. Diamo tutto ai giocatori per essere al meglio e affrontare una finale: è come se fosse una gara degli ottavi.

Quanto sarà fondamentale l’apporto del pubblico?

Fondamentale. Credo che il tifo l’abbia capito, domani c’è già il tutto esaurito. Il Camp Nou dovrà essere caldissimo, dovrà aiutarci perché serve tutto per portare a casa i tre punti.

Xavi, è ottimista per domani?

Sempre. Io mi prendo il secondo tempo di Milano e il primo di Vigo, dobbiamo ripartire da qui e insistere. Non bisogna abbassare la guardia in alcun momento, è la Champions League. C’è talento e voglia di rivincita per quello che è successo a Milano, dobbiamo dare tutto per vincere.

Koundé torna domani o col Real Madrid?

Salvo sorprese domani no, per domenica penso di sì ma dipende dalle sue sensazioni. Sono partite dove, se non sei al 100%, meglio non esserci. Vedrò le sensazioni con cui arriverà a domenica.

Domenica ha detto che la squadra aveva mancato su qualcosa, la vede meno brillante rispetto a prima?

Sinceramente credo che abbiamo perso un po’ di intensità. Il Celta Vigo è in grado di farci perdere un po’ di fiducia, domani dobbiamo pressare alto tutti i novanta minuti per essere protagonisti e attaccare sempre ma meglio.

Xavi, firmerebbe per l’1-0?

No, se dovessi scegliere direi 2-0.

Ha già giocato un Barcellona-Inter così decisivo.

Sì, è una partita dove conterà molto l’aspetto psicologico. Bisogna essere tranquilli, sapere come attaccare e posizionarci bene in difesa e in attacco. Abbiamo novanta minuti per vincere, se facciamo gol al 1’ meglio ma bisogna mantenere la pazienza. Sarei ottimista se ripetessimo il secondo tempo di Milano.

L’anno scorso col Benfica non era andata bene. In una partita così decisiva che messaggio manda ai giocatori?

Il messaggio che sto dando ora, che è una finale. Lo scenario sarà spettacolare, col Camp Nou pieno. Dovremo dare di tutto, se vinciamo cambia la dinamica del gruppo.

Xavi, è possibile vedere un centrocampista in più?

Dipende da dove sono gli spazi liberi, ma bisogna dominare il gioco e attaccare le seconde palle, tirando da fuori e dando più spazi con gli interni. Però alla fine conta il sistema dell’Inter, un 5-3-2.

Continuerete a imporre il vostro stile?

Per noi giocare bene è dominare la partita, mantenere il maggior possesso palla perché così non ce l’ha il rivale. Questo per me è giocare bene, ma capisco che ci sia chi la pensa diversamente. Dopo il Celta Vigo non sono andato via contento, perché ci hanno tolto la palla. Questa è un’idea non negoziabile, poi c’è anche l’avversario.

Xavi, quanto sarebbe pesante uscire di nuovo alla fase a gironi?

Sarebbe una grande delusione, però pensiamo positivo. Domani dobbiamo vincere per rimanere vivi nel torneo, siamo in una situazione difficile perché abbiamo perso a Monaco di Baviera e Milano. Abbiamo un’urgenza in questa competizione, ma domani è una finale per provare a sistemarla.

Preoccupa aver vinto solo una volta in casa dal suo arrivo?

Domani dobbiamo cambiare il chip, pensare che sarà una notte magica con lo stadio pieno. Per me sarebbe bello essere in campo domani e poter fare la differenza: preferirei essere giocatore anziché allenatore. Abbiamo aspettative buone e vogliamo vincere.

Xavi, avete messo pressione all’arbitro?

Eravamo indignati, come è logico dopo quello che è successo. Domani dobbiamo pensare a vincere e giocare a calcio, non siamo al livello di una settimana fa quindi dobbiamo migliorare. Se lo facciamo non c’è bisogno di parlare di arbitri, vogliamo vincere la partita e speriamo non si parli di arbitri.

Ritiene sia la sua prima finale da allenatore?

Dobbiamo preparare la partita nella forma migliore, io penso solo a questo e non alle conseguenze di cosa succederebbe non vincendo. Dobbiamo vincere, giocare meglio e creare più problemi agli avversari. Ho la sensazione che abbiamo un’opportunità, per me come tecnico e per tutti gli allenatori. Non mi piace si dica “il Barcellona di Xavi”, voglio si dica solo “il Barcellona”.

Si parla che l’Inter possa giocare solo con una punta e il 3-5-1-1. Si può pensare a Frenkie de Jong centrale?

A noi, a prescindere dal sistema, vogliamo cambiare poco. Cercheremo di attaccare e difendere nella maniera migliore, dobbiamo mantenere la nostra personalità. L’idea ce l’abbiamo chiara per vincere domani.

Com’è possibile essere più verticali?

Con il recupero palla alto, perché loro ci attaccheranno e non saranno solo difensivi. Quando parlo di gioco verticale intendo attaccare gli spazi, popolare di più il centro del campo e attaccare in una certa forma.

Xavi, Lewandowski un po’ meno bene nelle ultime due: cosa si aspetta da lui domani?

È tutta la squadra che deve stare bene in difesa e in attacco, essere un blocco unico. Lewandowski deve essere importante, ma non solo domani: tutte le partite. Bisogna dare qualcosa in più tutti per vincere, migliorando nel gioco e servendolo di più. Lo abbiamo fatto poco nelle ultime partite.

Ha parlato di rivincita per quello che è successo a Milano, domani al Camp Nou ci sarà un clima caldo.

Speriamo che non arrivi ansia, che sia tutto positivo e che l’indignazione di fine partita a Milano ci serva per vendicarci. Abbiamo fatto meglio nel secondo tempo, meritavamo di più e domani è un’altra opportunità. Facciamo in modo che questa rabbia interna ci serva per giocare meglio, attaccando nella forma ideale.

Pochi palloni a Lewandowski, perché?

Loro giocavano a cinque dietro, dovevamo dargli più palloni rimanendo vicini a lui. Questo può dare un vantaggio sia alla squadra sia a lui.

Xavi, ci sono stati fischi verso due giocatori: ha paura che succeda anche domani?

Il pubblico è il giudice finale. Dobbiamo essere positivi per vincere, non penso ai fischi ma a che le cose vadano bene. Se viene fischiato un giocatore deve fare in modo che diventino applausi. I tifosi devono essere orgogliosi della squadra.

Come giudica la presenza di Laporta?

Non mi avevano avvisato, ma siamo una famiglia e dobbiamo essere orgogliosi.

Come sta Frenkie de Jong?

Bene, vediamo poi domani se sarà titolare o entrerà nel secondo tempo.
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