Interviste

Pecchia: «L’Inter è una gigante, non solo in Italia. Meriti a Inzaghi!»

Al termine di Inter-Parma, conclusa con successo dai nerazzurri per 3-1, Fabio Pecchia si presenta davanti ai giornalisti. Ecco le dichiarazioni rilasciate dal mister gialloblù in conferenza stampa.

Le parole di mister Pecchia nella conferenza stampa post Inter-Parma

Un commento sulla partita e sulla prestazione del Parma?

La prestazione dei ragazzi per me è positiva. Sapevamo chi affrontavamo, quindi tutte le analisi sono relative all’avversario. L’atteggiamento dei miei è molto positivo, la voglia di voler fare quello che facciamo di solito c’è stato. L’aver trovato il gol ancora una volta. In un paio di situazione nel primo tempo potevamo essere più fortunati, però tutto sommato questa partita è ancora uno step per tutti i miei ragazzi.

Tra tutte le altre big avversarie, chi è favorito in campionato?

Tutte queste squadre fanno un campionato a parte, noi facciamo quello che viene definito un campionato diverso. Noi abbiamo affrontato il Napoli all’inizio della stagione. Inter, Milan, Napoli, Atalanta, io le metto tutte sullo stesso livello, al di là della classifica attuale. E non sottovaluterei neanche la Lazio. Quelle che abbiamo affrontato hanno dimostrato una grande forza.

Rispetto a Lazio e Atalanta oggi, contro l’Inter, il piano era diverso?

Quando giochi contro queste squadre in questo modo, abbiamo provato a contenerle ma poi ci siamo trovati a rincorrere, ad aprire gli spazi e a mostrare il fianco. Però, se vado nel profondo, la valutazione continuo a vederla positiva perché un’Inter così, con energie mentali e fisiche forti, era più complicata da contenere e da trovare i nostri spazi.

Perché ha rinunciato ancora Coulibaly? L’attacco è stata la parte migliore in una difesa che ha fatto più fatica.

Io devo tener conto di tutta la rosa e di chi è nelle migliori condizioni per affrontare le partite. I quattro attaccanti hanno comunque lavorato e dato sostanza. C’è anche la bravura e la qualità dei giocatori, in quelle zone, soprattutto sulla fascia sinistra, dove Dimarco continuamente, contro chiunque, crea sempre degli squilibri alle squadre avversarie, sono stati bravi. Sulla questione delle palle alte, credo che l’Inter sia una delle squadre più strutturate e forti, credo che per noi ci siano state grandi sofferenze. Stare tanto tempo sotto ti spinge a commettere degli errori. Coulibalyè stata una scelta tecnica.

Pecchia, cosa sta donando ai suoi ragazzi e cosa loro a lei?

Ci sarebbe un po’ da discutere considerando che il rapporto con i miei ragazzi dura da tanti anni. Li ho visti nell’età tenera, della formazione Per me la priorità è la fiducia, e da lì sviluppiamo un’idea di gioco abbastanza netta e definita.

Qual è la caratteristica più difficile dell’Inter da fermare? Non era la partita per far partire dall’inizio Haj Mohamed?

Sul discorso dei giovani mi piace avere una gestione molto oculata. Ha fatto una grande partita, ha fatto gol, ma vanno gestiti. Per me non è solo una questione tecnica e fisica ma un po’ a trecentosessanta gradi. L’Inter ha una grande particolarità. Oltre all’organizzazione di gioco, per cui bisogna fare i complimenti a Inzaghi perché in mezzo al campo riesce ad avere una grande qualità. Davanti l’Inter ha una grande struttura fisica, lasci i filtranti e l’ampiezza e arrivano i cross. Lasci aperto e difendi l’ampiezza e ti entrano dentro. È la forza di una squadra che io ho definito “Gigante”, non solo in Italia ma anche in Europa. Potevamo fargli male in quel modo e magari anche meno frenesia nella verticalizzazione l’avremmo potuta avere.

Come è arrivato il Parma a questa freddezza?

Le partite bisogna tenerle dentro. L’Inter ha fatto tanti gol a chiunque. Ci sono tante sconfitte diverse. Per me è lavoro, consapevolezza della squadra da acquistare partita dopo partita. Questo è un aspetto sul quale lavoriamo ma la squadra deve farlo velocemente perché ci solo sulle nostre forze.

Estévez, perché l’eslcusione? Approccio sempre migliore partita dopo partita, unica nota negativa è il 2-0 arrivato troppo presto?

Tre partite contro tre grandi. L’aspetto positivo è essere andati sempre in gol. La mentalità è quella e dobbiamo insistere e continuare a lavorare, affrontare le partite sempre con l’entusiasmo. Estévez stava bene, è stata una scelta e una valutazione tecnica. Non è stata un’esclusione perché io penso a chi scende in campo

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