Interviste

Marotta: «Triplete? Io parlo di un’altra cosa! Paratici-Milan? Non mi riguarda»

Marotta è stato intercettato a San Siro dove tra pochissimo, alle ore 21, andrà in scena Milan-Inter, quarto derby stagionale valevole per le semifinali di andata di Coppa Italia. Di seguito le dichiarazioni rilasciate a sportmediaset.it dal presidente nerazzurro

PRESENTI – Giuseppe Marotta ha parlato così prima di Milan-Inter: «Triplete? Io sicuramente non parlo di Triplete, dico che l’obiettivo primo era essere presenti a questi tre avvenimenti: ci siamo. Stasera inizia la prima parte di un test che nel ritorno deciderà la finalista e quindi siamo felici e consapevoli di dover recitare un ruolo da protagonisti».

REPLICA – Marotta replica alle dichiarazioni di Beppe Sala, sindaco di Milano: «Sala dice che devo pensare a vincere lo scudetto? Facile la risposta: dico che lo scetticismo a cui facevo riferimento non era riferito al progetto di San Siro, facevo riferimento a un gap dei nostri club di Serie A se pensiamo che sono stati costruiti solo due stadi in Italia. Era riferito a questo, non certo volevo urtare il lavoro del sindaco. E poi siccome ha sollecitato l’impegno sportivo, noi non vogliamo vincere solo il campionato ma anche stasera il turno di Coppa Italia».

NESSUNA SCELTA – Marotta non sceglie tra le tre competizioni che sta affrontando l’Inter: «Se preferisco prendere una strada rispetto a un’altra tra Scudetto, Coppa Italia e Champions League? Io vorrei imboccare tutte e tre le strade, vogliamo essere protagonisti, poi se altri saranno più bravi riconosceremo i loro meriti. Oggi devo ringraziare tutta l’area tecnica perché se siamo qui non è fortuna ma è merito della cultura del lavoro».

TROPPI IMPEGNI – Per finire Marotta parla sia dei rumors legati al possibile approdo di Fabio Paratici al Milan che della necessità di rivedere i calendari: «Rose più profonde? Io credo che tutti gli addetti ai lavori stanno esaminando che tipo di rosa impostare: da una parte il Fair Play Finanziario da rispettare e dall’altra un calendario intenso. Oggi è un calcio pieno di pressioni, contrasti ad alta velocità e quindi un numero di infortuni, soprattutto muscolari, alti. Per cui dobbiamo usare buon senso tra club, federazioni e organizzazioni nazionali e internazionali per creare un calendario più armonizzato. Mettiamoci anche infortuni traumatici perché oggi gli scontri sono maggiori rispetto al passato, il calcio è più veloce e dinamico e quindi le rose dovrebbero essere un pochino più ampie perché gli impegni sono tanti e ci sono anche le Nazionali. Paratici al Milan? Non mi fa nessunissimo effetto, non so cosa farà il Milan ma non sono situazioni che mi riguardano. Decideranno loro al meglio».

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