Interviste

CONFERENZA – Italiano e Biraghi in conferenza alla vigilia di Fiorentina-Inter

Italiano e Biraghi sono stati i protagonisti della conferenza stampa di vigilia di Fiorentina-Inter. L’allenatore e il terzino hanno risposto alle domande dei giornalisti presenti, fra cui Inter-News.it, a partire dalle ore 18.45. 

19:18 termina qui la conferenza stampa di Vincenzo Italiano e Cristiano Biraghi.

Domanda per Italiano:  Saponara gioca dal primo minuto o a partita in corso?

Ho visto che si è fatto i capelli e la barba (ride, ndr). È pronto, speriamo dia il massimo anche lui.

Domanda per Biraghi:  Sarà una partita speciale per te contro l’Inter?

Mi aspetto una squadra a livello individuale con giocatori fortissimi. Giocheranno una finale di Champions League, hanno già giocato partite di questo genere. Al completo per me sono i più forti in Italia. Dicono che l’Inter è favorita, giustamente, però ci siamo anche noi. Se siamo qui significa che meritiamo delle attenzioni anche noi.

Domanda per Italiano: uno dei dubbi è legato a Jovic e Cabral? Il secondo avrà una possibilità?

Più che svelarle il dubbio mi preme sottolineare il fatto come nell’ultimo periodo entrambi siano diventati importanti per questa squadra. Da quando hanno ricominciato a far gol è iniziata la nostra continuità, quindi grazie anche a loro ci troviamo a giocare questa finale. Jovic sta bene, stessa cosa Cabral.

Domanda per Biraghi: quello che è successo a Basilea, lo stop per il tifoso che si è sentito male rappresenta il rapporto che avete voi con i tifosi

Era doveroso non appena abbiamo saputo di questo malore, fermare un attimo per cercare di capire cosa era successo perché all’inizio le prime voci è che la situazione era veramente a limite e che in quel momento non c’erano dottori. Era importante chiamare l’attenzione di qualcuno che andasse a vedere cos’era successo. Il legame con Firenze è molto bello.

Domanda per Italiano:  Come stanno Amrabat e Nico Gonzalez?

Stanno bene. Amrabat lo abbiamo gestito, Nico Gonzalez abbiamo preferito tenerlo a riposo quindi abbiamo fatto questo tipo di gestione per entrambi e adesso stanno benissimo

Qualcuno ha parlato con te della finale?

Per molti è la prima finale da giocare, però non vedo apprensione o preoccupazione. Vedo tanta voglia di arrivare il prima possibile a domani a iniziare la partita. Questo è quello che percepisco. Domani dopo il fischio le emozioni si lasciano andare.

Domanda per Italiano: le due partite di campionato sono state di spunto?

L’unico spunto che prendo dalle due partite, lasciando stare i risultati, è che abbiamo dato filo da torcere all’Inter sia a Firenze che a Milano. Sono state due partite dove non abbiamo sofferto la loro forza, mostrando alcune armi. Penso che domani, essendo una finale con partita secca con possibilità di superare i novanta minuti, sarà una storia diversa.

Domanda per Biraghi: giochi da capitano della Fiorentina, che emozione provi?

Portare la fascia semplice non è come portarla da altre parti. È particolare, ma non è un peso. Bensì un orgoglio. Portare avanti un’ideale da quando Davide aveva portato la fascia. Un percorso che abbiamo iniziato quasi insieme, l’inizio di un nuovo ciclo. Ventitré giocatori nuovi, cinque o sei nazionalità diverse. L’obiettivo suo e di tutta la squadra era quello di rifondare tutto e cercare di ritornare ai livelli che la Fiorentina era prima. Poi purtroppo il nostro capitano è venuto a mancare e Pezzella, Badelj e io stesso abbiamo promesso di portare avanti quel concetto, cioè mettere da parte tutto e pensare solo alla Fiorentina.

Domanda per Italiano: arriva a questa finale con più di un dubbio o ha le idee chiare?

I dubbi ce li ho sempre, non di formazione, ma di riuscire a mettere in difficoltà l’avversario. Vorrei mettere in difficoltà l’Inter ma servirà tutta la notte, la mattina dopo e il pomeriggio. I ragazzi stanno bene. Qualche dubbio su alcune pedine ce l’ho, spero di fare la scelta giusta. Speriamo che chi subentrerà, daranno il massimo. Domani decideremo.

Domanda per Biraghi: che Fiorentina dovrà essere domani?

La Fiorentina andrà in campo senza avere rimpianti. Faremo il massimo di quello che potremo fare, non so se vinceremo o perderemo, però sicuramente a fine partita non avremo niente da recriminarci.

Domanda per Italiano: questo abbraccio, è per voi indice di maggiore consapevolezza o grande orgoglio?

Quella di ieri è simile all’abbraccio che abbiamo fatto sotto la curva. Penso che i seimila di ieri ci hanno dato questo, grande ottimismo, vicinanza e passione. Ci chiedono di dare l’anima e di sudare la maglia. Possibilmente di ottenere il massimo domani. I ragazzi hanno percepito quello che è il loro amore e domani, come fatto a Basilea, di sicuro andremo in campo ad onorare quello che abbiamo fatto tutto l’anno.

Domanda per Biraghi: qualcosa è cambiato, cosa è scattato dopo la partita di Basilea? La consapevolezza di poter fare la storia?

Una svolta particolare non c’è, però la continuità dei risultati che abbiamo avuto. Da quel momento è cresciuto l’entusiasmo. L’ambientamento dei giocatori nuovi ha aiutato. Il tifoso fiorentino è particolare e va capito, è un tifoso che per la Fiorentina mette da parte tutto, anche la vita. Quindi è stato importante anche per i nuovi capire questo. Noi domani vogliamo portare Firenze dentro il campo.

Domanda per Italiano: Inzaghi è il mago della finale di Coppa Italia, ma anche lei in categoria inferiori. Quale elemento di quelle partite, vuole vedere in campo?

Oltre alla grande qualità dei giocatori dell’Inter c’è anche un allenatore che sa arrivare in finale e sa vincere i trofei, ne ha vinti tanti. Possiamo definirlo uno specialista, si aggiunge alla difficoltà dei suoi calciatori che sono straordinari. Dopo questa abbiamo ancora due partite di campionato e un’altra finale, qualunque cosa accadrà dovremmo comunque presentarci ad allenarci. Domani sarà un test per dimostrare le nostre qualità e far vedere a tutti che abbiamo meritato questa finale.

Domanda per Biraghi: Tu hai un rapporto particolare con Firenze, come ti immagini una città in festa?

Non so se non voglio immaginarlo perché vorrei vederlo, non immaginarlo. Però abbiamo visto anche ieri che abbiamo fatto allenamento a porte aperte, abbiamo sempre avuto grande sostegno quindi c’era un entusiasmo che si respira appena apri porta di casa.

Domanda per Italiano: che gara si attende domani?

Scendi in campo e dopo qualche minuto l’imponderabile di ogni partita di calcio ti cambia le strategie. So che andremo ad affrontare una squadra che da un momento all’altro può inventarsi qualsiasi giocata, vorrei concentrarmi sui miei ragazzi. Dobbiamo riproporre quanto fatto per arrivare fino a qui. Dobbiamo fare tutto per mettere in difficoltà l’Inter. I nerazzurri sono composti da tanti campioni

Domanda per Biraghi: cosa è cambiato in questo gruppo?

Quando arrivi a raggiungere questi livelli con due finali in un anno significa che c’è una serie di cose che sono state fatte a livello importante. Una di queste è la compattezza del gruppo e tirare tutti nella stessa direzione. Tutte componenti che ti portano a giocarti una finale di Coppa Italia e una di Conference League

Domanda per Italiano: A livello emozionale, lei sta bruciando le tappe. Tutto troppo veloce o è così che le piace?

Io mi voglio concentrare in questo ultimi due anni. C’è stato un processo di crescita incredibile grazie anche alla disponibilità dei ragazzi che sin dal primo giorno concentrati e disponibili ad ascoltare il proprio allenatore e il loro staff. Io arrivavo da una salvezza alla penultima giornata, i ragazzi anche, quindi dovevamo reagire a questo e insieme abbiamo ottenuto questa qualificazione all’Europa. Avevamo raggiunto una semifinale di Coppa Italia, e quest’anno siamo partiti con due obiettivi: migliorare il cammino della Coppa Italia e onorare la Conference League.

Domanda per Biraghi: Siete venuti fuori da un momento delicato, hai toccato delle corde particolari?

Normale che essendo un capitano quando le cose non vanno bene si cerca qual è il problema, ma non è mai semplice capirlo perché ognuno ha il suo pensiero. Però volevamo continuare a credere in quello che stavamo facendo perché nei momenti di difficoltà è facile perdere un attimino la retta via e pensare che quello che si sta facendo non è poi così determinante. Il mister da quando è arrivato tutto lo abbiamo ascoltato, anche nei momenti di difficoltà non è stato difficile continuare a stimolare i miei compagni.

Domanda a Biraghi: avresti mai immaginato di giocarti due finali?

Ho sempre pensato a inizio stagione anche quando avevamo qualche difficoltà, ho detto che dovevamo stare sempre uniti seguendo le indicazioni dell’allenatore perché solo con questa idea di gioco potremmo uscire da questo momento, ero convinto perché ero in campo in allenamento e vedevo che mancava pochissimo e la strada era quella. Era solo questione di tempo e di aspettare qualche compagno per adattarsi al nuovo campionato.

Domanda per Italiano: che senso fa giocare questa finale di Coppa Italia e cosa ne pensa dell’Inter?

La prima sensazione è di grande orgoglio è di essere qui domani per la finale di Coppa Italia. Non dimentichiamoci che abbiamo anche un’altra di finale. Percorso fantastico. Ci apprestiamo ad affrontare la finalista di UEFA Champions League. Abbiamo un ostacolo difficile, ma ci arriviamo sereni, ci giocheremo tutte le nostre chance cercando di mettere in difficoltà l’Inter che è una squadra fortissima

18: 45 Comincia la conferenza stampa

18.30 Un quarto d’ora all’inizio della conferenza stampa di Vincenzo Italiano. Il tecnico presenterà Fiorentina-Inter, partita in programma domani alle ore 21 allo Stadio Olimpico di Roma e valida per la finale di Coppa Italia. Con lui ci sarà anche Cristiano Biraghi. Nell’attesa qui le ultime novità di formazione.

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