Interviste

CONFERENZA – Inzaghi e Handanovic alla vigilia di Juventus-Inter

Inzaghi e Handanovic sono stati protagonisti della conferenza stampa di vigilia di Juventus-Inter. L’allenatore, assieme al portiere, hanno risposto alle domande dei giornalisti presenti, fra cui Inter-News.it, a partire dalle ore 18.45. Rileggi il contenuto della diretta testuale (aggiornato dal basso verso l’alto).

Conferenza conclusa, alle 19.30 parlano Allegri e Chiellini.

Domanda per Handanovic: potesse togliere un giocatore alla Juventus?

Nessuno, perché nelle finali bisogna giocare con gli uomini migliori. Per caratteristica aspettano un po’ più alti per ripartire.

Domanda per Inzaghi: si è parlato di Calhanoglu come uomo chiave, come lo definisce?

Calhanoglu è un giocatore che ha fatto un’ottima stagione, perché si è ambientato subito. Ha cambiato club ma non città, è un giocatore che riesce ad abbinare quantità e qualità. Sta facendo il suo salto di qualità definitivo, dando quantità e qualità. Secondo me è una mezzala completa, che ha fatto molto bene ma continuerà a farlo. È un giocatore che ha voglia di lavorare, molto positivo.

Domanda per Inzaghi: Bastoni recuperato? Scelte anche in vista di domenica?

Le scelte di domani sono in vista di domani e basta. Ho tutta la rosa a disposizione eccetto Vecino, che ha avuto un problema ieri nell’ultimo allenamento e stamattina si è dovuto fermare. Ne avrà per tre-quattro giorni, nulla di grave. Oggi Bastoni ha fatto l’allenamento in gruppo, è recuperato ma dovrò valutarlo bene. Ho sempre diversi gruppi, per un allenatore le scelte sono tantissime: domani avrò un risveglio muscolare, ho diversi dubbi in diversi reparti e sceglierò con tranquillità.

Domanda per Handanovic: cos’è cambiato nello spogliatoio in questi anni?

Tante cose, dalla proprietà agli obiettivi. C’è stato un percorso per arrivare di nuovo a competere, sono stati difficili per l’Inter dove non eravamo abituati. Però con il lavoro di tutti quelli che vogliono bene all’Inter si è arrivato a questo: competere di nuovo per i trofei, dove l’Inter vuole stare.

Domanda per Inzaghi: domani avrà il supporto dei tifosi della Lazio, con un corteo.

Quelli di Lazio e Inter sono molto passionali, trascinano le squadre. In casa e in trasferta ci siamo sempre sentiti accompagnati da un grandissimo pubblico, l’ultima volta nella trasferta di Udine che era importantissima per noi: la tifoseria nostra ci ha trascinati dal primo momento alla fine. Domani sera sappiamo che sarà altrettanto importante, mi fa piacere di questo corteo e sappiamo che saremo accompagnati da una tifoseria eccezionale.

Domanda per Handanovic: a volte è mancato qualcosa nell’approccio, che cosa?

Succede a tutte le squadre. L’approccio di solito viene a mancare quando giochi tante partite, ci sta che abbia un passaggio a vuoto e che ti serva per reagire. Non è che lo fai volutamente: viene quando ne giochi tante. È più facile non sbagliare approccio per chi gioca una volta a settimana.

Domanda per Handanovic: più difficile vincere domani la finale o recuperare il distacco dal Milan?

Bella domanda, non lo so. Sicuramente pensiamo a domani, è il primo passo: il futuro è domani, poi vediamo.

Domanda per Inzaghi: come si affronta la Juventus?

Se vuoi vincere una finale devi avere fame. Già questa coppa fa venire fame, l’ultima l’abbiamo voluta a tutti i costi ed era tantissimo che non la si vinceva. La Coppa Italia manca a sua volta da più di dieci anni: ci siamo preparati molto bene in questi giorni, come d’altronde ha fatto la Juventus.

Domanda per Inzaghi: che sensazioni prova a giocarsi un trofeo all’Olimpico, la sua casa?

Sono stato ventidue anni in questo stadio, in questo spogliatoio e in questa sala stampa. Senz’altro sarà emozionante, rivedrò persone che mi hanno voluto bene e fatto stare benissimo. Sono all’Inter e sono orgoglioso di allenare questa grandissima squadra con un grande passato alle spalle. Siamo riusciti a vincere un trofeo, all’11 maggio ne abbiamo altri due in palio e domani sera ci giocheremo la finale alla grande. Sappiamo di affrontare un avversario che rispettiamo molto.

Domanda per Inzaghi: a volte è servito uno schiaffo per svegliare l’Inter, ha già preparato un approccio diverso al match per domani?

Le partite sono diverse l’una dall’altra. A volte capita di andare sotto e vincere, altre di segnare e perdere. L’unica cosa è mettere in campo il cuore, è la cinquantesima in stagione.

Domanda per Inzaghi: i precedenti possono aiutare?

La Juventus l’abbiamo affrontata più volte, l’ultima il 3 aprile. Sono state tutte partite diverse, ognuna con la propria storia e le proprie tattiche. Domani sarà secondo me aperta, con tantissima qualità da parte di entrambe le squadre. Dovremo essere bravi a interpretarla nel migliore dei modi, cercare di sbagliare il meno possibile perché le finali a volte sono decise dai piccoli episodi.

Domanda per Inzaghi: avendo già battuto più volte la Juventus senti maggiori responsabilità?

Le finali sono tutte importantissime, ho avuto la fortuna di giocarne diverse. Penso che una ricetta non ci sia, dovremo fare una partita di attenzione, di corsa e di determinazione sapendo che di fronte abbiamo un avversario di valore. In particolare i dettagli, in una partita del genere, faranno la differenza.

Domanda per Inzaghi: quanto sarà difficile scindere le due manifestazioni?

L’abbiamo detto prima, ne abbiamo parlato stamattina con la squadra: dobbiamo lasciare da parte il campionato. Non è semplice, avremmo voluto giocare prima le due partite ma si è deciso a inizio stagione. Non c’è assolutamente nessun problema, sappiamo domani di avere la finale e domenica la penultima giornata. A volte mi è capitato di avere la fortuna di giocare alla fine, nell’ultima prima del finale di campionato: mi sono sempre adeguato.

Domanda per Inzaghi: siete a un passo dallo scudetto e c’è questa finale, qual è il bilancio della stagione?

Mi fanno piacere questi numeri, ma devo tutto alla squadra che ha sempre seguito in tutto e per tutto lo staff. La stagione secondo me è stata grandissima, domani sarà la cinquantesima partita e abbiamo fatto per sette-otto mesi un grandissimo calcio. Poi abbiamo avuto una flessione, che abbiamo pagato con sette punti in sette partite. Probabilmente abbiamo perso qualche punto in sette partite, però se ripenso a come abbiamo giocato col Liverpool e a questa finale conquistata con tutte le forze probabilmente perderei ancora qualche punto.

Domanda per Inzaghi: cosa vi aspettate domani?

È una finale, i dettagli faranno la differenza. Ci sarà grandissima qualità, dovremo essere bravi a gestire i dettagli e gli episodi.

Domanda per Handanovic: cosa vi aspettate domani?

Dobbiamo mettere in campo quello che abbiamo preparato, penso sia questo: come ti alleni così giochi. Questo è il succo della nostra stagione, per come vedo io il calcio. Mi aspetto quello che ho visto questa settimana di vederlo in campo.

Domanda per Inzaghi: è la settimana decisiva della stagione?

È importante per tutti questa settimana. Noi, insieme allo staff, sappiamo come abbiamo fatto questo percorso e com’erano cominciate queste gare qui. Sappiamo com’è partito il nostro lavoro e cosa trovavamo, poi strada facendo siamo stati bravi a fare bene grazie alla squadra e ai ragazzi che ci hanno seguito in tutto l’anno. Per forza di cose le aspettative sono cresciute e ben accette, come detto prima il primo trofeo stagionale l’abbiamo vinto a gennaio però nel calcio bisogna guardare al futuro, che è domani. C’è questa finale importantissima contro la Juventus, poi da domani sera penseremo alle ultime due giornate dove ci giocheremo lo scudetto col Milan. Penso sia stato fatto un grandissimo lavoro, abbiamo lavorato in un’unica direzione e ci giochiamo ancora tutto all’11 maggio. Non me lo sarei aspettato l’8 luglio.

Domanda per Handanovic: come si affronta?

Dobbiamo essere più bravi di loro. Non basta una cosa, abbiamo visto in queste tre partite che abbiamo giocato che sono state equilibrate. Magari a Torino loro hanno fatto un po’ meglio di noi, in Supercoppa Italiana e in casa meglio noi. Però potevamo vincere, come abbiamo vinto noi potevano vincere loro. Mi aspetto una partita combattuta ed equilibrata.

Domanda per Inzaghi: cosa farà la differenza a prescindere dalla tattica?

Diciamo che è un motivo di grande orgoglio, perché sarà una partita che sarà trasmessa in tutto il mondo. È una partita importantissima, una finale: per me non ci sono ricette ben precise per vincere le finali. Vanno giocate con corsa, aggressività e determinazione, sapendo che abbiamo un avversario determinato di fronte e dovremo dare il 120% per alzare il secondo trofeo stagionale.

Domanda per Handanovic: cosa significa questa finale?

Per noi essere qui è motivo d’orgoglio. Volevamo andare dopo tanti anni che l’Inter non c’è stata, siamo contenti. Partite con la Juventus quest’anno ne abbiamo giocate tre, sono state tutte combattute e ci serviva attenzione e concentrazione. I dettagli decideranno la partita.

18.45 Ecco Inzaghi e Handanovic.

18.30 Un quarto d’ora all’inizio della conferenza stampa di Simone Inzaghi. Il tecnico presenterà Juventus-Inter, partita in programma domani alle ore 21 allo Stadio Olimpico di Roma e valida per la finale di Coppa Italia. Con lui ci sarà anche Samir Handanovic, poi toccherà a Massimiliano Allegri (ore 19.30). Qui i convocati bianconeri.

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