Interviste

CONFERENZA – Inzaghi e Darmian alla vigilia di Inter-Benfica: le dichiarazioni

Inzaghi e Darmian sono stati protagonisti della conferenza stampa di vigilia di Inter-Benfica. L’allenatore e il difensore hanno risposto alle domande dei giornalisti presenti a partire dalle ore 12.30. Rileggi il contenuto della diretta testuale (aggiornato dal basso verso l’alto).

12.53 Finisce qui la conferenza stampa di Inzaghi e Darmian, alle 18.15 parleranno Schmidt e un giocatore del Benfica.

Inzaghi, cosa risponde a Noel Gallagher che ha detto di volere l’Inter in finale col Manchester City perché più debole?

È un grandissimo cantante, speriamo che sia anche fortunato. L’Inter in finale ci farebbe tutti felici.

All’andata l’Inter ha sfruttato molto bene il possesso palla e l’uscita da dietro. Ci sarà lo stesso tipo di spartito, col Benfica alto?

Assolutamente, sarà una fase importante il possesso. All’andata sia noi sia il Benfica l’abbiamo fatto molto bene, chiaramente le uscite da dietro saranno importanti così come la fase di non possesso. È una squadra di qualità, che copre molto bene il campo: dovremo essere bravi in tutte e due le fasi per far sì che possa essere una serata positiva come a Lisbona.

Rivedremo la stessa Inter di Lisbona?

Per quanto riguarda la formazione posso avere delle idee, però viste le partite ravvicinate quello che uno pensa è difficilmente realizzabile giocando ogni tre giorni. Mancano due allenamenti, quello di oggi pomeriggio e di domani mattina mi aiuterà a scegliere al meglio.

Da ex attaccante, quando non arrivava il gol, c’era qualcosa da fare? Prima di Inter-Barcellona pensava di poter entrare nelle prime quattro?

Abbiamo una grandissima possibilità di entrare nelle prime quattro e ce la giocheremo. Per quanto riguarda gli attaccanti posso dire che mi preoccupavo tantissimo quando non mi creavo le situazioni: i miei attaccanti devono stare sereni, perché il problema vero per un attaccante è che non crei occasioni da gol. Chi gioca ha occasioni per fare gol, basta un attimo e un episodio che può cambiare la situazione per noi, per loro sicuramente e per tutta l’Inter.

Si parla di addio di Inzaghi a fine stagione o se non dovesse andare bene col Benfica. Come si gestisce?

Non penso che sia strana. Qui all’Inter, se vai a leggere, prima del Barcellona, del Porto e dell’andata era la stessa cosa. È una cosa a cui personalmente sono abituato: finché criticano me non è un problema, meglio me che i miei ragazzi. Per quanto riguarda me e il mio staff queste critiche ci portano a lavorare sempre di più. In campionato non stiamo avendo un percorso sufficiente e da Inter, come tante squadre abbiamo avuto dei problemi ma mancano otto partite e c’è ancora margine. Dobbiamo isolarci e, assieme ai nostri tifosi, regalare una grande serata domani sera che ci permetterebbe di essere nelle migliori quattro d’Europa: sarebbe un grandissimo traguardo.

Inzaghi, pensa di cambiare qualcosa dal punto di vista tattico? Come si gestisce la differenza psicologica fra le varie competizioni?

Per quanto riguarda la partita di domani sera noi chiaramente veniamo da una sconfitta in casa che ci ha rallentati, ma è già il passato. Noi dobbiamo essere bravi a focalizzarci su domani sera e il Benfica, sappiamo di avere un vantaggio ma che domani avremo una partita importante e difficile. Dovremo essere bravi insieme, assieme ai nostri tifosi, e soprattutto intensi perché il Benfica è una squadra che copre bene il campo e ha buone prese di posizioni. Dovremo essere bravi come squadra a coprire ogni parte di campo, per far sì che il Benfica sia meno pericoloso rispetto a sempre. Anche nelle ultime partite che ha perso è stata una grande squadra.

L’incertezza sulla permanenza all’Inter nella prossima stagione è una motivazione delle difficoltà o solo un alibi?

Dobbiamo essere più bravi su quello che succede intorno, essere bravi a isolarci. Per quanto riguarda i calciatori sono in tanti a scadenza di contratto, ma lavorano quotidianamente e bene. Fa parte del calcio essere criticati e in scadenza, ma bisogna essere bravi e forti con la testa fredda a pensare alla prossima gara, che in questo momento è il Benfica domani sera. Dovremo fare una grande gara.

Vi sentite vicini a compiere un’impresa? La finale l’hanno raggiunta solo Herrera, Bersellini e Mourinho.

Sono grandissimi i tre allenatori che hai citato. Per quanto riguarda me e la squadra sappiamo quello che è stato, è inutile parlarne adesso. Sappiamo il nostro percorso nelle coppe nazionali e internazionali, sappiamo che in campionato non siamo nella situazione di classifica che volevamo all’inizio. Adesso il nostro focus è il Benfica e la partita di stasera, sappiamo che abbiamo un vantaggio da gestire. Sarà una partita da fare nel migliore dei modi, con un avversario che come l’Inter è in flessione di risultati ma non di gioco e occasioni proposte. Aveva perso due partite in stagione, ora ne ha perse tre in una settimana ma facendo tre partite in linea con quello che è il Benfica.

Che partita si aspetta?

È il secondo tempo di una partita importantissima. Partiamo con un vantaggio ma sappiamo il valore dell’avversario, sarà una partita complicatissima ma dobbiamo essere bravi a venirne a capo. Domani sera, dopo il Benfica, potremmo essere fra le prime quattro d’Europa: sarebbe un grande risultato.

12.43 Finisce Darmian, ora tocca a Inzaghi.

A dieci anni avevi vinto un premio letterario, quale romanzo o quale libro potrebbe essere l’Inter di quest’anno?

Ho perso un po’ quella vena, non saprei (ride, ndr). Vediamo, prima dobbiamo passare poi ti dico il titolo.

Darmian, doveste arrivare quarti in campionato pensate che questa squadra meriterebbe un premio extra?

Non lo so. Sicuramente a questo punto della stagione è un nostro obiettivo, non penso che serva un premio o qualcosa del genere. Sappiamo quanto è importante arrivare quarti e giocare la Champions League il prossimo anno, quindi faremo di tutto per centrare anche questo obiettivo.

Calhanoglu, tornato alla sua forma, sarà capace di giocare domani?

Sicuramente sta bene, poi non spetta a me prendere le decisioni. Sicuramente è un giocatore importante per noi, l’ha dimostrato in questa stagione e non solo: sicuramente sarà importante per noi.

Rispetto all’Inter il Benfica sabato ha cambiato solo due giocatori fra Champions League e campionato. Quanto è importante avere riposo in questi momenti?

Dopo ogni partita si cerca di fare il meglio per recuperare. Non è facile giocare ogni tre giorni, ma siamo professionisti e quando veniamo chiamati in causa dobbiamo sempre dare il massimo.

Per situazione anagrafica e altro ci sono tre-quattro big europee in un momento di transizione: vi siete detti che potrebbe non presentarsi più un momento del genere?

Sappiamo quanto è importante la partita di domani, sicuramente vogliamo fare una grande partita. Passerà sicuramente dall’atteggiamento e dalla determinazione che metteremo in campo, però vogliamo assolutamente far bene e passare il turno.

Darmian, si è parlato molto in queste settimane di un gruppo che vede più la vetrina della Champions League rispetto al campionato, anche per i tanti in scadenza. Per chi arriva a giocare partite del genere la propria situazione contrattuale può influire o no?

Io penso che, conoscendo ormai da qualche anno i miei compagni, a queste cose non ci pensino, che scendano in campo le partite e cerchino di migliorare giorno dopo giorno cercando di dare tutto per l’Inter. Poi le varie situazioni si vedranno alla fine dell’anno.

Si può dire che sia il momento più alto della tua carriera internazionale? Hai un segreto?

Non c’è un segreto, solo tanto lavoro e tanta voglia di migliorare giorno dopo giorno. Poi cerco di mettere in pratica quanto faccio durante la settimana.

C’è un messaggio che la squadra vuole mandare ai tifosi?

Ai nostri tifosi c’è poco da dire, perché dall’inizio dell’anno comunque ci sono sempre stati di grande sostegno e grande aiuto. Sono sicuro che lo faranno anche domani sera, noi sicuramente vogliamo regalare una bella soddisfazione.

Darmian, hai una spiegazione sulla differenza di rendimento e concentrazione fra Serie A e coppe?

Non lo so. Sappiamo sicuramente che in campionato non stiamo vivendo il nostro miglior momento, non riusciamo a sbloccare o chiudere le partite e alla prima occasione che concediamo subiamo gol. Non stanno arrivando i punti che meritavamo, è una situazione che vogliamo cambiare ma domani è una partita di Champions League e siamo concentrati su quello. Per quanto riguarda il campionato ci penseremo da giovedì.

Qual è la partita simbolo dell’Inter in questa Champions League?

Non lo so, però in Champions League l’Inter ha fatto un bel percorso e vogliamo continuare. Se devo pensare una dico Barcellona all’andata.

Si è detto in questa settimana che siete a tre partite dal giocare una finale di Champions League, cosa che rimane in un calciatore per sempre. C’è la volontà di guardarsi in faccia in spogliatoio, azzerare quanto successo in campionato e dare il massimo da qui a fine stagione?

Sicuramente c’è la volontà di fare quest’ultimo mese nel migliore dei modi, perché ci giochiamo tanto a partire da domani sera. Sappiamo che sarà un mese difficile, però adesso siamo concentrati sulla partita di domani che penso sia la più importante.

12.33 Si comincia con Darmian.

12.15 Un quarto d’ora all’inizio della conferenza stampa di Simone Inzaghi. Il tecnico presenterà Inter-Benfica, partita in programma domani alle ore 21 allo Stadio Giuseppe Meazza e valida per il ritorno dei quarti di finale di Champions League. Con lui ci sarà anche Matteo Darmian. Nell’attesa qui le novità sul fronte portoghese.

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