Interviste

CONFERENZA – Inzaghi alla vigilia di Inter-Milan: tutte le dichiarazioni

Inzaghi è stato protagonista della conferenza stampa di vigilia di Inter-Milan. L’allenatore ha risposto alle domande dei giornalisti collegati, fra cui Inter-News.it, a partire dalle ore 12.30. Rileggi il contenuto della diretta testuale (aggiornato dal basso verso l’alto).

12.47 Si chiude qui la conferenza stampa di Inzaghi, domani alle ore 18 Inter-Milan.

Domanda di Inter-News.it a Inzaghi: rispetto alle altre soste in questa solo pochi giocatori sono andati in nazionale. Quanto è stato utile per arrivare al meglio dopo il periodo intenso di partite avuto a gennaio?

Senz’altro è stato importante per noi. Siamo riusciti a lavorare abbastanza bene, mi sarebbe piaciuto lavorare fin dal primo giorno anche con Lautaro Martinez, Sanchez e Vecino. È rimasto qua Vidal che era squalificato, Lautaro Martinez l’ho visto ieri con Vecino da prima perché squalificato. Rispetto alle altre volte è stata una sosta diversa.

Domani derby al 50%. Cosa ne pensa Inzaghi di queste restrizioni?

Ci dobbiamo attenere a quello che ci dicono. Normale che avrei voluto vedere un derby con settantamila persone e non trentacinquemila: sarebbe stato giusto, per queste due squadre che stanno avendo un grandissimo cammino. Già all’andata, col 75%, è stata una cosa diversa: mi sarebbe piaciuto anche in Supercoppa Italiana, non ha avuto l’atmosfera che doveva avere. Siamo fiduciosi che si possa sistemare tutto in breve tempo, per lo spettacolo, i calciatori, i tifosi e tutti.

Nell’unico blocco di partite l’unica dove ha fatto turnover massiccio era quella con l’Empoli. Possiamo ipotizzare che è quello che succederà anche in questo blocco?

Prevedere o pensare prima di affrontare le partite non è semplicissimo. L’ultimo blocco è stato fatto da una partita molto molto intensa con la Lazio, giocata ad altissimi ritmi. Poi abbiamo avuto i centoventi minuti con la Juventus, la partita bellissima e intensa di Bergamo. In quel momento avevo bisogno di cambiare più del solito, per quello che riguarda le altre partite viviamo alla giornata e vediamo partita per partita. Poi un allenatore e uno staff guarda quello speso a livello fisico e mentale.

Come stanno i sudamericani? Ha dubbi per domani?

Mi tengo ancora l’allenamento di oggi pomeriggio per valutare le condizioni. Lautaro Martinez l’ho visto, ha fatto un lavoro parziale assieme a Caicedo. Sanchez mi hanno assicurato che sta nel migliore dei modi: non l’ho ancora visto, lo vedrò oggi. All’appello mancano solo Correa e Gosens, che sappiamo sta finendo il suo percorso. Per Correa sono passate più di due settimane dall’ultimo infortunio, l’ho incontrato ieri è sereno e spera di tornare in campo perché per noi è molto importante.

C’è un derby che ricorda da bambino, di quelli che non dimenticherà mai?

Ce ne sono tanti, non ce n’è uno in particolare. Quando eravamo bambini sia io sia mio fratello, con mio papà, andavamo sempre a vedere il Piacenza: la squadra per cui abbiamo tifato e che tuttora tifiamo, nella città dove siamo cresciuti. In particolare mi ricordo i derby Piacenza-Cremonese, però Milan e Inter avevano grandissimi giocatori: Rummenigge, Altobelli, Beccalossi. Io e mio fratello Altobelli lo guardavamo sempre con grande ammirazione.

Il Milan che incontrate domani è più o meno forte di quello dell’andata?

Io penso che all’andata erano in un ottimo momento. Io penso che hanno avuto una leggera flessione e tante problematiche a livello di infortuni: conosco l’allenatore molto bene, è molto preparato e dà una grandissima organizzazione alle proprie squadre. Ho visto le ultime del Milan: da Empoli in poi hanno fatto ottime partite. Con la Juventus hanno avuto difficoltà, come noi col Venezia, a giocare sul campo di San Siro che era diventato molto problematico. Domani hanno detto che è stato rizollato e rifatto: sarà bellissimo giocare questo derby per noi e per il Milan.

Un giudizio da parte di Inzaghi sul mercato delle altre squadre? Qual è quella che può dare più fastidio all’Inter nella lotta scudetto?

Io penso che la classifica è molto veritiera su questo argomento. È tutto ancora aperto, io considero oltre al Milan e al Napoli l’Atalanta e la Juventus come due squadre molto forti. La Juventus in estate era sicuramente la mia favorita, adesso negli ultimi due mesi sta avendo un grandissimo percorso e in più ha fatto un grandissimo mercato di riparazione. Secondo me, fino alla Juventus, tutti hanno possibilità da qui alla fine visto che quarantacinque punti sono tanti a disposizione.

La tradizione è di indicare la squadra che arriva davanti come favorita. Per te questo è uno stimolo in più o un peso?

Favorito nel derby? Ne ho giocati tanti a Roma, di favoriti già con classifiche molto diverse non ce ne sono mai. Ancora di più in questo derby, con due squadre molto forti e organizzate. Senz’altro sarà una partita dove gli episodi faranno la differenza: dovremo essere bravi a indirizzarli noi nel modo giusto. Poi, in queste partite, le motivazioni possono fare la differenza.

Dovesse esserci un rigore chi lo tirerà?

Valuteremo fra oggi la rifinitura e domani il risveglio. Abbiamo una lista di rigoristi che tutti conosciamo, ma sappiamo che Lautaro Martinez è il nostro rigorista principe. Poi abbiamo Calhanoglu, Perisic e Sanchez: abbiamo tanti giocatori che possono calciare un rigore.

Inzaghi si aspettava questa vicinanza della dirigenza?

Abbiamo dei grandi dirigenti, un presidente qui vicino. Abbiamo inserito dei calciatori che ci possono aiutare, uno servirà un po’ di tempo perché ha avuto una problematica importante ma è senz’altro un grande acquisto. L’altro l’avevo allenato negli ultimi tre anni, c’era questa possibilità con la volontà di Sensi di giocare più continuità per le ultime quindici partite. Ci siamo fatti trovare pronti, siamo contenti di quello che abbiamo fatto e di quello che stavamo facendo fino al mercato di riparazione.

Che prova di forza sarà domani?

Sappiamo il percorso che abbiamo cominciato coi ragazzi, con grandi incognite inizialmente. Poi siamo stati bravi assieme a questo gruppo a fare le cose nel migliore dei modi, però sappiamo che è uno stimolo per non farci abbassare la guardia ed essere più responsabili per questi tre mesi che mancano.

Vincendo il Milan sarebbe estromesso dalla corsa scudetto?

Io penso di no. All’andata abbiamo giocato il derby con sette punti di meno, l’abbiamo pareggiato e poi siamo stati bravi nel mese e mezzo dopo a recuperare il gap di svantaggio. È una partita molto importante, sappiamo cosa rappresenta per le tifoserie ma con quarantacinque punti a disposizione c’è ancora tanto.

Che derby si aspetta?

Senz’altro sarà un periodo molto stimolante, affrontare così tante squadre di qualità. Il derby di domani sarà senz’altro molto sentito: i ragazzi ne sono consapevoli, sono concentrati ma nello stesso tempo spero che siano con la mente libera, consapevoli della forza che abbiamo sia a livello individuale sia di squadra.

12.30 Ecco Inzaghi

12.15 Un quarto d’ora all’inizio della conferenza stampa di Simone Inzaghi. Il tecnico presenterà Inter-Milan, partita in programma domani alle ore 18 allo Stadio Giuseppe Meazza e valida per la ventiquattresima giornata di Serie A. Qui le ultime di formazione per il derby.

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