Interviste

CONFERENZA – Conte alla vigilia di Udinese-Inter: tutte le dichiarazioni

Conte è stato protagonista della conferenza stampa di vigilia di Udinese-Inter. L’allenatore ha risposto alle domande dei giornalisti collegati, fra cui Inter-News.it, a partire dalle ore 13.30. Rileggi il contenuto della diretta testuale (aggiornato dal basso verso l’alto).

13.58 Si conclude qui la conferenza stampa di Antonio Conte, domani alle ore 18 Udinese-Inter.

La vittoria contro la Juventus ha dato adito a determinati commenti: quella della Juventus in Supercoppa Italiana dà il giusto valore alla partita di domenica?

A noi, sinceramente, deve interessare poco se vengono esaltati i nostri meriti o i demeriti dell’avversario. Noi sappiamo che, comunque, abbiamo giocato una partita importante sotto tanti punti di vista. La Juventus altre volte era in difficoltà di organico, ma penso che se non avessimo fatto un’ottima partita difficilmente l’avremmo vinta, contro squadre abituate a questo tipo di partite e a sentire il sangue negli scontri diretti. A noi va bene tutto: le valutazioni che dobbiamo fare sono da parte nostra. Questa è la cosa più importante, poi abbiamo vinto la partita e con merito. È giusto che si facciano dei commenti e che ognuno abbia la propria opinione: dobbiamo rispettare l’opinione di tutti, avere la nostra e andare avanti per il nostro pensiero.

Nel primo anno alla Juventus c’era stato il famoso discorso motivazionale di Conte, convincendo i giocatori che potevano fare l’impresa. Sta facendo un qualcosa di simile all’Inter?

Non è giusto fare paragoni, non mi piace neanche rispetto a quello che è successo prima. Penso che ci siano situazioni che vanno affrontate nella giusta maniera, non puoi avere un cliché sempre uguale. È inevitabile che la crescita passa anche da una convinzione: c’è solo un modo per convincere i giocatori, il lavoro. Che deve portare dei risultati, perché quando non arrivano anche il lavoro di noi tecnici viene messo in discussione. Dipende molto dai risultati, però sicuramente nel lavoro di un tecnico c’è molto da fare, a livello psicologico e di testa. Però i giocatori lo sanno benissimo: io a loro non mentirò mai, quando parlo con loro parlo sempre col cuore in mano. Non vendo fumo, dico pane al pane e vino al vino, loro sanno quello che voglio. Penso sia importante che loro sappiano quello che penso realmente e che stiamo cercando di fare insieme.

Qual è la condizione fisica di Sanchez? È uscito con un fastidio muscolare con la Juventus.

Sanchez veniva da centoventi minuti giocati con la Fiorentina.

La vittoria sulla Juventus segna un cambio di mentalità per l’Inter? Ha acquisito quella mentalità vincente e la sete di vittorie di Conte?

Sicuramente abbiamo iniziato un percorso. Da un anno e mezzo ci sono stati dei miglioramenti sotto tutti i punti di vista, come mentalità e modo di affrontare le partite. Abbiamo iniziato questo percorso che deve portare a una crescita di tutti i calciatori, perché quando vuoi raggiungere degli obiettivi importanti passano sotto la crescita di tutti. A livello tattico, di mentalità e di concentrazione: penso che, in un anno e mezzo, abbiamo iniziato questo percorso e fatto degli step. C’è magari chi li sta facendo in maniera più rapida o più lenta, ma bisogna migliorarci sicuramente sotto tutti i punti di vista. Io penso che, in un anno e mezzo, di passi avanti ne abbiamo fatti tanti. Alcuni sono tangibili, altri non si possono vedere dall’esterno, ma io ho il polso della situazione e so che, a volte, le battute d’arresto aiutano per qualche legnata e capire che se vogliamo stare in alto i margini d’errore devono essere minimi. Non bisogna accontentarci del successo quotidiano, che è effimero. Dobbiamo pensare a portare qualcosa di importante a fine stagione.

Nelle ultime tre giornate l’Inter non ha avuto gol dagli attaccanti. Si può fare a meno di Lukaku e Lautaro Martinez?

Penso che sia consolidato, nelle mie squadre, che non segnino soltanto gli attaccanti. Anche l’anno scorso siamo stati fra le squadre che hanno portato il numero di giocatori più alti in gol. Attacchiamo con gli esterni, i centrocampisti e i difensori. È inevitabile che i nostri attaccanti siano il terminale offensivo: ci sono le occasioni e l’opportunità di fare gol. Penso che la caratteristica delle mie squadre sia di coinvolgere tutti quanti i miei calciatori, anche perché attacchiamo in maniera diversa, con uomini diversi e tutti i reparti.

Udinese-Inter sarà importante come il derby di Coppa Italia martedì: Conte sta facendo qualche ragionamento di formazione oppure avere avuto una settimana libera porterà a una conferma in blocco?

I ragionamenti devono essere fatti soltanto sull’Udinese. Sappiamo l’importanza del campionato, che dà la possibilità di vincere lo scudetto o di un posto in Champions League, ed è prioritario su tutto. Dobbiamo concentrarci sull’Udinese e affrontarla con la giusta determinazione. Il resto lo vedremo dopo, oggi la partita più importante è con l’Udinese.

Finisce il girone d’andata: al di là della classifica ha ribaltato i pronostici? Ossia: Inter e Milan hanno raggiunto la Juventus?

Io ho sempre detto che considero questo campionato con sette squadre che possono giocare per un duplice obiettivo: sia per il discorso dello scudetto sia per un posto in Champions League. Penso che il girone d’andata abbia confermato questo: c’è chi ha viaggiato con un passo più spedito e chi con uno più ritardato. Però penso che il girone d’andata abbia confermato che ci sono sette squadre che possono lottare.

Quando è importante adesso, dopo una partita quasi perfetta, confermarsi in Udinese-Inter e nelle prossime?

Io penso che, per una squadra come l’Inter, è sempre importante confermarsi. Come ho sempre detto l’Inter, per storia e tradizione, deve cercare in ogni partita di ottenere il massimo. Deve comunque avere l’ambizione di puntare sempre al massimo, per la storia del club. Sappiamo benissimo che domani si ricomincia: ci sono tre punti in palio, contro una squadra sicuramente ottima. Bisognerà essere al 110%, affrontare tutte le situazioni nella stessa maniera, così come magari una gara contro la Juventus ci poteva dare a livello di attenzione e concentrazione su tutte le situazioni bisogna riportarle in tutte le partite.

Le partite contro Roma, Fiorentina in Coppa Italia e Juventus avrebbero dato le ambizioni dell’Inter: per Conte a che punto è la squadra?

È inevitabile che, quando batti squadre forti, questo tipo di squadre come la Juventus che è abituata a essere molto forte, devi fare sicuramente un’ottima partita, un’ottima interpretazione, e devi sbagliare pochissimo. Siamo stati bravi a fare questo tipo di partita, sfruttare i loro punti deboli e non sbagliare determinate cose. Abbiamo vinto la partita, ci ha dato tre punti in classifica e fatto capire che siamo sulla strada giusta. Ma, da qui alla fine del campionato, c’è tantissima strada da percorrere e dobbiamo farlo nel migliore dei modi. Queste sono partite che ci devono dare ancora più entusiasmo, per lavorare in maniera ancora più forte rispetto a prima.

L’Udinese è una squadra equilibrata, che ha una sua identità precisa e ha saputo mettere in difficoltà le squadre che l’hanno sottovalutata: come si affronta una squadra del genere?

Assolutamente, penso che non bisognerebbe mai affrontare con superficialità nessuna squadra in Serie A. Specialmente squadre come l’Udinese: è una squadra fisica, che ha una propria identità ed è strutturata. Ha buoni giocatori di gamba, sia di qualità sia bravi nelle ripartenze. È una gara da non sottovalutare, da preparare come penso abbiamo fatto nel migliore dei modi. Ci aspettiamo una gara dura sotto tutti i punti di vista. Abbiamo visto la partita con l’Atalanta: può creare problemi a tutti l’Udinese.

13.30 La conferenza di Conte inizierà fra qualche minuto.

13.15 Un quarto d’ora all’inizio della conferenza stampa di Antonio Conte. Il tecnico presenterà Udinese-Inter, partita in programma domani alle ore 18 alla Dacia Arena di Udine e valida per la diciannovesima giornata di Serie A. Nell’attesa qui le ultime su chi potrà partire dal 1′.

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