Interviste

Juric: «Inter-Verona, voglio i migliori! Conte una roccia, Dimarco grandissimo»

Juric ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Inter-Verona, match della sestultima giornata di Serie A in programma domani alle ore 15. Queste le parole del tecnico gialloblù, raccolte da Inter-News.it.

CONFERENZA JURIC – Questa la conferenza stampa di Ivan Juric alla vigilia di Inter-Verona.

Prima dell’andata aveva detto che l’Inter era la squadra più forte del campionato, e che Conte è il miglior allenatore. Come si ferma una macchina così lanciata?

Per me è la rosa più forte, assieme a lui. Quando metti anche lui diventa la più forte, perché è il migliore assieme a Gasperini. È il più concreto, il più tosto: una roccia, non molla mai. Sono tutte caratteristiche di un allenatore forte, poi anche quest’anno ha trovato il modo di vincere: ha provato con uno, non è andato come doveva e ha cambiato stravincendo. Per me non è una sorpresa, visto come ha fatto questi due anni: ha tenuto i migliori, ha fatto comprare alla società giocatori come Hakimi che credeva gli mancassero e ha vinto. Adesso magari dicono tutto facile, invece è stata dura. Come allenatore ha idee chiare, alla fine i giocatori sono bravi. Però ha la percezione di quello che ha tra le mani: così si vince.

Cosa si augura Juric da qua alla fine del campionato?

Penso che nelle ultime partite, Sassuolo, Lazio, Sampdoria e Fiorentina, la squadra secondo me ha fatto un grande salto di qualità a livello di gioco, dominio e occasioni. Tutto bene, ma è anche diventata una squadra perdente: quando diventa perdente sono anche colpe dell’allenatore. Non bisogna diventare perdenti: noi, analizzando partita per partita, diciamo che doveva essere 3-0 dopo venti minuti con la Fiorentina ma commentiamo delle sconfitte. Questo vuol dire che siamo perdenti, che non siamo più solidi come prima. Non è tutto così semplice e facile: è tutto sudato. Mi auguro che la squadra torni a essere vincente: se la crescita ti porta a perdere non va bene. Devo fare anch’io un esame su quanto fatto bene e no, per diventare più tosti.

Quali giocatori del Verona potrebbero far parte della rosa dell’Inter?

In questo momento non lo so. A me sembra che la rosa dell’Inter sia completamente di altro livello. Non so se qualcuno ci arriva, ma è stratosferica. Sicuramente più di uno potrebbe far parte della rosa, in queste situazioni, ma dire se qualcuno è pronto mi sembra difficile.

Dopo la Fiorentina ha detto che servirebbero giocatori per fare il salto di qualità. In quali ruoli?

Non salto di qualità, magari rimanere dove siamo. È andato bene così, magari vendo uno e compro un altro tanto tutto è facile: non è così. Vediamo altre che fanno fatica, lottano per salvarsi e sono sotto. Per rimanere, crescere e cercare di migliorarsi è difficile, però sicuramente non abbiamo ricevuto la stessa sostanza a centrocampo. In attacco penso che abbiamo messo giocatori buoni, Lasagna soprattutto. Per la prima volta, l’altro giorno, l’ho visto punta come voglio che sia: ha fatto un assist per Bessa, un gran tiro sul primo palo, attaccato la profondità e fatto giocare la squadra. Se continua così non è più solo uno che fa contropiede ma fa giocare la squadra: ho visto passi avanti. Benassi e Veloso non li abbiamo mai avuti, dietro abbiamo perso sostanza. Ci sono tante cose da fare.

Barak, Ilic, Magnani e Ceccherini saranno tutti riscattati?

Sono tutti comprati, con obbligo di riscatto o obbligo in caso di salvezza. Ce ne sono tanti, da Ilic a Colley e Vieira fino a Salcedo e Dimarco, Favilli e non voglio dimenticarne qualcuno. Poi sicuramente bisogna fare scelte e vedere cosa non è andato bene quest’anno. Da altri mi aspettavo qualcosa in più, hanno fatto passi indietro. Dobbiamo vedere se hanno prospettive, perché a volte rimango sorpreso in negativo e non solo in positivo. Questi nominati sono nostri, su cui abbiamo investito i soldi guadagnati l’anno scorso.

Da queste parole Juric sembra essere già l’allenatore dell’anno prossimo.

Voglio parlare col presidente. Non è cambiato niente in questo senso, io le idee chiare le ho. Un allenatore deve avere giocatori da migliorare, io non sono uno da gestione: mi spengo. Dobbiamo parlare, vederci con grande serenità: se siamo d’accordo benissimo, se non siamo d’accordo si troverà un modo.

In questa valutazione è più importante la conferma dei giocatori tirati fuori o acquistarne altri?

Certi riscatti per noi non sono possibili. C’è anche il mio malcontento dell’inizio dell’anno: so che certi giocatori, per acquistarli a dodici milioni, devi essere un fenomeno. Lavoro con giocatori che difficilmente entrano nel progetto, altri sono soldi un po’ buttati. Deve succedere che uno è un fenomeno e altri si sono sbagliati clamorosamente, ma succede raramente. Dobbiamo migliorare tanto: anche nelle ultime partite eravamo in superiorità, però perdiamo. Le colpe sono mie, anche io non ho valutato certe cose avendo portato la squadra a perdere le partite. Magari potevo e dovevo fare diversamente, ma penso che bisogna rafforzarsi tanto su tante cose. Valuterà la società, ma qualcuno è da riscattare perché ha fatto bene e non ha prezzi esagerati.

Mancano sei partite alla fine del campionato. Dopo Verona-Fiorentina Juric ha fatto intendere di rimanere ancora in panchina, rimanendo d’accordo col presidente.

Con lui non ho mai litigato. Non possiamo essere come Parma o Bologna, con presidenti che possono mettere soldi. Non ha mai nascosto come deve funzionare, questo è chiaro. Se tu fai un anno che devi restare a zero per me fai molta fatica, è difficile. Sicuramente nel calcio c’è un rischio, che tutto può andare male, ma è calcolato. Nella mia testa devi fare di tutto e di più per non retrocedere: se gira bene è finita, non ci sono le possibilità economiche che può avere per esempio il Monza.

Quali sorprese ci sono sulla salute dei giocatori?

Certe situazioni non le ho mai vissute, non ho alcuni giocatori per ragioni che non ho capito. Di concreto ho recuperato Ceccherini, Gunter ha fatto fatica a recuperare dall’ultima partita. Gli altri sono questi, dall’altra volta non ci sono altri cambi.

Che giudizio dà Juric della Primavera del Verona?

Penso che sia migliorata. Margiotta ha preso giocatori futuribili, c’è qualcuno che potrebbe fare il giocatore dell’Hellas ma non subito. Abbiamo sbagliato quest’anno certi giocatori che li abbiamo fatti giocare troppo: qualcuno riesce a gestire certe situazioni, altri fanno fatica. Ci sono giocatori che, con pazienza, possono fare un percorso e arrivare in Serie A: due o tre, col percorso giusto, potrebbero diventare giocatori del Verona.

Nelle ultime settimane si è aperto un discorso sul gioco in Italia. Che giudizio ha sul gioco dell’Inter?

Per me hanno fatto grandissime partite. Conoscendo Conte sapevo che avrebbe spaccato tutti aggiustando alcune cose. Giustamente ha detto che quando hanno fatto grandi partite e perso a nessuno interessava. Ha valutato, è andato più sulla fase difensiva senza pressare alti ed essendo coperto bene. Ha grandi campioni, se cerca uno in avanti lo trova e ha calci piazzati dove vincono le partite. Poi ha grande solidità dietro: beccano pochissimi gol, hanno stravinto così perché poi l’attacco è buono. Per me, come spettatore di calcio, voglio la prima Inter: mi piace quella, è bella e va a spaccare tutti. Lui sicuramente ha fatto le scelte giuste, e ha stravinto: all’inizio del campionato dicevano che avrebbe vinto la Juventus.

Ci saranno delle occasioni per i vari Pandur, Ruegg e altri?

Il mio stato d’animo non è buono. Quando uno perde non ha sensi di colpa, ma vuole fare il risultato. In questi diciannove mesi la squadra ha acquistato credibilità, non voglio che diventi una squadra che perde le partite. Contro l’Inter è quasi impossibile, ma vogliamo fare punti e vincere le gare. Di dare opportunità a destra e sinistra no: quando entra Salcedo fa bene, allora sta scavalcando altri e va bene, ma voglio che giochino i migliori e cerchino di fare punti. L’ultimo momento non va bene. Salcedo ha dimostrato: era uno di quelli che ha giocato troppo in un certo periodo, perché non avevamo altri giocatori. L’abbiamo spremuto, anche a livello emotivo era uno che non poteva reggere certe cose. Nelle ultime partite quando è entrato ha fatto bene, è pericoloso.

L’Inter si sta avvicinando alla conquista del titolo, mentre il Verona ha avuto problemi di risultato più che di gioco. In settimana Juric ha curato qualche cosa in particolare?

Mi sembra ci siano dei momenti della partita che abbiamo stradominato, poi ci sono conoscenze che dobbiamo ancora migliorare. Ci sono cose che ancora non facciamo bene, avendo cambiato tantissimi giocatori ci vuole anche conoscenza. Siamo fragili: basta poco per fare gol, vedi con la Fiorentina. Ci sono cose che paghiamo, dobbiamo vederle bene. Ieri ho fatto allenamento, volevo cambiare qualcosa ma mi sono sbagliato. Hanno acquisito certe cose bene, dobbiamo migliorare altre partite. L’Inter sta facendo grandi cose, l’altro giorno strameritava.

Domanda di Inter-News.it a Juric: Dimarco ha fatto un ottimo campionato, nelle ultime giornate è passato da fare il laterale di sinistra a tutta fascia a terzo di difesa. In quale ruolo lo vede meglio?

Dimarco per me è il classico quarto in una linea a quattro. Può fare il quinto, noi abbiamo iniziato a usarlo come terzo perché ci mancava uno a sinistra. Tutti i destri fanno fatica a controllare di sinistro e passare la palla: nelle prime partite faceva qualche errore, nelle ultime quattro ha fatto benissimo. Ha giocato con qualità, ha fatto un grandissimo campionato: ha tenuto la squadra alta, non ha mai mollato e ha dato un grandissimo contributo. In certe partite può fare sia il terzo sia il quarto.

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