Interviste

Italiano: «Inter la più forte d’Italia, no crisi! Obiettivo Fiorentina chiaro»

Italiano, allenatore della Fiorentina, ha appena concluso la conferenza stampa di vigilia della partita contro l’Inter. Oltre a dare le condizioni di Amrabat e Bonaventura (vedi articolo) il tecnico ha parlato di cosa vuole vedere al Meazza.

CONFERENZA ITALIANO – Questa la conferenza stampa di Vincenzo Italiano alla vigilia di Inter-Fiorentina.

Come vi presenterete domani?

Sicuramente è una partita dove noi dobbiamo, per forza, cercare di avere l’attenzione ai massimi livelli. L’approccio dev’essere uguale a tante altre partite dove noi abbiamo sempre pensato di essere inferiori, tra virgolette, ad altre squadre. Dobbiamo presentarci con l’idea che se vogliamo creare noia, preoccupazione e tante situazioni che ci possono permettere di fare gol o limitarli dobbiamo pensare di andare con umiltà, correre e soprattutto rincorrere. Sappiamo che l’Inter è la squadra più forte d’Italia, l’anno scorso ha vinto lo scudetto e in casa loro sono straordinari. Il pensiero dev’essere quello di arrivare domani da squadra umile e controbattere colpo su colpo, cercando di rispettare la bravura degli avversari.

Che Fiorentina sarà e che Inter si aspetta Italiano?

Per rimanere in prestazioni di livello quella con la Juventus penso sia stata quella dove la squadra ha fatto tutto quello che ho detto prima. Sapevamo che ogni palla era quella della vita: se noi, nelle ultime dieci di campionato, continuiamo a ragionare così di soddisfazioni ce ne possiamo creare tante e di difficoltà agli avversari pure. Lì tutti gli effettivi, anche chi è subentrato, hanno fatto capire che con l’attenzione massima si può giocare ad alti livelli. Domani la partita richiede una prestazione di alto livello da parte di tutti, sia chi gioca dall’inizio sia chi entra. Contro le grandi non abbiamo trovato tantissimo, siccome nelle ultime dieci le troveremo tutte a partire da domani dobbiamo far vedere qualcosa di diverso.

Che squadra è questa Fiorentina?

Dall’inizio dell’anno io la vedo in crescita. Ci sono momenti e momenti, abbiamo alternato alti e bassi per quanto riguarda le prestazioni. C’erano momenti in cui ogni reparto creava problemi, poi riuscivamo a mettere a posto la situazione. Mi auguro che da qui alla fine ne arrivino pochi di questi alti e bassi, però andando a vedere il calendario dobbiamo capire di avere la grandissima umiltà di andare anche in difficoltà, facendolo il meno possibile. Per me la Fiorentina è migliorata da inizio anno, sotto i punti di vista. Lascio perdere i numeri degli scorsi anni, parlo della crescita del reparto difensivo e il fatto di avere sempre noi il pallino del gioco, concedendo poco e creando tanto. Se andiamo nel dettaglio, a guardare la pagliuzza, dobbiamo migliorare in tante cose vedi i gol realizzati e la gestione delle singole partite.

Come sta Bonaventura?

Ha ancora questo problema dalla partita col Bologna. Non l’abbiamo recuperato, ha lavorato a parte ma ha provato a forzare e non sarà a disposizione così come Amrabat influenzato. Queste sono le due assenze per domani.

Italiano, pensa a un’Inter in crisi e a una Fiorentina con nulla da perdere?

La Fiorentina non ha nulla da perdere e l’Inter non è in crisi. L’ultima in casa ha vinto 5-0, a Torino si può pareggiare. Non abbiamo niente da perdere, perché andare lì si può solo ed esclusivamente portare a casa tanto. Qualsiasi cosa accadrà l’obiettivo nostro dev’essere uscire a San Siro a testa alta, facendo la nostra prestazione come abbiamo sempre fatto.

La vittoria del Villarreal sulla Juventus le ha dato nuove armi tattiche per la semifinale di Coppa Italia?

Ogni partita ha una storia diversa. Io penso che però il Villarreal arrivava da un pareggio, che va gestito in maniera diversa da una sconfitta casalinga come abbiamo fatto noi. Dobbiamo cercare di andare lì a fare gol, è diverso. È chiaro che, quando sarà, dobbiamo cercare di tenerla sempre viva e di essere una squadra equilibrata. Però ci penseremo più avanti.

Col Bologna Cabral è sembrato in ritardo di condizione. Quanto gli manca per essere al 100%?

Non lo so quanto ci vorrà, perché da un momento all’altro qualsiasi calciatore può esplodere. C’è chi ci mette meno, chi ci vuole più tempo, chi ha un carattere diverso rispetto a un altro e chi è molto più spavaldo e capace di adattarsi al cambiamento. In Cabral vedo un ragazzo che si allena e ha voglia di entrare dentro i meccanismi, di entrare soprattutto in condizione dal punto di vista fisico perché all’inizio ne ha avute tante per non rendere al 100%. È un ragazzo del ’98, giovane, c’è tutto il tempo per farlo entrare dentro un’altra mentalità e un altro modo di giocare. Deve conoscere bene dove si trova, ha tutto il tempo per farlo e gli metteremo a disposizione tutta la nostra pazienza.

Domani è previsto un esodo di tifosi della Fiorentina come non si vedeva da tempo. Cosa vuole dire Italiano a chi sarà al Meazza?

Grande soddisfazione, vuol dire che stiamo risvegliando grande entusiasmo. Sono felice di questo, domani cercheremo di onorare questa partita anche per loro e la grande spinta che ci daranno. Domani per noi è un ulteriore responsabilità, di questo ne sono veramente molto felice: si stanno rendendo conto che questa squadra sta dando il massimo e merita il supporto.

Secondo il calcio di Italiano, qual è il giocatore che è migliorato di più da inizio stagione?

Questa domanda dovevi farmela venti giorni fa e mi preparavo (ride, ndr). A livello individuale in tanti sono cresciuti e hanno dato grande disponibilità a me e allo staff. Potrei dire tutti a livello individuale, ma quello forse che vorrei da qui alla fine è che per tutto quanto cerchiamo di fare durante la settimana e per quello che vogliamo raccogliere in tutte le partite vorrei qualche gol in più. Verso la fine faremo il punto della situazione, faremo qualche pagellone e qualche voto parlandone più avanti.

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