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Inzaghi: «Yamal fenomeno, ma applausi all’Inter! Pavard difficile»

Inzaghi è costretto a rinviare il ritorno alla vittoria, anche se il 3-3 in Barcellona-Inter non può certo essere un risultato da buttare. In conferenza stampa, l’allenatore ha dato la sua valutazione sul pareggio di stasera.

CONFERENZA STAMPA INZAGHI POST PARTITA BARCELLONA-INTER

In tanti erano pronti a dire che era finita per l’Inter, invece la partita nessuno se l’aspettava.

Ho una squadra di giocatori fantastici. Venire qua a giocare una partita del genere, contro chiaramente la squadra più offensiva e più bella del mondo in questo modo, deve renderci orgogliosi. Ma non serviva questa partita a me. C’è anche un pizzichino di rammarico per il secondo vantaggio, il 3-3 e il gol annullato a Mkhitaryan che ho visto adesso. Potevamo anche vincerla, contro una squadra che ha un giocatore difficile da marcare. Nel primo tempo secondo me abbiamo anche impattato bene il match, poi negli ultimi venticinque minuti Yamal ci ha creato problemi. Un giocatore del genere nasce ogni cinquant’anni… Poi nel secondo tempo abbiamo tenuto il campo benissimo e potevamo anche vincerla: andiamo avanti. Yamal è un fenomeno, ma un plauso ai miei ragazzi che sono stati encomiabili.

Come stanno i rientranti?

Thuram aveva fatto l’allenamento di ieri senza calciare un pallone, perché c’era il rischio. Dumfries ha fatto venticinque minuti con la Roma e abbiamo accelerato i tempi: guardate quanto ci sono mancati. Abbiamo cercato di sopperire, ma stasera abbiamo avuto un grande aiuto anche da chi è entrato dalla panchina: sono entrati veramente bene.

Lautaro Martinez cos’ha?

Sarà difficilissimo riaverlo. Martedì sarà una finale, da dedicare ai nostri tifosi perché quello che hanno fatto dopo la Roma è un qualcosa di speciale. Hanno visto che la squadra aveva dato tutto, con degli episodi che non sto qui a riguardare e ricordare. La nostra gente ha capito, ora i 75.000 che hanno preso il biglietto prima dell’andata sapranno che sarà una finale. Da giocare probabilmente senza il nostro capitano.

Inzaghi, ieri avevi escluso di giocare con una sola punta. Al ritorno possibile rivederlo?

Innanzitutto vorrei fare i complimenti per come è entrato Taremi. Era una partita non semplice, ha dato un grande aiuto alla squadra. Ieri avevo il dubbio di Thuram e avrebbe giocato Taremi, perché Arnautovic aveva fatto novantacinque minuti domenica. Non dimentichiamo che abbiamo giocato con la Roma quarantotto ore fa: sono stati bravissimi. Poi, chiaramente, negli ultimi venti minuti sono andato a una punta: Thuram era stremato. E Yamal, nonostante il gran lavoro fatto da Carlos Augusto e Dimarco, bisogna tenerlo per tutti i novantacinque minuti.

Cos’hai detto ai giocatori all’intervallo?

Abbiamo sistemato qualcosina, dovevamo cercare di alzarci ed essere bravi su Yamal. Anche se è difficile: quando siamo seduti davanti a un computer o a un microfono è più facile, in campo c’è un giocatore che mi ha impressionato e che ci ha creato grandissimi problemi. Lui è un po’ calato, anche loro venivano da tantissime partite e da una finale giocata sabato. Però, come ho detto che mi ha impressionato Yamal, dopo una settimana così e quarantotto ore di recupero anche i miei ragazzi hanno fatto una gara di qualità e di intensità. Hanno messo tutto quello che ci vuole per fare partite in questi campi.

Come sta Pavard? Non aver avuto Lewandowski davanti ha un po’ incasinato la preparazione?

Per farvi capire, e non serve che ve lo dica io, le prime tre partite che il Barcellona ha giocato senza Lewandowski ha fatto quindici gol: le aveva vinte tutte e tre 5-0. Il Barcellona ha una squadra costruita con tantissime rotazioni e con tantissime qualità, quindi sono ancora più soddisfatto. Ci stiamo giocando tutte queste partite con squadre che hanno budget e fatturato diverso rispetto a noi. Pavard sicuramente no per il Verona, poche speranze per il ritorno col Barcellona. In questo momento, quando c’è qualche problemino, non sono da tre giorni ma da diciotto-venti.

Inzaghi, c’è la sensazione che sarà molto difficile avere un’altra opportunità di andare avanti 0-2 e 2-3?

La gara di ritorno sarà difficile come questa. Oggi abbiamo fatto dei momenti ottimi e dei momenti dove abbiamo dovuto soffrire tutti assieme. Sappiamo che di fronte abbiamo una grandissima squadra che si chiama Barcellona, che però stasera ha trovato una grande Inter difficile da battere.

Sabato si penserà al ritorno o al risultato del Napoli?

Chiaramente giocheremo nel migliore dei modi, non è che uno può guardare cosa succede. Arriviamo domani mattina a Milano, il giorno dopo siamo in ritiro e poi giochiamo. Siamo nove mesi che lo facciamo e si vede, perché abbiamo qualche infortunio che ci ha penalizzati. Faremo la conta di chi ci darà una mano.

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