Inzaghi: «Qualificazione? Non fermiamoci! Pavard qualcosa ha»
Riecco Inzaghi in conferenza stampa: dopo Inter-RB Lipsia l’allenatore ha parlato anche coi giornalisti presenti nella sala stampa del Meazza. A seguire le sue dichiarazioni.
CONFERENZA INZAGHI POST PARTITA INTER-RB LIPSIA
Si può dire che la qualificazione sia indirizzata?
Potrebbero anche non bastare sedici punti, vediamo cosa succederà domani. Però stiamo avendo un ottimo percorso, dobbiamo continuare: sapevamo di non poter fare calcoli, per noi era una partita importante dopo aver fatto tre vittorie come quelle precedenti.
Che significato ha essere l’unica squadra con la porta inviolata?
Un grandissimo risultato, merito di questi ragazzi. In Champions League hanno giocato tutti, si sono alternati. Hanno sofferto quando era il momento, mi vengono in mente le partite di Manchester e con l’Arsenal. Hanno voluto questa classifica, sappiamo di dover fare ancora una vittoria e magari qualche altro punto perché un gol in più o in meno con questa classifica può cambiare tanto. Però sono soddisfatto della partita, la temevo molto. Il Lipsia con questa classifica non c’entra niente, negli ultimi anni ha sempre fatto la Champions League ed era semifinalista nel 2020. In Bundesliga fino a sabato era seconda in classifica e miglior difesa.
Due parole di Inzaghi su Zielinski visto stasera?
Molto bene. Non mi piace mai parlare di singoli, però ha fatto molto bene. Ma come tutti gli altri. Dovevo togliere un centrocampista, stavano facendo tutti e tre molto bene e ho optato per togliere Calhanoglu che rientrava da un piccolo problemino. Sono stati bravi loro e brava tutta la squadra, ci hanno dato una grande mano. L’unico neo è il problemino di Pavard: qualcosa c’è, vedremo questi giorni.
Quanto conta aver fatto solo un gol?
Abbiamo un’ottima differenza reti, poi quando si arriva all’ultima giornata bisogna fare i conti. Però sappiamo che 1-0 o 2-0 conta molto: non possiamo permetterci di essere tranquilli, perché un gol o in meno può cambiare la classifica finale.
Secondo Inzaghi, che differenza c’è tra sfidare tre avversarie nel girone e otto in questa nuova formula?
La nuova formula della Champions League è molto impegnativa, sia per i ragazzi sia per lo staff. Nel girone dovevi fare tre partite e avevi quella d’andata fatta contro di loro. Adesso hai otto squadre da preparare in un giorno e mezzo: siamo tornati sabato notte da Verona e abbiamo avuto un giorno per prepararla.
Quanto sta diventando importante Bisseck?
Sta continuando a crescere, deve continuare a lavorare in questo modo. Potevo farlo scaldare meglio, ma mancavano due minuti e non volevo giocarli in dieci. È entrato a freddo e lo ha fatto molto bene, poi è uscito prima per scaldarsi nel migliore dei modi