Inzaghi: «Ora proporre stesse cose in trasferta! Mia dirigenza trasparente»
Inzaghi è intervenuto dopo il triplice fischio di Inter-Bologna, partita andata in scena a San Siro per la quattordicesima giornata di campionato e vinta 6-1 dai nerazzurri. Di seguito la sua disamina affidata ai microfoni di DAZN
OTTIME RISPOSTE – Simone Inzaghi ha parlato così al termine di Inter-Bologna: «Se è la testa a fare la differenza? Assolutamente sì, sappiamo l’importanza che ha la testa. A San Siro abbiamo fatto un percorso importante, stasera giocavamo contro una squadra in fiducia. Abbiamo preso un gol fortuito, però la squadra è rimasta in partita, ottime risposte. Abbiamo perso purtroppo a Torino, in campionato siamo lì dove solo il Napoli sta mantenendo un super cammino. Le altre siamo tutte lì, dobbiamo andare avanti senza guardare la classifica e senza pensare alla Champions League e a quello che si è fatto».
TRA CASA E TRASFERTA – Inzaghi prosegue spronando la squadra a proporre le stesse cose fuori casa: «È un campionato dove tutte si fermano, fanno notizia come la fa l’Inter. Facciamo i complimenti a chi sta davanti, noi dobbiamo continuare come abbiamo fatto stasera e proporre la stessa cosa anche fuori casa. Purtroppo non ero felice dopo la Juventus però questi 3 giorni ho visto lavorare i ragazzi consapevoli della sconfitta subita. Li ho visti molto concentrati, purtroppo abbiamo preso un gol fortuito ma ero fiducioso che l’avremmo sistemata già nel primo tempo».
SOSTITUTI – Inzaghi parla poi di chi gioca poco: «Per noi allenatori non è mai semplice, purtroppo siamo tutti i giorni a dover fare delle scelte. Si impegnano tantissimo quelli che giocano meno e mi mettono sempre in difficoltà. Abbiamo fatto molte partite senza Brozovic e Lukaku però grazie a tutti abbiamo fatto un percorso strepitoso in Champions, in campionato abbiamo perso qualche punto in trasferta che fa male ma ora non bisogna guardare la classifica».
TRASPARENZA – Inzaghi termina parlando della pressione post Juventus: «Pressione? Io ero molto dispiaciuto per la sconfitta di domenica, la pressione ce l’ho sempre da quando giocavo e da oltre dieci anni che alleno. Con la dirigenza c’è un ottimo rapporto, quello che fa più piacere a me è che ho una dirigenza, parlo di Marotta, Ausilio, Baccin, Zanetti e Ferri, che sia nelle sconfitte che nelle vittorie è sempre positiva. Quando c’è qualcosa che non va è giusto dirselo in faccia, però sono molto trasparenti. Se hanno bisogno di dirti qualcosa te lo dicono chiaramente, mi piace molto questo di loro».