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Inzaghi: «Inter gran finale europeo? Speriamo, ma prima la Juventus! Serve chiarezza»

Inzaghi ha appena concluso la conferenza stampa di vigilia di Inter-Juventus. Dopo l’annuncio su Skriniar e gli altri assenti (vedi articolo), l’allenatore ha parlato delle condizioni di Lukaku e di cosa lascia la qualificazione di Porto oltre che delle necessità per tutti di capire se i bianconeri avranno confermata la penalizzazione o meno.

CONFERENZA INZAGHI – Questa la conferenza di Simone Inzaghi alla vigilia di Inter-Juventus.

Gli scontri diretti hanno dato forza mentale e fiducia.

Assolutamente sì. Sappiamo cosa significa questa partita per noi, la nostra società e i nostri tifosi. Sarà una partita fra due squadre che stanno bene e che hanno raggiunto una qualificazione importante in Europa, poi sarà una partita fatta di corsa, aggressività e determinazione che sono tutte così queste.

Come considerate la Juventus, seconda o settima?

Una squadra molto forte. L’abbiamo già incontrata all’andata, avremo le due semifinali di Coppa Italia. La rispettiamo molto, sappiamo com’è la preparazione mentale e in partite del genere conta ancora di più.

La qualificazione ottenuta dà uno slancio per un grande aprile?

La qualificazione è un grandissimo risultato. Questa è l’ultima partita di un ciclo terribile, la stanchezza c’è e gli infortuni purtroppo pure ma non bisogna guardarsi indietro e guardare la partita di domani. Contro la Juventus è molto importante per noi, alla ripresa avremo un aprile dopo aver fatto trentasette partite con altre sedici sicure e speriamo qualcuna in più. Però speriamo che avrò bisogno di tutti i giocatori, chiaramente sperando di volta in volta nella singola partita di averne quanti più possibile a disposizione.

Come sta Skriniar? C’è il rischio appagamento come dopo Riyad?

Abbiamo avuto questi due giorni e mezzo con la squadra, purtroppo sul campo fra quelli in corsa Champions League saremo quelli impegnati ad aprile. Dobbiamo crescere e migliorare. Per quanto riguarda gli infortuni sicuramente non avremo Skriniar, non avremo Gosens e non avremo Bastoni. Poi ci sarà qualche giocatore da valutare nella rifinitura di oggi, però sono fiducioso perché sappiamo l’importanza della gara che andiamo ad affrontare.

Inzaghi, si può sognare un gran finale di stagione europeo?

È quello che ci auguriamo tutti, però da allenatore il mio primo pensiero è la Juventus. Sappiamo cos’è successo martedì a Porto, siamo orgogliosi per la nostra società e i nostri tifosi però abbiamo il focus sul campionato. Siamo all’ultima partita di un ciclo terribile e vogliamo farla nel migliore dei modi.

Come sta Lukaku? Può restare anche nella prossima stagione?

Sta aumentando i minutaggi, è stato importantissimo per noi. Sta lavorando nel migliore dei modi come i suoi compagni, poi da allenatore devo fare delle scelte. Sono contento che da quattro giorni si stia allenando bene anche Correa, avremo bisogno di tutti.

Si può trovare un equilibrio, per non rischiare situazioni come quelle del finale a Porto, avendo maggiore peso offensivo?

Assolutamente, è un aspetto dove sappiamo che dobbiamo migliorare sapendo che ormai le partite sono andate di transizioni. Molti gol si subiscono quando paradossalmente la palla ce l’hai tu, è un aspetto su cui stiamo cercando di lavorare. Sono d’accordo sulla tua opinione di Porto: a parte dal 93′ al 97′, dove ci siamo abbassati troppo e loro avevano portato il centrale Marcano a fare l’attaccante, a livello difensivo abbiamo fatto una grande partita. Come qualità potevamo fare meglio, ma giocavamo un ottavo molto importante contro una squadra forte venendo da una brutta sconfitta come lo Spezia.

C’è una Juventus con Di Maria e una senza. Considerato che domani ci sarà c’è qualcosa di particolare per lui?

Di Maria conosciamo tutti che tipo di giocatore è. Campione del Mondo e del Sud America, è un grandissimo campione. Ho visto l’ultima partita della Juventus giocata con Kean e Vlahovic, secondo me è stata ottima. Hanno Chiesa, non sappiamo se recupererà Milik ma come l’Inter ha una rosa molto importante con giocatori che in qualsiasi momento possono spostare le sorti della partita. Dovremo prestare grandissima attenzione: Di Maria, come Chiesa e Vlahovic, sono sotto osservazione.

Inzaghi, si sente secondo in classifica o terzo come dice Allegri?

Io guardo la classifica, poi ci sono gli organi preposti. Posso fare i complimenti alla Juventus per la qualificazione, poi tutte le squadre che stanno lottando hanno bisogno di chiarezza in tal senso.

Che così tante squadre italiane siano andate avanti in Europa fa rivedere il discorso sul valore della Serie A?

Ne avevamo bisogno. Abbiamo fatto tutti grande partite, se penso a Milan e Napoli in Champions League come all’Inter complimenti perché hanno meritato, come la Roma e la Juventus in Europa League o la Fiorentina. Si è fatto un grandissimo passo, dobbiamo continuare tutti quanti perché più le italiane vanno avanti in Europa meglio è per il nostro movimento.

Abbiamo visto quanto l’Inter in fase di ripiegamento abbia sofferto, ci avete pensato? C’è una cosa che porti nel cuore dopo Porto?

Chiaramente la felicità dei miei ragazzi, nello spogliatoio sapevamo di aver fatto qualcosa di importante. Siamo ai quarti con grandissimo orgoglio, a fine partita per la storia dell’Inter parlavo degli ultimi dodici anni da quando mancava dai quarti. Poi la storia la conosco, ma la felicità dei miei ragazzi e dei tifosi è la prima cosa. Per quanto riguarda la Juventus alterna: a volte sta più bassa, altre viene a prenderti con mezzali di grande passo. Sappiamo che la partita non avrà uno sviluppo lineare ma dovremo essere bravi.

Le critiche possono aiutare a compattare l’Inter?

A Porto non è stato assolutamente uno sfogo. Sia il sottoscritto sia la squadra sentono che si è parlato molto, la mia più grande preoccupazione è lavorare quotidianamente per il bene dell’Inter. Poi sappiamo il lavoro che facciamo e che le critiche ci saranno sempre, dobbiamo capire quali prendere e quali scartare.

Quella corsa fino all’ultimo pallone di Porto si può dire che i giocatori l’abbiano fatta anche per l’allenatore?

L’ho detto a più riprese: questa squadra in diciotto mesi ha fatto cose molto buone. Sono molto soddisfatto, al di là dei personalismi per il capocannoniere o chi fa l’assist dobbiamo ragionare in funzione dell’Inter perché è la base. Sappiamo di avere fatto un grande percorso in Champions League, in campionato si doveva e si deve fare di più. Sappiamo che dobbiamo essere bravi tutti quanti, a partire da me, ad andare oltre.

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