Interviste

Inzaghi: «Correa è tornato! Mondiale per Club motivo di orgoglio»

Inzaghi è intervenuto al termine di Inter-Parma, anticipo della quindicesima giornata di Serie A andato in scena a San Siro e vinto dai padroni di casa 3-1. Ecco di seguito l’analisi del tecnico interista nel post-partita di DAZN

UN SOLO RAMMARICO Simone Inzaghi ha parlato al termine di Inter-Parma: «Il gol di Thuram? Nel primo tempo attaccava il primo palo, gli è stato detto di andare in quella posizione e siamo contenti del gol. I ragazzi sono stati molto bravi. Il Parma in trasferta aveva perso solo a Napoli. Sapevamo di doverla interpretare nel modo giusto e lo abbiamo fatto sia nel primo che nel secondo tempo. I gol di Dimarco e Barella sono stati due grandi gol, Lautaro deve continuare a lavorare come ha sempre fatto. Sono contento della sua prestazione, mi dispiace non abbia segnato. L’unico rammarico è aver preso quel gol perché la squadra non lo meritava per la concentrazione fino al 94′, l’unico rammarico è su quel gol preso. Cosa ho detto a Darmian? Stavamo parlando di quello perché era incavolato, è un perfezionista. L’errore è partito a monte e il meno colpevole è proprio Darmian in quell’azione».

NUMERI E MONDIALE – Inzaghi parla dei numeri di Nicolò Barella e del Mondiale per Club: «Nei mie tre anni ho sempre detto a Barella che è un giocatore straordinario, l’anno scorso è stata la stagione con meno gol e assist ma per me è quella in cui è andato meglio. A parere mio è stata la sua miglior stagione sotto la mia gestione. Mondiale per Club? Cercheremo di fare il massimo, ho pensato a ciò che hanno fatto questi ragazzi in tre anni e mezzo. Aver portato l’Inter fino al Mondiale per Club è una grande soddisfazione da condividere con società, staff e soprattutto con i miei calciatori. Da dove partivamo vedere di essere arrivati al Mondiale è un premio per il lavoro di tutti».

RITORNO – Inzaghi chiude con una frase molto significativa su Joaquin Correa, che fa capire quanto creda nel giocatore argentino: «Correa? Sta molto bene, lavora bene. A parere mio è tornato il calciatore che tutti conosciamo, deve continuare così perché la concorrenza è tanta. Taremi e Arnautovic avrebbero meritato di entrare, probabilmente sarebbe entrato un altro insieme a Correa ma ho lasciato Lautaro Martinez perché volevo trovasse il gol».

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