Farris: «Spogliatoio tanto unito, non abbiamo ancora fatto niente»
Massimiliano Farris, secondo di Inzaghi, ha commentato in collegamento da San Siro con Dazn la partita dell’Inter con il Sassuolo di questo sabato sera.
RIPRESA – Massimiliano Farris parla così del momento dell’Inter: «Sono giocatori fondamentali, anche Gagliardini e Asllani che tolgono minuti a coloro che hanno giocato di più in queste settimane di tante partite. Io sono sorpreso perché il nuovo entrato dà di più, ossia Mkhitaryan. Il Sassuolo è forte, anche quest’anno dopo la Champions e le energie spese. Siamo partiti con le difficoltà che sapevamo, ti allungano loro e siamo stati fortunati in alcuni episodi. L’avevamo anche sistemata, sul 3-0 non doveva esserci questo calo, che penso sia stato fisico più che mentale. Trovare gli equilibri in queste situazioni non è semplicissimo, Inzaghi con la voce soffre anche se quest’anno è migliorato. Nelle nostre riunioni quando cercavamo il filo conduttore non capivamo cosa non andava. A un certo punto ci siamo detti che dovevamo puntare al quarto posto, era il volano di spinta per gli altri risultati. Mancano i passi decisivi, la finale di Coppa Italia e la conquista di quella di Champions League. Non abbiamo ancora fatto niente. 11 sconfitte non sono affatto da Inter. Ci tengo a dire una cosa: lo spogliatoio è tanto unito, ci ha dato fastidio sentire quelle voci perché la squadra si è compattata e i dirigenti sono stati sempre vicini. La squadra è ripartita da una grande voglia di testa, serviva riaccendere la scintilla e ci siamo riusciti. Ci mancavano i gol degli attaccanti, ora hanno ricominciato a incidere. Penso che prepareremo la partita come fatto all’andata. Il calcio è strano, non sono permesse distrazioni e sappiamo che il Milan cercherà l’impossibile per recuperare. Priorità a recuperare tutti i giocatori, poi compatti e prepararsi. Sono mancati i numeri, le rotazioni anche. Abbiamo dovuto spremere Dzeko e Lautaro, Correa ha avuto problemi. Ora tutti segnano, giocano, possono rifiatare e ci è mancato Lukaku, così come Brozovic. Manca anche Skriniar da tanto tempo».