Interviste

Di Francesco: “Uscita la qualità dell’Inter. Peccato, volevamo l’impresa”

Eusebio Di Francesco ha parlato ai microfoni di DAZN dopo Cagliari-Inter 1-3, lunch match dell’undicesima giornata del campionato di Serie A in cui i nerazzurri hanno vinto in rimonta

INTER DI QUALITA’ – Di Francesco crede che sia uscita la qualità dell’Inter: «Al di là che sono convinto che i ragazzi abbiano dato tutto lasciamo da parte i discorsi tecnici e tattici. Nel momento in cui la partita sembrava indirizzata in un certo modo abbiamo preso gol su due calci d’angolo, si è abbassata la tensione in certi momenti del campo. La squadra ha fatto una buona partita, con tanti giovani, con buona personalità. Nel secondo tempo ci siamo abbassati troppo. I sistemi vanno a morire nella qualità che ci metti, vengono fuori le qualità individuali e l’Inter ha vinto in questo con tre gol nell’ultimo quarto d’ora».

SCONFITTA PER CRESCERE – Di Francesco parla di una sconfitta che può far crescere: «Si passa anche da queste sconfitte per la crescita, anche se non avevamo tutti ragazzini, c’erano Klavan, Nandez, c’erano giocatori più maturi. L’esperienza c’era. Nel momento in cui nel primo tempo abbiamo avuto bravura del nostro portiere, poi la squadra è venuta fuori con un buon palleggio. Quando la partita sembrava indirizzata sono venuti fuori i campioni che fanno la differenza, mi infastidisce sentir parlare dei moduli perché ci sono tante situazioni».

LA TATTICA – Di Francesco parla dell’atteggiamento tattico avuto oggi dal Cagliari: «A inizio partita erano più brillanti loro, nel palleggio, nelle seconde palle, nei duelli individuali, poi siamo cresciuti con la pressione, con le aggressioni e con i tempi giusti cosa che prima non facevamo. La mia squadra più è capace di tenere una squadra alta e meno soffre, è una nostra caratteristica. Abbassarti con giocatori qualitativi come i loro ti porta a subire queste situazioni come sui calci d’angolo dove stiamo lavorando, ma ancora non basta».

IL TERZO GOL – Di Francesco parla del terzo gol dell’Inter nato da una situazione in cui Cragno era salito in attacco: «Ha scelto lui, è partito. Nessuno gli ha detto mancava un minuto e mezzo, pensava mancasse un minuto. Non è detto avremmo fatto il gol, la grande occasione l’avevamo avuta con Cerri. Quello che mi ha fatto arrabbiare è che vedendo il portiere gli altri avrebbero dovuto fare altro, non possiamo andare in 10 a saltare dentro l’area. Non abbiamo perso la partita per questo, sono state altre situazioni in cui dobbiamo fare lavorare. C’è la differenza tra le due squadre, ma per come si era messa è un peccato, mi dispiace per i ragazzi perché l’avevamo preparata per fare l’impresa».

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