Conte: “4-3-3? Una soluzione. Inter oggi altro status, panchina Eriksen…”
Conte si è presentato in sala stampa al Meazza dopo Inter-Napoli 0-1, andata delle semifinali di Coppa Italia. Queste le risposte date ai giornalisti presenti in conferenza, dopo la prima sconfitta del 2020.
CONFERENZA CONTE – Questa la conferenza stampa di Antonio Conte nel post partita di Inter-Napoli.
Diventa sempre più difficile, perché quando vengono a giocare contro l’Inter un pochino hanno imparato a stare tutti dietro la linea del pallone, ripartire e aspettare. Alla fine ha provato qualcosa di nuovo, un 4-3-3. Come mai questa soluzione diversa?
È una soluzione per cercare, visto che il Napoli comunque continuava a stare molto basso, di trovare delle soluzioni con Sanchez nell’uno contro uno, anche con Eriksen. Erano giocatori che comunque ti possono creare superiorità e saltare l’uomo. Oggi l’Inter, secondo me, ha conquistato un altro status: quando vengono a giocare contro l’Inter anche squadroni contro il Napoli, che per me dopo la Juventus ha la rosa migliore in assoluto, vengono con tantissimo rispetto giocando una partita molto chiusa. È stato bravo Gattuso a convincere anche i suoi giocatori a difendere. Detto questo penso che, sicuramente, meritassimo qualcosa di più a livello di risultato.
Eriksen di nuovo dalla panchina è motivazione tattica o il ragazzo non sta ancora al 100% fisicamente?
Sono tutte e due le cose. È tattica, perché sapevo comunque della difficoltà della partita contro il Napoli, e ho preferito puntare su giocatori come Sensi che sa che tipo di situazioni fare. I tre centrocampisti sono quelli che hanno fatto le prime sette giornate. Dal punto di vista fisico sta riacquistando un po’ di serenità che aveva perso in questi sei mesi, che comunque li aveva vissuti non tanto in campo.
Chi va in finale di Coppa Italia, secondo Conte, fra Inter e Napoli?
Sicuramente questa è la prima partita, quindi vedendo il risultato sicuramente oggi il Napoli è favorito. Ripeto, perché sto parlando comunque di una squadra forte, che c’è un ritorno da giocare. Cercheremo di giocarci le nostre carte anche a Napoli.