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Conte: “Sensi non è pronto! L’ultimo Inter-Bologna mi ha fatto arrabbiare”

Conte ha appena concluso la conferenza stampa di Inter-Bologna (qui il live). Il tecnico dà una notizia: Sensi, da oltre un anno alle prese con problemi fisici cronici, non è pronto e quindi si può presumere che non partirà titolare domani sera al Meazza. Resterà fuori anche Nainggolan.

CONFERENZA CONTE – Questa la conferenza stampa di Antonio Conte alla vigilia di Inter-Bologna.

Dobbiamo aspettarci novità di formazione per Inter-Bologna in vista della Champions League?

Vediamo.

Dopo la vittoria in casa della seconda in classifica in Serie A, il Sassuolo, e l’impresa in Germania cosa ha reso più orgoglioso Conte, lavorativamente parlando?

La cosa che mi ha reso più orgoglioso è che sicuramente ci siamo tappati le orecchie, abbiamo pensato a giocare e fare del nostro meglio.

Qual è la difficoltà maggiore nel gestire una settimana con due finali, e con la partita col Bologna di mezzo?

Sul fatto del discorso della stanchezza è inevitabile. Abbiamo giocato quattro partite in undici giorni, adesso col Bologna abbiamo avuto un giorno in più per recuperare. Sicuramente questa è la difficoltà maggiore: dover giocare tutte partite importanti e decisive avendo pochissimo tempo, sia per prepararle sia per recuperare le energie.

L’Inter arriva da due vittorie in trasferta, invece in casa ogni tanto qualcosa ha lasciato. Conte ha affrontato quest’argomento coi giocatori? L’ultimo Inter-Bologna ha frantumato i sogni scudetto, si è dato una spiegazione?

L’anno scorso abbiamo perso una partita in una maniera secondo me incredibile, perché vincevamo 1-0, era una partita dominata: espulsione, rigore a favore nostro, siamo riusciti a sbagliare il rigore e prendere due gol in contropiede dieci contro undici. È stata una partita che sicuramente mi ha fatto arrabbiare molto, in cui era difficile dare una spiegazione. Al tempo stesso sappiamo che il Bologna è una squadra determinata e forte, che gioca a dei buoni ritmi. Ha avuto una settimana di tempo per preparare una sfida che, quando affronti squadre di questo livello, alzi l’attenzione. Bisognerà fare molta attenzione, ma vogliamo dare continuità al nostro percorso.

Nelle ultime quattro giornate in casa l’Inter è andata sempre sotto, addirittura nelle ultime tre di due gol. C’è qualcosa per evitare di dover fare recuperi?

Se c’è un modo non lo so. A livello statistico, se le statistiche dicono questo, dovremmo essere più bravi. Anche se oggi parlare di casa o trasferta diventa difficile: non ci sono i tifosi, consideriamo le partite in casa perché giochiamo nel nostro stadio, ma a livello di ambiente non è che c’è qualcosa di più o di meno. Detto questo cerchiamo di migliorare anche sotto questo punto di vista.

La squadra ha mostrato un livello di attenzione maggiore nelle ultime due partite?

Sicuramente, come dico sempre, il risultato finale condiziona tutti i giudizi e tante situazioni. Detto questo, come ho detto in precedenza, cerchiamo di migliorare tutto sia da un punto di vista dell’organizzazione tattica sia difensivo e offensivo. Si può sempre migliorare su tutto e noi cerchiamo di migliorare su tutto.

Nainggolan ha recuperato dal recente infortunio? È uno dei pochi che non ha ancora avuto una chance dall’inizio.

Non ha recuperato, quindi non è a disposizione. Poi per le situazioni individuali dovete chiedere ai dirigenti.

Sensi ha l’opportunità di giocare dal 1′? Conte si aspettava una crescita così importante di Barella, nel giro di un anno?

Per quanto riguarda Barella anche lui, come tutta la squadra, può e deve migliorare. Sa benissimo che lui ha dei margini di miglioramento, sa dove deve lavorare e dove può migliorare. Lo può fare benissimo, anche perché è molto giovane. Rimanendo umili, con i piedi per terra, e sapendo che il lavoro è l’unico modo che ti aiuta per migliorare lui ha margini di miglioramento. Per quanto riguarda Sensi non è pronto.

Ha parlato la scorsa settimana di un campionato molto equilibrato, e che farà la differenza il lavoro quotidiano. Quello fisico può fare la differenza?

Da un punto di vista fisico bisogna essere bravi a calibrare i momenti per lavorare. Giocando ogni tre giorni è difficile lavorare su cosa il calciatore ha bisogno. Noi ci auguriamo di giocare ogni tre giorni, perché significa che andiamo avanti nelle tre competizioni, ma dal punto di vista fisico dobbiamo essere bravi a calibrare il lavoro e lo spazio che ci viene chiesto, nel giorno o due di recupero.

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