Conte si è presentato in sala stampa allo Stadio Olimpico Grande Torino, al termine di Torino-Inter. Queste le risposte dell’allenatore nerazzurro ai giornalisti presenti nella conferenza post partita.
CONFERENZA CONTE – Queste le parole di Antonio Conte nella conferenza stampa post partita di Torino-Inter.
Un commento sul Torino?
Gli auguro il meglio nel futuro, anche a Walter Mazzarri. La temevamo molto questa partita, abbiamo affrontato una squadra forte con buona organizzazione. Penso che siamo stati feroci nell’approccio, nel capire la gara e nello sfruttare le situazioni. Penso che siamo stati molto bravi noi a rendere problematica la partita al Torino. Ripeto: stiamo parlando di una buonissima squadra, con un ottimo allenatore.
Vincere sempre più stress o stimolo?
Ai miei calciatori ho detto che dobbiamo fare il nostro campionato. Non dobbiamo guardare chi ti sta davanti, perché capisci che sta facendo qualcosa di incredibile. Nelle difficoltà anche loro, ma stanno facendo qualcosa di straordinario a vincere undici partite e pareggiarne due. Però poi, se vai a vedere la classifica, ti rendi conto di essere a un punto. Questo ci deve rendere orgogliosi, ma ogni partita dobbiamo dare il massimo come abbiamo fatto oggi. Dobbiamo guardare a noi stessi, perché secondo me guardare gli altri può solo far male. Noi pensiamo a noi, ripeto: stiamo facendo cose importanti, sono contento soprattutto per loro perché i ragazzi vengono ripagati dal lavoro che facciamo settimanalmente io e il mio staff. È un piacere andare alla Pinetina e lavorare con questo gruppo di calciatori.
Un allenatore come Conte, che vede la squadra che fa questo e non è davanti, che stato d’animo ha?
Molto positivo, deve gonfiare il petto a noi e ai tifosi. Perché? Perché stiamo facendo cose importanti. Detto questo sapete benissimo che siamo all’inizio, sono state giocate solamente tredici partite. Per adesso noi mettiamo fieno in cascina, questo è molto importante. Vediamo che comunque, rispetto ad altre squadre che secondo me sono più attrezzate rispetto a noi perché lavorano da tempo con lo stesso allenatore e hanno rimpolpato la rosa, le teniamo a distanza importante. Questo ci deve rendere orgogliosi, come il fatto che se non ci fosse l’Inter a un punto il campionato avreste già chiuso quaderni e libri assegnando lo scudetto. Questo ci deve dare forza, anzi dev’essere uno stimolo per cercare di migliorarci sapendo le difficoltà che abbiamo. Ogni partita ce la giochiamo, così come se la giocano quelli davanti.
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