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Conte: “Inter, vittoria messaggio a noi stessi. Costruiamo qualcosa”

Conte ha parlato in conferenza al termine di Inter-Borussia Dortmund, terza giornata del Gruppo F di Champions League. Ecco le risposte del tecnico ai giornalisti presenti nella sala stampa del Meazza.

CONFERENZA CONTE – Questa la conferenza stampa di Antonio Conte nel post partita di Inter-Borussia Dortmund di Champions League.

Che messaggio può dare questa vittoria?

Nell’anno scorso loro hanno faticato tanto per conquistare un posto in Champions League, quindi per vivere queste partite e questo tipo di notti, con lo stadio pieno e i tifosi caldi, l’unico modo era la vittoria oggi per onorare quello che aveva fatto la squadra l’anno scorso. C’era da riuscire a mandare un messaggio a noi stessi, di continuità, che comunque la strada è quella giusta e comunque possiamo dire la nostra, anche in un girone difficile come quello con Barcellona, Borussia Dortmund e Slavia Praga.

Si può dire che questa sia stata una vittoria arrivata facendo attenzione a tutti i dettagli?

Sì. Sinceramente noi lavoriamo sempre su tutti i dettagli, per questo motivo a volte arriviamo anche stanchi a fine partita. Diciamo che lasciamo veramente zero all’improvvisazione, nel senso che comunque noi lavoriamo coi calciatori e il mio staff lavora veramente tanto per far trovare i calciatori preparati su tutto. Oggi per esempio abbiamo preparato la partita sul 4-2-3-1, invece il Borussia Dortmund si è messo praticamente a specchio, penso per rispetto della nostra fase offensiva. In pochissimo tempo abbiamo dovuto cambiare le uscite e certe fasi di gioco, però la soddisfazione di lavorare con questo gruppo è veramente tanta, anche nelle difficoltà. È inutile girarci intorno oggi, per via di tante cose, eravamo comunque in difficoltà. Nonostante questo il gruppo ha dato grandi risposte, all’ultimo si è aggiunta l’indisponibilità di Vecino e durante la partita de Vrij ha stretto i denti. Anche queste sono dimostrazioni importanti di come il gruppo si stia compattando, andando oltre le difficoltà. Penso che oggi siamo andati oltre qualsiasi tipo di difficoltà, non dimentichiamo che siamo partiti con otto undicesimi dell’anno scorso più Esposito e Borja Valero. Questa è la dimostrazione che i ragazzi stanno facendo veramente bene, sono contento anche per i nostri tifosi che hanno supportato la squadra dall’inizio alla fine, si sono sentiti belli. Ripeto: bene. Bisogna continuare così, recuperare in fretta perché giochiamo sabato alle 18 una partita, secondo me, più difficile di questa sera. Dobbiamo far attenzione, recuperare energie e vedere se recupera qualche ragazzo che ha avuto una defezione, per continuare anche in campionato.

Mister Conte, quando ha promesso di non vedere più la pazza Inter si aspettava una partita così?

Sicuramente, da parte nostra, c’è voglia di dare un segnale di squadra in tutti i momenti della partita. Oggi penso che i ragazzi hanno dimostrato grande maturità in tutte le fasi, cosa che non era accaduta contro il Sassuolo e la stavamo pagando a caro prezzo. Se vuoi comunque crescere, e poi iniziare a pensare e costruire qualcosa per lottare, sicuramente devi dare sensazione di compattezza e di squadra. Sia nella fase di possesso sia di non possesso devi lavorare da squadra, all’esterno devi mandare questo segnale. Noi, all’inizio, siamo stati bravi col Sassuolo, poi gli ultimi venti minuti non mi hanno dato felicità ma nemmeno ai ragazzi, che hanno capito subito e hanno dato risposte.

Ieri avevi definito la partita come tutte le altre. Dopo la vittoria può rappresentare qualcosa di più?

Io avevo detto che era una partita importante, però al tempo stesso a chi mi chiedeva se fosse una finale non penso che l’Inter sia partita con ambizioni di Champions League e di scudetto. Cioè, noi siamo partiti con l’ambizione di iniziare a costruire qualcosa di importante, di mettere delle basi per qualcosa che duri nel tempo. Per tanti motivi, negli ultimi anni, si è costruito e si è distrutto. Oggi noi ci troviamo a iniziare un’altra volta da zero, viste le partenze di giocatori base com’erano all’Inter Icardi, Perisic e Nainggolan. Speriamo di ripartire da zero e che sia la volta buona, che si mettano le basi. Ogni volta riparti l’anno da zero, invece noi vogliamo fare le cose importanti. Quando inizi queste cose sai che non sarà semplice e ci sarà tanto da lavorare. Non ci dobbiamo far prendere dall’aspetto emotivo della situazione, le persone sanno che si sta lavorando per il presente e per il futuro. Stiamo lavorando e tanto.

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