Conte: “Inter, non esiste nessun piano B! Non ci sono sufficienti”
Conte è stato intervistato da Inter TV nel post partita di Inter-Slavia Praga, partita della prima giornata del Gruppo F di Champions League. Il tecnico non è apparso per nulla soddisfatto dell’esordio in campo internazionale dei nerazzurri, come inevitabile visto il risultato.
PUNTO DA POCO – Antonio Conte esprime la sua insoddisfazione a Inter TV per quanto visto in Inter-Slavia Praga: «Sinceramente non posso essere soddisfatto, né del primo tempo né del secondo tempo né di niente. Non mi è piaciuta la partita, assolutamente, è stata una brutta prestazione da parte nostra e non abbiamo mostrato niente della nostra idea di calcio. Abbiamo calciato solamente palle lunghe oggi, è una cosa che non alleno. Loro sono stati aggressivi e ci hanno pressato, ma noi ci alleniamo sotto pressing proprio per superare questo tipo di situazione. Dobbiamo crescere, l’ho detto dopo le vittorie e lo dico oggi, dopo un pareggio brutto perché non lo considero bello. Sicuramente più di un passo indietro, mi prendo la responsabilità della partita di questa sera e della brutta performance della squadra. Non ho inciso come dovevo incidere, sia all’inizio sia durante la partita e sia, penso, nella preparazione della partita. Mi dispiace, perché ripeto questo non è il calcio che vogliamo giocare. Mi ha detto qualcuno che abbiamo adottato un piano B della palla lunga: non esiste un piano B, non ci alleniamo per questo. Dobbiamo migliorare sotto tanti punti di vista e cercare di crescere, non solo dal punto di vista tecnico-tattico ma anche di mentalità, perché in situazioni di difficoltà dobbiamo essere stabili. Quando parlo di stabilità mi riferisco anche a questo».
NESSUN ALIBI – Conte spiega come l’Inter dovesse essere pronta alle squadre che pressano: «Noi comunque ci alleniamo per queste situazioni, ci alleniamo sia quando affrontiamo una squadra che viene e ci aspetta nella sua metà campo, come è successo con l’Udinese e col Cagliari, quindi dobbiamo essere bravi a costruire e cercare determinate soluzioni per superare il loro muro. Al tempo stesso ci alleniamo anche quando ci vengono a pressare, lavoriamo sulla pressione e sulle giocate di prima per arrivare al nostro obiettivo. Oggi abbiamo fatto pochissimo, loro sono stati bravi e hanno dato grandissima intensità. Sono stati bravi in tutto, devo essere onesto: hanno vinto tutti i contrasti, avevano più voglia e sono stati superiori. I ragazzi devono essere lasciati tranquilli, stanno lavorando secondo me bene e stanno dando tutto, al tempo stesso mi devo prendere la responsabilità perché non sono stato bravo a incidere come dovevo. Fa parte di un percorso, perché tante persone pensano che arrivi con la bacchetta e cambi tutto dall’oggi al domani. C’è tanto da cambiare, fargli prendere autostima, fiducia e mentalità, soprattutto nelle difficoltà essere stabili. Su questo dobbiamo migliorare molto, lo sappiamo però è compito mio e sono qua per questo, cercherò con tutto me stesso di cercare di aiutare questi ragazzi, perché lo meritano così come i tifosi che questa sera sono arrivati numerosi. Sento tantissima responsabilità in questo».
TUTTI RESPONSABILI – Conte si rifiuta di parlare di alcuni singoli dell’Inter: «Non è giusto, a me non piace parlare dopo una brutta prestazione dei singoli. Ne posso parlare dopo una buona prestazione ed esaltarne le qualità, penso che oggi la squadra è stata tutta sotto la sufficienza. Noi dobbiamo parlare la squadra, io sono il primo a essere messo dietro la lavagna e prendermi il cappello d’asino, quello con il voto più basso. Ripeto: dei ragazzi nessuno ha raggiunto il livello di sufficienza e io sono andato molto al di sotto, mi prendo tutte le responsabilità».