Conte: “Giocatori Inter provino l’1% di quanto provo io. Imponderabile”
Conte si è presentato, visibilmente in imbarazzo, a Inter TV dopo il suicidio sportivo in Inter-Bologna. Il tecnico ha commentato l’imbarazzante e inaccettabile sconfitta al Meazza per la trentesima giornata di Serie A.
IL COMMENTO DEL TECNICO – Antonio Conte commenta Inter-Bologna a Inter TV: «Penso che ci debba essere in noi profonda amarezza e profonda delusione. Almeno io ho questo stato d’animo, mi auguro che i miei calciatori abbiano lo stesso stato d’animo mio. È successo un qualcosa di imponderabile, che in una grande squadra non deve accadere. C’è poco da parlare: nelle grandi squadre non accadono questo tipo di situazioni. Significa che, in questo momento, non siamo una grande squadra e dobbiamo lavorare per diventarlo. È giusto che tutti siamo sotto esame, io per primo, per dimostrare di meritare l’Inter e di poter far parte di un progetto vincente, se c’è l’ambizione di farlo. Io per primo devo dimostrarlo, di seguito tutti i calciatori e le persone che lavorano nell’Inter. Bisogna fare qualcosa di diverso, rispetto agli ultimi nove-dieci anni».
ALTRO OBIETTIVO? – Conte rigetta che, dopo Inter-Bologna, la testa passi all’Europa League di agosto: «Noi dobbiamo cercare sempre di ottenere il massimo di partita in partita. C’è tuttora una qualificazione in Champions League da blindare, è inevitabile che avevo detto che i margini d’errore da parte nostra dovevano essere ridottissimi se volevamo pensare di dare fastidio. Significa che non siamo stati capaci e non siamo stati bravi, io per primo, a mantenere la concentrazione e ridurre gli errori. Quelli che abbiamo commesso oggi sono la riprova. Dobbiamo tornare in campo con una ferita bella aperta, perché queste ferite non sono facili da rimarginare. Almeno, per quanto mi riguarda, questo tipo di sconfitte mi lasciano grande amarezza, delusione e dolore. Mi auguro che, dopo queste sconfitte, l’1% di quello che provo io lo provino anche i calciatori. Mi accontenterei dell’1%».
CAMBI – Conte chiude l’analisi di Inter-Bologna: «Gli esterni devono continuare a spingere e seguire bene l’azione. Se si svolge dall’altra parte l’esterno opposto dev’essere bravo a chiudere. Diciamo che c’è l’obbligo, da parte dell’esterno, di chiudere dalla parte opposta».