Conte: “Derby speciale, molto contento. Il Milan non ci ha impensieriti”
Conte è stato intervistato da Inter TV nel post partita del derby Milan-Inter. Ecco le parole del tecnico nerazzurro al canale tematico ufficiale della società.
PRIMO DERBY – Queste le parole di Antonio Conte a Inter TV nel post partita del derby Milan-Inter: «Innanzitutto vanno fatti grandi complimenti ai ragazzi, perché c’è stata una grande interpretazione questa sera, sotto tanti aspetti. Dal punto di vista tecnico-tattico, della personalità e dell’intensità che hanno messo durante la partita, della pressione. Devo dire che sono molto contento, se devo trovare il pelo nell’uovo abbiamo perso qualche palla stupida e innescato il contropiede del Milan. Per il resto è stata una vittoria meritata, sono contento per i nostri ragazzi e per i tifosi. È un derby, inutile girarci intorno: è una partita speciale. Per me era il primo derby, c’era voglia e sentivo questa pressione di presentarmi nella giusta maniera coi nostri tifosi. Io penso che la partita contro lo Slavia Praga voglio guardare il bicchiere mezzo pieno: dico che ci ha lasciato molto amaro in bocca, ma diciamo che ci ha portato tanto veleno. Oggi l’abbiamo messo in campo in tutto e per tutto, i ragazzi ripeto sono stati bravi. Dobbiamo capire che queste sono partite che devono farci aumentare l’autostima, solo attraverso il lavoro e attraverso questo spirito di squadra possiamo arrivare lontano. Ben venga no, perché mi sembra esagerato e sono tre notti che non ho dormito, ma la battuta d’arresto con lo Slavia Praga ci ha dato una spinta in più per capire che sta a noi decidere che percorso dobbiamo avere. Ecco, questo è importante. Oggi, se devo trovare il pelo nell’uovo, dico che abbiamo perso due-tre palle stupide che hanno innescato il contropiede, poteva diventare pericoloso. Non penso che il Milan abbia creato delle situazioni che ci hanno impensierito, abbiamo perso palle stupide e rischiato un po’. Lì dobbiamo essere più bravi, dobbiamo migliorare in autostima e nel credere in quello che siamo. Sono convinto che questi ragazzi hanno dei margini di miglioramento importanti: oggi c’è un gruppo di buoni giocatori, che attraverso il lavoro possono diventare dei top. Noi per competere a livelli importanti abbiamo bisogno dei top, ogni giocatore ha margini di miglioramento notevoli, sta a loro farlo e sta a me migliorarli».