Conte: “Buoni segnali. Eriksen? Bravo ragazzo, ma timido: ci lavoriamo”
Antonio Conte ha parlato ai microfoni di DAZN pochi minuti dopo il fischio finale di SPAL-Inter 0-4, posticipo della trentatreesima giornata del campionato di Serie A
SEGNALE DI DETERMINAZIONE – Conte parla dei segnali dati oggi dalla squadra: «Per noi era importante dare un segnale di continuità, dare un segnale proprio di convinzione, di voglia di determinazione. Queste sono partite che sulla carta possono sembrare scontate o facile, ma di facile non c’è niente e la SPAL si è dimostrata avversario ostico. Noi siamo stati bravi, siamo scesi con la giusta determinazione e voglia di mettere un’ipoteca finale per un posto in Champions League e riposizionarci al secondo posto e avvicinare chi ci sta davanti che resta molto lontano. Io penso che i segnali più importanti questa squadra li stia dando a livello mentale, di determinazione, nonostante abbiamo commesso dei passi falsi che potevamo pagare a caro prezzo».
LA PRESTAZIONE DI ERIKSEN – Conte parla della prestazione di Eriksen, oggi titolare: «Christian sta lavorando, sta cercando di entrare in determinati meccanismi, di giocare in un campionato diverso da quello inglese che è molto più tattico. Ha delle qualità, sta cercando di migliorarle, sta alzando il tasso di aggressività, cosa che chiediamo. Oggi ha fatto una buona partita e sono contento per lui. Deve continuare a lavorare come fanno gli altri».
L’AZIONE DEL PRIMO GOL – Conte parla dell’azione del primo gol di Candreva: «Questa è la tipica giocata da 4-2-4 che facevo a Bari o Siena. Penso che c’è soddisfazione quando si fanno questo tipo di gol perché vedi il lavoro che inizia a dare dei frutti».
ERIKSEN TIMIDO – Conte parla del carattere di Eriksen: «E’ un ragazzo timido che si sta ambientando in una nuova realtà e in un nuovo calcio. Non puoi non volergli bene, è un bravissimo ragazzo, è arrivato molto umile. Lui deve capire che va bene anche questa timidezza nel presentarsi, però piano piano dovremo cercare di sbloccarlo e penso sarà una questione di tempo e di adattamento al calcio italiano. Stiamo parlando di un ragazzo per bene, che comunque non crea problemi e ha voglia di fare qualcosa di importante».
I CAMBI TATTICI – Conte parla di cosa ha cambiato tatticamente dalla ripresa del campionato: «Dalla ripresa abbiamo cambiato, il 3-5-2 lo abbiamo sostituito con questo giocatore che gioca tra le linee e anche la posizione degli attaccanti è cambiata. Cerchiamo di essere più imprevedibili, anche i due centrocampisti bassi si buttano in fascia, infatti siamo l’unica squadra che ha portato 18 giocatori a fare gol. C’è da parte nostra voglia di essere imprevedibili, rischiamo di più rispetto al passato, ma se andiamo a vedere l’indice di pericolosità e i gol fatti sono più di prima del lockdown».
LA SITUAZIONE SANCHEZ – Conte parla anche di Alexis Sanchez: «Alexis è un giocatore che abbiamo voluto fortemente perché ha delle caratteristiche importanti. Veniva da due stagioni non buone, ma sapevo che calciatore andavamo a prendere. C’è stata questa possibilità di prenderlo in prestito con grande parte dell’ingaggio pagata. Peccato che si è fatto male per tre quarti della stagione, per fortuna abbiamo avuto una grande risposta di Lautaro e Romelu. Ora inizia a stare bene. Lo vorrei per il futuro? E’ sempre meglio parlarne con la società, ma è un calciatore che è totalmente ritrovato, lo vedi che ha voglia di giocare, entusiasmo, fame. Sono veramente molto contento per lui, ha sofferto tanto. Ora sta bene ed è un’arma in più per noi».