Interviste

CONFERENZA – Lautaro Martinez al ritorno dal Mondiale: tutte le dichiarazioni

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Lautaro Martinez è stato protagonista della conferenza stampa dopo il successo al Mondiale con l’Argentina. Il Toro ha risposto alle domande dei giornalisti presenti a partire dalle ore 14.15. Rileggi il contenuto della diretta testuale.

Emozione al rigore trasformato da Montiel in finale?

Davvero unica, non pensavo potesse essere così bello. Resterà un qualcosa di indescrivibile, coronato un sogno. L’obiettivo è di vincere trofei sempre.

Credi alla vittoria dello Scudetto?

Certo che sì. Non è ancora finito il girone d’andata. Abbiamo perso punti importanti, ora ci aspetta una gara importante mercoledì, dobbiamo fare una partita intelligente. Ci sarà anche la Supercoppa, dobbiamo prepararci a vincere tutto.

Che insegnamenti porterai all’Inter dal Mondiale?

Ho imparato come la forza di un gruppo sia fondamentale. Inoltre le partite sono lunghe. Cercherà di trasmettere tutto questo ai compagni.

I tuoi momenti più belli al Mondiale?

Ne dico tre: con l’Arabia Saudita, quando abbiamo perso all’esordio e subito ci siamo rimessi a lavorare. E poi con l’Olanda quando ci hanno pareggiato dopo 10 minuti di recupero. Lì è uscita la forza del gruppo. Il terzo è ovviamente il rigore di Montiel.

Un Mondiale a metà stagione è atipico. Ora come si riparte?
Ti dà più forza, siamo a metà campionato, magari di testa puoi stancarti di più mentalmente per quello che abbiamo vissuto che è forte.

Come coltivi la fame di continuare a vincere?
Lavorando e con l’amore che ho per questo sport. Voglio vincere tutte le partite, anche in allenamento. Il Mondiale è il massimo ma dobbiamo qualificarci per il prossimo e vincere il prossimo. Io sono uno quelli che vogliono vincere tutte le partite che giocano.

Quando non segni ti innervosisci perché ci tieni. L’aver vinto il Mondiale può renderti un giocatore migliore, magari più tranquillo?

Anche qui all’Inter abbiamo superato tanti momenti difficili, se non faccio gol aiuto la squadra in altri modi. A volte non ci piace sentire tante parole da fuori perché la gente non sa cosa succede dentro, prima del Mondiale stavo giocando con la caviglia a pezzi, non sono arrivato in Qatar come volevo ma il mister e i dottori lo sapevano. Io vado a dormire tranquillo, perché mi alleno sempre al meglio. Ora sono pronto, sono tornato dopo un po’ di riposo, la caviglia è migliorata, se il mister mi fa giocare sono pronto a dare una mano.

Com’è dover passare dal Mondiale subito al campionato? In genere c’è l’estate di mezzo…

È difficile ma come dicevo abbiamo festeggiato, dormito poco, mangiato e bevuto, ora mi sono messo in aereo a pensare solo all’Inter e al Napoli, a lavorare con i compagni e ad ascoltare il mister per preparare la partita nel miglior modo possibile, sarà importante.

Tra Nazionale e Inter giochi in modo diverso?

Quando vengo chiamato in Nazionale gioco con il migliore al mondo, lui è protagonista (Messi, ndr) e noi cerchiamo di dargli una mano. All’Inter ho il mio ruolo, cerco di fare il meglio possibile sia che giochi con Correa, Dzeko e Lukaku. Mi preparo in allenamento al meglio.

Questa esperienza ti ha cambiato? E cosa ti ha detto Inzaghi?

Questa esperienza mi ha fatto cambiare tantissimo. Ho iniziato giocando, poi non riuscivo ad allenarmi per i problemi alla caviglia. Poi giocava l’altro attaccante. Sono contento di quello che ho vissuto. Il mister mi ha fatto i complimenti così come i compagni. Sono contento di essere qui a lottare con loro per i nostri obiettivi.

Se pensi all’Inter e al Mondiale, quali sono le immagini più belle?

All’Inter ho vissuto momenti bellissimi. Abbiamo vinto tre trofei che mancavano da tanto. Sono molto orgoglioso. Anche in Argentina mancava da tanto il Mondiale. Il momento più bello è stato quando mia figlia ha toccato la coppa del mondo. Da quando è nata lei mi ha cambiato la vita e ho vinto tanti trofei.

Pubblicato da
Sandro Caramazza

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