Acerbi: «Potevamo chiuderla prima. Insulti? Più uomo io di chi mi addita»
Francesco Acerbi è stato intercettato dai microfoni di Sky Sport nel post partita di Inter-Salernitana. Il difensore si è espresso sulla gara di San Siro per poi togliersi di dosso qualche sassolino dalla scarpa
VECCHIE SCORIE − Acerbi racconta il match di oggi per poi rispondere alla domanda sul suo addio alla Lazio: «Percorso importante sapendo che la partita difficile era questa con la Salernitana per riconfermare quanto fatto di buono con Sassuolo e Barcellona. Sull’1-0 potevamo fare più di un gol per chiudere la gara e portarla su un binario giusto. Il pianeta Inter? Sono stato accolto benissimo, abbiamo ritrovato compattezza. Io ho sempre giocato perché mi comporto da professionista in campo e fuori. No fuori rosa alla Lazio, io me ne sono voluto andare. Sono arrivato con molta serenità sapendo chi sono per aiutare i miei compagni. I tifosi della Lazio non c’entrano, c’entra altro. Quella col Milan sono stato toccato come persona, sono più uomo io di tutti quelli che mi hanno puntato il dito».
ATTEGGIAMENTO − Acerbi sui problemi dell’Inter: «L’insulto ormai è di casa, l’importante è solo andare avanti. Non c’è nessun tipo di problema Nelle prime settimane abbiamo avuto un po’ di mancanza di compattezza ma eravamo tranquilli perché sapevamo che presto si sarebbe rimarginata. Noi dobbiamo andare avanti bene soprattutto dal punto di vista dell’atteggiamento».